Remain Nameless - TRADUZIONE ITALIANA

CAPITOLO 27

A differenza della sera precedente, Draco aspettava con impazienza questa cena con un'altra coppia. Impaziente, oddio, forse con apprensione era probabilmente più accurato.

È vero, non vedeva l'ora di presentare finalmente qualcuno della sua vita ad Hermione. Aveva il sentore che Theo e Hermione sarebbero andati d'accordo. I due non avevano interagito molto a Hogwarts, e se Hermione avesse potuto dare a Draco abbastanza possibilità di uscire con lui dopo tutta la loro torbida storia, allora sicuramente sarebbe stata disposta ad essere amichevole con Theo. Di certo non poteva essere così imbarazzante come la cena che avevano avuto con Potter e sua moglie la sera prima. Draco rabbrividì al ricordo di quanto aveva stupidamente rivelato al suo ex nemico. Come osava quell'occhialuto a far giustificare a Draco le sue intenzioni nei confronti di Granger?

Eppure, Draco dovette ammetterlo, sarebbe potuta andare molto, molto peggio. Potter sembrò accettare a malincuore la presenza di Draco nella vita di Hermione alla fine della cena; quindi, doveva aver fatto qualcosa di giusto.

Draco avrebbe cercato di estendere la stessa comprensione che Hermione aveva mostrato la sera prima. Se le cose si fossero fatte un po' tese tra lei e Theo, lui avrebbe esercitato la pazienza. Sperava anche di non aver pasticciato le cose per il suo amico. Draco andava ogni giorno in una caffetteria babbana, e lui e Hermione trascorrevano spesso del tempo insieme nel mondo babbano, ma nessuno di questi casi richiedeva a Draco di interagire personalmente con una persona babbana per un lungo periodo di tempo, o di costringerlo a parlare di sé stesso senza infrangere lo Statuto di Segretezza.

Merlino, come faceva Theo a fare questo tutto il tempo? Come aveva fatto ad evitare completamente di parlare del mondo magico? Hermione, intelligente strega babbana qual era, aveva già informato Draco sui retroscena che aveva inventato per la serata. Hermione modificò la descrizione del suo lavoro in quella di consulente politico del governo, difendendo i diritti degli animali e dell'ambiente. La carriera di Draco divenne quella di un gestore patrimoniale e immobiliare, una funzione che svolgeva come unico erede della fortuna della sua famiglia. Hermione pensava che trovare un equivalente sportivo del quidditch nel mondo dei Babbani sarebbe stato troppo complicato, e la curva di apprendimento troppo ripida perché Draco potesse mentire in modo convincente sul fatto di essere un talent scout per il calcio, il cricket o il rugby (si annotò mentalmente di chiederne a Hermione più tardi, perché in realtà sembravano intriganti).

Hermione passò anche la maggior parte della giornata a elencare parole e frasi che Draco avrebbe dovuto evitare: Merlino, Babbani, Salazar, Serpeverde, Grifondoro, ecc. Sembrava un po' come prepararsi per un esame, ma con una posta in gioco molto più alta.

Molti fattori erano in gioco stasera, e una mossa falsa potrebbe significare far saltare la copertura del suo amico. Draco non voleva essere il responsabile nel rovinare la felicità di Theo. Se tutto il resto falliva, rimaneva per lo più in silenzio e lasciava che fosse Granger a parlare.

Mentre si avvicinavano al ristorante, Draco sentì Hermione tesa, le spalle sollevate intorno alle orecchie. Le fece scorrere la mano sul braccio per attirare la sua attenzione.

"Tutto bene?"

Fece a Draco un sorriso stretto e ammise: "Spero solo che le cose non siano troppo strane... Non conosco davvero Theo e so che è sciocco da parte mia volerlo impressionare, ma se lui pensa ancora a me nel modo in cui mi conosceva da Hogwarts, allora sono preoccupata..."

"Granger, fermati. Fidati di me, Theo ti adorerà".

Ti amo.

Quel fastidioso pensiero era spuntato a un ritmo allarmante, più tempo Draco trascorreva in presenza di Hermione. Impedendo con successo che uscisse di nuovo dalla sua bocca, Draco fece un cenno con la testa verso il ristorante. Anche Hermione annuì ed emise un ultimo respiro nervoso prima di continuare all'interno dell'affollato locale.