Concerto & nausee.

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Valeria trascorse tutta la giornata chiusa in casa, avvolta in una strana apatia. Non aveva voglia di fare nulla, e più cercava di distrarsi, più i pensieri su Emanuele tornavano prepotentemente. Le sembrava di essere bloccata in un ciclo di preoccupazioni e insicurezze da cui non riusciva a liberarsi.
A peggiorare la situazione, iniziò a sentirsi fisicamente male. Una nausea sottile si era fatta strada dal mattino, accompagnata da un fastidioso mal di testa che non accennava a diminuire. Aveva provato a bere un po' d'acqua e a mangiare qualcosa di leggero, ma nulla sembrava funzionare.
"Non sarà lo stress?" si chiese, mentre si sdraiava sul divano. Era consapevole che le tensioni emotive potevano avere un impatto sul corpo, e sapeva che negli ultimi giorni era stata più preoccupata del solito. Ma questa sensazione era diversa, più fisica, come se il suo corpo stesse cercando di dirle qualcosa.
Guardò il cellulare, sperando che Emanuele le avesse scritto per darle qualche segnale di rassicurazione, ma lo schermo rimase muto. Cercava di non pensarci troppo, ma il silenzio da parte sua la faceva sentire ancora più inquieta.
Valeria decise di rimanere a riposo per il resto della giornata, sperando che quella strana nausea e il mal di testa passassero con un po' di riposo. Non aveva le forze per affrontare i suoi dubbi in quel momento, né per concentrarsi su Emanuele. Avrebbe atteso di sentirsi meglio, sia fisicamente che emotivamente, prima di fare qualsiasi mossa o cercare delle risposte.
(..)
Nel pomeriggio, Valeria sentì il campanello suonare. Con un po' di fatica si alzò dal divano e andò ad aprire la porta. Erano le sue amiche, Marta, Sara e Carla, con grandi sorrisi stampati in faccia e un'energia travolgente.
"Surprise!" gridò Marta, agitando dei biglietti davanti a Valeria. "Abbiamo dei biglietti per il concerto di Gigi D'Alessio stasera, e tu vieni con noi!"
Le sue amiche erano delle fan sfegatate di Gigi D'Alessio e l'idea di vedere un suo concerto le faceva letteralmente impazzire. Valeria, però, non condivideva esattamente la stessa passione. Le piacevano alcune canzoni, certo, ma non era mai stata così entusiasta come loro. In quel momento, tra l'altro, si sentiva ancora strana e poco in vena di uscire.
"Ragazze, non lo so..." iniziò Valeria, cercando di giustificarsi. "Non mi sento tanto bene oggi, ho mal di testa e una nausea fastidiosa."
Sara non volle sentire scuse. "Ma che nausea e mal di testa, niente ti può fermare quando c'è Gigi D'Alessio di mezzo! E poi, stai sempre chiusa in casa ultimamente. Ti farà bene uscire un po' e distrarti!"
Carla, con un tono più dolce, aggiunse: "Sì Vale, vieni con noi. Potrebbe aiutarti a staccare un po' la testa da tutto. Magari ti sentirai meglio dopo aver cantato qualche canzone con noi!"
Valeria guardò i volti pieni di entusiasmo delle sue amiche e per un attimo si sentì tentata. Sapeva che non sarebbe riuscita a convincerle del contrario facilmente, e forse, uscire e pensare ad altro davvero le avrebbe fatto bene. Forse un po' di musica e risate erano proprio quello di cui aveva bisogno per distrarsi da Emanuele e dai suoi dubbi.
Alla fine, sospirò e sorrise. "Ok, va bene, vengo con voi. Ma solo perché non voglio sentirmi in colpa per avervi lasciate sole a fare le pazze per Gigi!"
Le amiche esplosero in un grido di gioia e si prepararono per la serata con l'euforia di chi sta per vivere un evento imperdibile.
Valeria, notando che Emanuele non si era ancora fatto vivo, decise di prendere l'iniziativa e scrivergli un messaggio. Voleva evitare di alimentare ulteriori dubbi nella sua mente e allo stesso tempo farlo sentire coinvolto, anche solo aggiornandolo sui suoi piani per la serata.
Prese il telefono e scrisse:
"Hey! Volevo solo avvisarti che stasera esco con le ragazze, mi hanno portato dei biglietti per il concerto di Gigi D'Alessio. Non ci crederai, ma mi hanno convinta!buona serata!"
Valeria lesse e rilesse il messaggio, cercando di mantenere un tono leggero e tranquillo, senza far trasparire troppo la sua ansia per il silenzio di Emanuele. Lo inviò, cercando di non pensarci troppo.
Dopo aver mandato il messaggio, si preparò insieme alle sue amiche, cercando di lasciarsi trasportare dal loro entusiasmo. Se Emanuele non avesse risposto, avrebbe cercato di godersi comunque la serata. Ma nel profondo, sperava che almeno un messaggio di risposta le arrivasse, giusto per sentirsi un po' più sicura della loro relazione in quel momento di incertezza.

I p'me, tu p'te. Geolier&VDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora