Noi.

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Dopo aver pianto insieme e aver condiviso il peso di tutti quei sentimenti repressi, il silenzio si fece più leggero. Le parole non servivano più: nei loro occhi c'era tutto ciò che non riuscivano a dire. Emanuele guardò Valeria, vedendo in lei non solo il passato, ma anche tutto ciò che continuava a desiderare, nonostante il tempo e le difficoltà.

Valeria lo osservò con lo stesso sguardo intenso, fatto di amore e rimpianto, sentendo il cuore battere forte come la prima volta che si erano incontrati. Le lacrime sul suo viso si erano ormai asciugate, ma l'emozione restava impressa nei suoi occhi lucidi. Emanuele le avvicinò una mano al viso, accarezzandole delicatamente una guancia, come per assicurarsi che tutto quello fosse reale.

"Non so se sia giusto," sussurrò Valeria, senza riuscire a staccare gli occhi dai suoi.

"Forse no, ma è quello che sento," rispose Emanuele, avvicinandosi piano a lei. Senza aggiungere altro, la tirò a sé in un abbraccio stretto, colmo di tutto l'affetto che non aveva mai smesso di provare. Sentì Valeria sciogliersi tra le sue braccia, come se tutto il dolore e le incertezze si dissolvessero, almeno per un attimo.

E poi, quasi senza pensarci, Emanuele si chinò e la baciò. Fu un bacio lento, dolce e pieno di emozioni trattenute troppo a lungo. Non c'era rabbia, né rancore, solo una profonda malinconia e il bisogno disperato di ritrovarsi, anche solo per un istante. Le loro labbra si incontrarono come se fossero fatte per stare insieme, in un gesto naturale e inevitabile.

Valeria chiuse gli occhi, lasciandosi andare a quel bacio che racchiudeva tutte le loro emozioni: la passione, il dolore, il perdono, e l'amore che nonostante tutto non era mai scomparso. Fu come tornare indietro nel tempo, in quei momenti in cui tutto sembrava più semplice e il mondo si riduceva a loro due.

Quando si staccarono, rimasero vicini, con le fronti che si toccavano e i cuori che battevano all'unisono. "Non so cosa succederà domani," disse Valeria, con un filo di voce e un sorriso malinconico. "Ma questo... questo lo porterò sempre con me."

Emanuele annuì, accarezzandole ancora una volta il viso. "Anche io. Forse non possiamo cancellare tutto, ma possiamo almeno ricordare ciò che di bello c'è stato."

Non avevano risolto tutto, e le loro strade erano ancora incerte, ma quel momento era solo loro. Un frammento di pace in mezzo alla tempesta. E in quel piccolo, prezioso istante, si concessero di sentirsi vicini, di nuovo, come due anime che si erano ritrovate, anche solo per un battito di cuore.

Il bacio si era trasformato in qualcosa di più profondo e intimo, come se tutto quello che avevano cercato di nascondere si fosse liberato in un'esplosione di emozioni. Emanuele e Valeria non riuscivano più a staccarsi, come se i loro corpi avessero trovato l'unico rifugio possibile l'uno nell'altro. Ogni respiro, ogni tocco, sembrava colmare il vuoto lasciato da tutto il tempo trascorso lontani.

Si aggrapparono a quel momento con disperazione, con la consapevolezza che fuori da quell'abbraccio c'erano tutte le complicazioni, le incomprensioni e le scelte sbagliate. Ma lì, in quell'istante sospeso, niente di tutto ciò aveva importanza. Sentivano solo il calore del loro contatto, il battito accelerato dei loro cuori e il bisogno urgente di non lasciarsi andare.

Emanuele strinse Valeria con una forza che parlava di tutto il tempo in cui aveva dovuto trattenersi. "Mi sei mancata così tanto," sussurrò contro le sue labbra, le braccia ancora avvolte attorno a lei come se avesse paura di perderla di nuovo. Valeria chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare dalle sue parole e dal calore del suo corpo.

"Anche tu," rispose senza esitazione, la voce rotta dall'emozione. Era come se finalmente avessero abbattuto tutte le barriere, mostrando le loro fragilità senza paura di essere giudicati. "Non riesco a smettere di pensare a noi, a quello che eravamo."

Non c'erano più dubbi, né domande da fare. Solo la voglia di restare avvinti, di ritrovare quel legame che credevano perso per sempre. Ogni volta che provavano ad allontanarsi, un piccolo movimento li riportava vicini, come due magneti incapaci di resistere alla loro attrazione. Era un gesto istintivo, quasi naturale, che sembrava dire tutto quello che le parole non riuscivano ad esprimere.

Il tempo sembrava fermarsi. Le voci attorno a loro si erano fatte lontane, come se il mondo si fosse ritirato in un angolo per lasciarli soli nella loro bolla di emozioni. Emanuele le sfiorò il viso, tracciando con delicatezza i contorni familiari, quelli che non aveva mai dimenticato. Valeria lo guardò, con le lacrime ancora agli angoli degli occhi e un sorriso appena accennato che parlava di una dolcezza infinita.

"Non so come faremo," ammise Emanuele, con un tono spezzato. "Ma in questo momento, non voglio pensare a niente. Voglio solo te."

Valeria annuì, accarezzandogli il collo e tirandolo di nuovo a sé. "Anche io. Solo noi, almeno per ora."

E così restarono, abbracciati sotto il cielo di Ibiza, senza più il peso delle aspettative e delle paure. In quell'abbraccio c'era tutto quello che erano stati, tutto quello che ancora provavano, e la speranza che, in qualche modo, potessero trovare una via per riscoprire il loro amore, un passo alla volta, senza più rimpianti.

Mentre rimanevano ancora stretti in quell'abbraccio, Emanuele sentì il telefono vibrare. Era un messaggio dai suoi amici: avevano deciso di rimanere fuori per tutta la notte, girando tra i locali di Ibiza senza un piano preciso. Emanuele sorrise tra sé e sé, vedendo quella come un'opportunità che non voleva lasciarsi scappare.

Si voltò verso Valeria, con lo sguardo che sembrava più deciso, ma anche colmo di dolcezza. "I ragazzi staranno fuori fino a domani mattina... Ho la stanza libera, se vuoi rimanere con me," disse, cercando nei suoi occhi una risposta. Non era solo una proposta fisica; era un invito a tornare, anche solo per una notte, a quella vicinanza che tanto mancava a entrambi.

Valeria lo guardò per un attimo, colta di sorpresa. Sapeva cosa significava quella proposta: era un ritorno ai loro vecchi momenti, alle notti passate a parlare fino all'alba, a ridere e sussurrarsi confidenze. Era un'occasione per sentirsi di nuovo loro, senza filtri e senza ostacoli. "Emanuele, non so se sia una buona idea," mormorò, ma non c'era convinzione nella sua voce, solo paura di lasciarsi andare completamente.

Emanuele le prese la mano, intrecciando le dita alle sue. "Non sto chiedendo di risolvere tutto stasera, né di fare promesse che non possiamo mantenere," disse, con una sincerità disarmante. "Voglio solo stare con te, come facevamo prima. Parlare, ridere... dormire accanto a te, anche solo per questa notte."

Valeria esitò, ma sentiva il cuore battere più forte al solo pensiero di condividere di nuovo quel momento di intimità con lui. Alla fine, annuì lentamente. "Va bene," rispose, con un sorriso timido che sembrava riportarla indietro a quando tutto era più semplice. "Rimaniamo insieme, almeno per stanotte."

Salirono insieme verso la stanza di Emanuele, camminando in silenzio ma con le mani ancora strette. Una volta dentro, tutto sembrava come un déjà vu: i piccoli gesti familiari, il modo in cui lui si toglieva le scarpe e lei si sistemava sul letto, come se non avessero mai smesso di condividere quegli spazi. Si distesero uno accanto all'altro, senza dire nulla per un po', lasciando che la presenza reciproca parlasse da sola.

"È strano essere qui di nuovo," disse Valeria, appoggiando la testa sul cuscino e guardando il soffitto. "Ma in un modo che mi fa sentire bene."

Emanuele si girò verso di lei, passando un braccio intorno alle sue spalle e avvicinandola a sé. "Anche a me," ammise, baciandole la fronte. Rimasero così, abbracciati come avevano fatto centinaia di volte, sentendosi finalmente al sicuro.

Parlarono sottovoce, raccontandosi i momenti che li avevano fatti ridere e quelli che avevano fatto male, come due vecchi amici che non avevano mai smesso di capirsi. Alla fine, il sonno li raggiunse lentamente, mentre Emanuele stringeva Valeria a sé, e lei si abbandonava al calore del suo abbraccio.

I p'me, tu p'te. Geolier&VDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora