L'uscita dell'indomani al balletto non era un appuntamento. Hermione lo ripeté a sé stessa per tutta la settimana che precedette il sabato. Malfoy aveva accettato di andare con lei solo perché lei lo aveva praticamente implorato di farlo già a novembre. Stava solo adempiendo a questo obbligo sociale come un favore a un'amica.
Non era affatto un appuntamento. Non stavano nemmeno cenando o bevendo qualcosa prima dello spettacolo, si sarebbero visti solo fuori dal teatro.
Allora perché il suo stomaco era stato in un nodo per tutta la settimana? Perché si sentiva nervosa al pensiero di sedersi vicino a Malfoy in un teatro buio? E perché non riusciva a decidere cosa indossare? Hermione possedeva un certo numero di graziosi abiti, e di solito prima di un evento formale, ne sceglieva uno a caso o lasciava che fosse Ginny a scegliere per lei.
Per qualche ragione, Hermione non aveva chiesto l'opinione di Ginny questa volta, né aveva ancora deciso per se stessa. Merlino, non aveva nemmeno pensato a cosa fare con i suoi capelli! Queste decisioni la tormentavano giorno dopo giorno, e alla fine della sua lotta interiore lo stesso pensiero continuava a riaffiorare nella sua testa: questo non è un appuntamento.
Erano arrivati al punto di separazione per la mattina e Hermione sentì una sorta di energia irrequieta scorrere attraverso di lei. La prossima volta che lo avrebbe visto sarebbe stato la sera seguente, presumibilmente vestito di tutto punto e in mezzo al pubblico dei maghi.
"Non vedo l'ora che arrivi domani", disse timidamente. Malfoy emise un piccolo sospiro e si rifiutò di incrociare il suo sguardo.
"A proposito di questo..." cominciò e Hermione sentì lo stomaco contorcersi. "Sei ancora sicura di voler andare?".
Hermione non riusciva a credere alle sue parole. Dopo tutta la manfrina che aveva fatto per essere uscita con Anthony al posto di uscire con lui quel venerdì sera...e ora che ne stava avendo la possibilità si stava tirando indietro dal loro...loro...non appuntamento?
"Malfoy, l'hai promesso! Stai seriamente cercando di tirarti indietro ora?".
Scosse rapidamente la testa e si infilò le mani in tasca. Hermione attese mentre lui guardava a terra e strofinava leggermente il marciapiede con una delle sue scarpe costose.
Era nervoso.
"No, è solo... Sei sicura di voler ancora andare... con me?".
La rabbia lasciò il suo corpo mentre il cuore di Hermione si stringeva di pena per lui. Era chiaramente preoccupato che le persone li vedessero insieme e danneggiassero la sua reputazione.
Essere amica di Malfoy le aveva permesso di comprendere che la fiducia in sé stesso, subiva spesso degli alti e bassi. E in quel momento sembrava essere in un pozzo piuttosto profondo.
"Malfoy" cominciò gentilmente, e non continuò finché lui non la guardò negli occhi. "Voglio andare con te. Come mio amico, dovresti sapere che tengo fede alle tue promesse. E come tua amica, dovresti sapere che non mi interessa minimamente ciò che gli altri penseranno o diranno della compagnia che ho scelto."
Dopo un po', annuì e le offrì un piccolo sorriso. "Va bene, allora. Suppongo che ci vediamo domani sera."
"Ci conto."
Non era un appuntamento. Non era un appuntamento.
****
Draco camminava avanti e indietro lungo i ciottoli all'ingresso del quartiere dei teatri della Londra magica. Era arrivato in anticipo, non riuscendo a sopportare il silenzio assordante della sua casa mentre aspettava che passasse il tempo. Perché non aveva pensato di suggerire la cena prima dello spettacolo? Un po' di vino avrebbe aiutato sciogliere un po' di nervosismo.
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Remain Nameless - TRADUZIONE ITALIANA
FanficCome si sentiva? sembrava che si stesse tenendo insieme a malapena. Lei, tra tutte le persone avrebbe dovuto evitarlo. O urlare contro di lui, lanciargli qualche maledizione, sputargli addosso. Tirare fuori la sua bacchetta e spazzarlo via dalla fac...