I p'me, tu p'te. Geolier&VDA

Affrontare la realtà

Emanuele osservava la scena da lontano, con gli occhi fissi su Valeria e Marco nell'acqua. Ogni movimento, ogni gesto, sembrava amplificato ai suoi occhi, come se tutto accadesse al rallentatore. Aveva visto Marco avvicinarsi per baciarla, e aveva notato Valeria spostarsi all'ultimo istante. Quel gesto lo colpì più di quanto volesse ammettere. Si era detto che doveva andare avanti, che il loro capitolo era chiuso, ma quella scena gli aveva risvegliato qualcosa che credeva di aver sepolto.

Il cuore di Emanuele batté più forte, una miscela di rabbia, gelosia e malinconia si intrecciava dentro di lui. Vedeva in Marco un rivale, ma soprattutto un promemoria doloroso di quello che aveva perso e di quanto Valeria stesse cercando di andare avanti. Tuttavia, il modo in cui Valeria si era allontanata da quel bacio, lo sguardo incerto che aveva lanciato nella sua direzione, gli fecero capire che anche lei era ancora intrappolata nei loro ricordi.

Emanuele strinse il bicchiere tra le mani, il ghiaccio che si scioglieva senza essere toccato. Per un attimo, pensò di alzarsi, di andare da lei, di dire qualcosa, qualunque cosa per riavvicinarsi. Ma rimase fermo, combattuto tra l'impulso di intervenire e la consapevolezza che forse ormai non c'era più spazio per loro due. Era come se ci fosse un vetro invisibile che li separava, trasparente ma insormontabile.

Jacopo, che aveva notato il cambiamento nello sguardo di Emanuele, si avvicinò e lo toccò leggermente sulla spalla. "Tutto ok, bro?" chiese, cercando di capire cosa stesse passando per la mente del suo amico.

Emanuele si scosse appena, come se fosse stato riportato alla realtà. "Sì, tutto bene," mentì, ma la sua voce tradiva un'emozione che non riusciva a nascondere del tutto. Jacopo, però, non insistette, intuendo che era meglio lasciare che Emanuele affrontasse da solo quei sentimenti contrastanti.

Continuarono a guardare la spiaggia, Emanuele con un'espressione tesa, i pensieri che correvano veloci. Dentro di sé sapeva che doveva lasciar andare Valeria, darle la possibilità di essere felice con chiunque lei volesse, anche se questo significava accettare di vederla tra le braccia di un altro. Ma il cuore faceva fatica a seguire quella logica, ribellandosi a ogni tentativo di razionalizzare.

Valeria e Marco rientrarono in spiaggia, ridendo per mascherare l'imbarazzo, e per un attimo i loro sguardi si incrociarono di nuovo. Valeria percepì l'inquietudine negli occhi di Emanuele, e qualcosa dentro di lei si spezzò. Era evidente che entrambi stavano cercando di andare avanti, ma il passato li legava ancora in modo inscindibile.

Emanuele distolse lo sguardo per primo, incapace di sostenere quella tensione. Mentre Valeria si allontanava con Marco, si rese conto che forse la vera sfida non era accettare la fine della loro storia, ma imparare a convivere con i ricordi senza lasciarsi soffocare.

Emanuele continuava a osservare Valeria e Marco, cercando di mantenere la calma mentre i due sembravano divertirsi in spiaggia. Ma quando vide Marco avvicinarsi a Valeria, prendere la crema solare e iniziare a spalmarla delicatamente sulla sua schiena, qualcosa in lui si spezzò definitivamente. Il gesto, apparentemente innocente, aveva per Emanuele un peso enorme: era intimo, familiare, qualcosa che un tempo aveva fatto lui stesso.

La gelosia e la rabbia che aveva tentato di reprimere fino a quel momento esplosero in un istante. Senza pensarci due volte, Emanuele si alzò di scatto dal lettino, lasciando il bicchiere sul tavolo e dirigendosi a grandi passi verso Marco. Il cuore batteva forte, ogni passo carico di tensione e frustrazione. Valeria, di spalle, non si accorse subito della sua presenza, ma Marco alzò lo sguardo appena in tempo per vedere Emanuele avvicinarsi con un'espressione dura e determinata.

"Ma che cazz staje' facenn?" sbottò Emanuele, senza preoccuparsi di moderare il tono. La voce era ferma, ma tradiva tutto il disappunto che si portava dentro.