Capitolo XXIX

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Max sollevò lo sguardo: fermo, freddo e penetrante mentre stringeva la cornice tra le mani.

Iniziai a temere che avesse captato qualche dettaglio della mia telefonata con Pierre ma non era possibile

<<Te l'ha regalata lui?>> chiese a bassa voce studiando i dettagli dello sguardo

Annuii senza dargli troppi dettagli <<Sì l'ha fatta riparare, l'avevo rotta>> replicai facendo riferimento a quella sera a casa di Pierre quando anche lui era presente

<<Cosa vuol dire l'incisione sul retro?>> continuò incuriosito mentre mi avvicinavo e rimettevo la foto sulla mensola

<<Niente di speciale, è una citazione da una canzone che ascoltavamo da ragazzini>> conclusi frettolosamente mentre Max non mi perdeva di vista con lo sguardo

Conosceva ogni cosa che mi riguardava, ero certa che avesse la sensazione che fosse successo qualcosa in quei pochi minuti trascorsi lontana da lui. Mi sollevò il volto con le dita impedendomi di nascondermi

<<Non chiudermi fuori Lisa, cosa c'è che non va? I tuoi occhi sono tristi>> sussurrò

Poi senza dire altro mi tirò tra le sue braccia stringendomi, sentì il calore avvolgermi, chiusi gli occhi cullata da Max, gli raccontai la verità ma solo in parte ovviamente omettendo tutto ciò che era scaturito dalla permanenza di Pierre nella Grande Mela. Gli dissi che dopo la sera in cui l'aveva aiutato a Monaco, il nostro rapporto aveva iniziato ad incrinarsi e avevamo discusso. Non sapevo se saremmo mai più tornati com'eravamo prima, questa frattura era inesorabilmente profonda e dolorosa, non l'avrebbe superata facilmente.

Eppure sapevo che quella decisione era la più generosa che avessi mai preso nei suoi confronti, per non tenerlo costantemente legato a me ad aspettarmi

<<Non preoccuparti, gli passerà e tornerete ad essere inseparabili come prima. Puoi stare serena>>

Negai decisa seppellendo il viso nel suo petto <<Questa volta no, gli ho fatto del male un'altra volta...>>

Max però nella sua inconsapevolezza non mi credette <<Magari starete anche meglio di prima, il vostro legame sarà più forte vedrai. Non posso credere che rinunci a te>> asserì accarezzandomi la schiena

<<Come lo sai?>> chiesi incerta circondandogli il collo con le braccia

<<Perché quando ami davvero qualcuno una parte di te, del tuo cuore rimane tra le mani di quella persona, e cerchi di ricordarglielo per sempre. Questo significa che non puoi mai e poi mai voltare le spalle a chi ami>>

Max aveva un cuore così grande, in quel periodo di tempo avevo rischiato di dimenticarmi quanto fosse meraviglioso quel mondo che teneva nascosto a tutto e a tutti sotto la sua corazza.

Quando Max spalancò la porta del mio bagno fu quasi difficile ricordare che era lo stesso locale che avevo usato dal mio arrivo in città. Era come camminare su una costellazione luminosa e accogliente, aveva sparso almeno due dozzine di candele sul pavimento, l'acqua calda era quasi al limite della mia vasca emanando il profumo di un intero campo di fiori. Mi voltai verso di lui che crogiolava contento, notando il mio sguardo stupito

<<Hai fatto tutto questo mentre ero fuori?>> chiesi sfiorando l'acqua con la mano per sentire la temperatura

Lui annuii iniziando a spogliarsi sotto il mio sguardo completamente catturato dal suo fascino, Max aveva sempre sottovalutato la sua bellezza. Ricordavo ancora la prima volta che l'avevo visto nella tuta con i colori della Red Bull, ero rimasta letteralmente folgorata da lui, che invece aveva liquidato la mia reazione con un velo di imbarazzo.

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