Max's POV
Posai una mano sulla foto incorniciata del giorno prima: io che esultavo con tutto il team mentre la nebbia arancione dei fumogeni dei miei fan tingeva la pista. Nient'altro che una pietosa messinscena, per tutto il tempo che avevo passato in pista ero quasi riuscito a non pensarci ma poi non era stata la sua voce a comunicarmi che avevo tagliato la linea del traguardo e non l'avevo trovata alle transenne sotto il podio.
Erano passati meno di due giorni eppure era come avere una spina infilata nel petto che affondava nel cuore, era impossibile da rimuovere. Non credevo che sarebbe stata così dura ma non avevo avuto scelta, non potevo essere egoista e tenerla con me nonostante questo odiavo ogni minuto senza di lei, tutto era tornato come prima: incolore e insignificante.
Guardai tutte quelle vetrine della sala trofei con alcune delle mie coppe, e pensai alla foto che mi aveva inviato, Lisa sorridente sul divano con i capelli leggermente scompigliati e la mia felpa, dopo tanti di corse mi resi conto di quanto tutto quello che avevo davanti a me perdeva di significato senza la persona che amavo
<<Max>> Christian entrò nella sala riscuotendomi da quel mare di pensieri <<figliolo, come stai?>>
Mi rifiutai di guardarlo, perchè era una delle poche persone oltre a Lisa e ai miei veri amici che riusciva a scorgere le mie vulnerabilità <<Non so neanche se esista un modo per definire quello che provo, mi sembra che non mi importi più di niente, anche tutto questo>> ammisi indicando i premi <<che senso ha senza di lei?>>
Christian strinse la mia spalla <<Max non ti ha lasciato, sta solo cercando di fare quello che stai facendo tu, non vuoi che realizzi il suo desiderio?>>
<<Non è questo...certo che lo voglio sono stato tra i primi a spingerla a farlo. Solo...non pensavo che sarebbe stato così complicato non poterla baciare, non vederla ridere. Io...>>
Se mi fossi concesso di far uscire la sofferenza e la rabbia che sentivo non sarebbe tornata da me
<<Coraggio, è passato solo qualche giorno, vedrai che ti sentirai meglio e appena possibile uno dei due raggiungerà l'altro, giusto?>> disse convinto stringendomi a sè
<<E se andasse avanti con la sua vita e capisse che non ha bisogno di me, che non sono io quello di cui ha bisogno? Se si dimenticasse di...noi?>> dissi in preda all'angoscia
Christian mi guardò dritto negli occhi <<Sai anche tu che quella ragazza diventerà tua moglie, so che ci credi. Sai quanto bene ti voglio Max, per qualunque cosa ora che sei a casa da solo prometti che mi chiamerai. Ti puoi fidare di me>>
<<Lo so, grazie Chris>>
<<Un'ultima cosa...tuo padre è preoccupato per te Max>>
<<Jos non si preoccupa mai per me, teme solo che io non vinca il campionato per colpa di Lisa>> precisai pungente
<<Sai com'è, se ci parli è meglio, lo farai stare tranquillo e ci starà meno addosso>>
<<D'accordo, quando me la sento lo chiamo>>
Mi diede una pacca sulla schiena <<Andrà bene vedrai, ci sono qui Daniel e Pierre che ti aspettano per tornare con te a Monaco>>
<<Non ho bisogno dei babysitter>> non volevo nessuno che non fosse lei
<<Gli amici sono come fratelli e sono importanti in questi momenti>>
<<Pierre lo era per me, lo sai ma è innamorato della mia ragazza, questo non lo dimentico>>
<<Tu gli vuoi ancora bene?>>
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Blue boy
Storie d'amoreSEQUEL di The boy in red "I think true unconditional love is like, do you love someone so much that even you would even love them, if they didn't love you anymore? Like that is unconditional love" -T. Swift Rosso era il colore dell'amore, il...