Post concerto e saluti.

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Valeria lasciò il concerto con un misto di emozioni, salutando le sue amiche con un sorriso forzato mentre cercava di non pensare a ciò che l'aspettava. La musica di Gigi D'Alessio risuonava ancora nella sua mente, ma ora le parole si mescolavano ai dubbi e alle incertezze riguardo a Emanuele.
Arrivata al bar, si sistemò all'esterno, in attesa di Emanuele. La frescura della sera contrastava con il calore che sentiva dentro, e cercava di raccogliere i pensieri. Non passò molto tempo prima che vedesse la silhouette familiare della sua fedele auto arrivare, il motore che ruggiva mentre si avvicinava.
Emanuele parcheggiò e scese, e per un attimo Valeria rimase colpita dalla sua presenza. Aveva un'aria rilassata, ma lei sapeva che dietro quel sorriso poteva nascondere mille pensieri. I loro sguardi si incrociarono, e nel momento in cui lui le si avvicinò, Valeria sentì un mix di felicità e ansia.
"Ciao," disse Emanuele, la voce calda, ma con un tono che tradiva una certa serietà. "Scusa per il messaggio di prima... ho dovuto organizzare tutto all'ultimo momento."
"Ciao," rispose Valeria, cercando di mantenere la calma. "Non ti preoccupare, ho visto il concerto e... beh, è stato bello. Gigi è sempre un grande."
"Sì, lo è," ammise Emanuele, mentre si sedette accanto a lei. "Ma... non è di questo che volevo parlare. Volevo vederti perché ho realizzato che..."
Le parole si bloccarono per un momento, mentre Valeria sentiva il suo cuore battere all'impazzata. "Ho pensato a noi," continuò Emanuele, guardandola negli occhi. "E alla mia decisione di partire senza averti coinvolta."
Valeria si morse il labbro, pronta a rispondere, ma si rese conto che le emozioni stavano salendo. "Emanuele, è solo che... mi sono sentita esclusa. Non capisco perché non mi hai invitata. Dopo tutto quello che abbiamo passato, pensavo che potessimo condividere anche questi momenti."
Emanuele abbassò lo sguardo, riflettendo. "Non volevo che tu ti sentissi in obbligo di venire, e non pensavo che ti sarebbe interessato. È stato un viaggio di lavoro, nulla di speciale."
"Ma per me è speciale," replicò Valeria, cercando di mantenere la calma. "E non posso fare a meno di pensare che ci siano ancora delle cose non dette tra noi. Ho sentito come se ci fosse una barriera."
Emanuele annuì, e il suo sguardo tornò a incontrare quello di Valeria. "Hai ragione. Dobbiamo parlare di queste cose. Ma lo farò quando tornerò, promesso. Ho bisogno di tempo per riflettere su tutto."
Mentre le parole risuonavano nell'aria, Valeria si rese conto che, nonostante le incertezze e i momenti difficili, Emanuele voleva ancora lavorare sulla loro relazione. Ma il suo cuore restava pesante. "D'accordo," disse infine, "aspetterò."
La conversazione si spostò su altri argomenti, ma entrambi sapevano che il discorso non era finito. Valeria sentiva che questo incontro era solo l'inizio di un dialogo che avrebbero dovuto affrontare, e sperava che, al suo ritorno, Emanuele avesse le risposte che cercava.

Mentre Valeria continuava a parlare con Emanuele, cercando di mantenere la conversazione leggera e serena, un'altra ondata di nausea la colpì. Si sentì come se il suo stomaco si fosse contratto, e dovette sforzarsi di mantenere il sorriso. La frustrazione e l'ansia accumulate nel corso della giornata sembravano ora manifestarsi fisicamente.

Emanuele si accorse del suo cambiamento. "Tutto bene?" le chiese, il tono più preoccupato. "Hai un aspetto strano."

"Sì, scusa... è solo un po' di nausea," ammise Valeria, cercando di giustificarsi. "È stata una giornata intensa. La musica, l'emozione... penso che mi abbia un po' scossa."
"Vuoi che andiamo dentro per prendere qualcosa da bere?" propose Emanuele, guardandola con attenzione. "Potresti aver bisogno di idratarti."
Valeria annuì, grata per la sua premura, anche se si sentiva un po' in imbarazzo. "Sì, forse è una buona idea."
Si alzarono insieme e si diressero verso il bar. All'interno, l'atmosfera era calda e accogliente, ma Valeria si sentiva comunque tesa. Mentre Emanuele ordinava da bere, lei si appoggiò al bancone, cercando di respirare profondamente. Si chiedeva se fosse la tensione che la stava turbando o se ci fosse qualcos'altro che la preoccupava.
Dopo poco, Emanuele tornò con due bicchieri. "Ecco, un po' d'acqua per te," disse, porgendoglielo. "Rilassati, per favore. Non voglio che tu ti senta male."
"Grazie," rispose Valeria, prendendo il bicchiere e sorseggiando lentamente. L'acqua fresca le fece bene, ma la sensazione di nausea non accennava a svanire del tutto.
"Vuoi parlarne? Se c'è qualcosa che ti turba, sono qui," le disse Emanuele, cercando di andare oltre il superficiale.
Valeria sapeva che Emanuele si preoccupava per lei, e questo la fece sentire meglio. Ma c'era ancora tanto da chiarire. "Non so," ammise, abbassando lo sguardo. "È solo che... ci sono molte cose che mi preoccupano. Il nostro rapporto, la tua partenza, il fatto che ci sentiamo un po' distanti ultimamente."
Emanuele annuì, ascoltandola con attenzione. "Vero. Dobbiamo trovare il modo di affrontare tutto questo. Voglio che tu sappia che mi interessa ancora molto, anche se a volte sembra il contrario."
Le parole di Emanuele le diedero un po' di conforto, ma Valeria si rese conto che avrebbero avuto bisogno di tempo e comunicazione per superare questo momento difficile.
"Grazie per dirlo," rispose sinceramente. "Ma adesso, voglio solo cercare di stare bene e godermi la serata con te. Ti va di parlare di qualcosa di più leggero?"
Emanuele sorrise, e Valeria notò un cambiamento nel suo atteggiamento. "Certo, parliamo di qualcosa di divertente! Hai visto le nuove foto di Gigi sui social? È un po' pazzo, non credi?"
Valeria rise e, per un attimo, la nausea svanì, sostituita da una leggera euforia. Continuarono a chiacchierare e a ridere, mentre Valeria sperava che, alla fine della serata, avrebbero trovato il modo di affrontare le cose che li preoccupavano, ma per ora era felice di avere Emanuele lì con lei.
Mentre Valeria ed Emanuele continuavano a conversare, cercando di mantenere l'atmosfera leggera, la porta del bar si aprì e Ciro, il fratello di Emanuele, entrò con sua moglie Maria.

I p'me, tu p'te. Geolier&VDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora