Bisogno di speranza

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Greta osservava l'ufficio attraverso la fessura delle tende della stanza numero 7 mentre Kimberly riempiva una valigia scura.

«Non sono convinta che sia una buona idea», disse Greta.

«Non so te. Ma io non voglio aspettare che questo maniaco del cazzo mi uccida.»

«E se Stan e Josh tornassero mentre non ci siamo?»

«Puoi restare qui se vuoi.»

«Non puoi andartene e lasciarmi qui da sola.»

«Non ti lascerei. Saresti tu a rimanere.»

«Sei un stronza, lo sai?»

«Il nostro amore è reciproco, verginella.»

Kimberly chiuse la cerniera della valigia mentre Greta aprì improvvisamente la porta e corse via. «Che cazzo, Greta. Ma che ti prende, adesso?» 

Kimberly la seguì fino al parcheggio, proprio mentre la macchina della polizia dell'agente Clifford Brown si fermava. Greta corse verso il lato del guidatore e batté sul vetro mentre lui parcheggiava.

«Deve aiutarci, agente. Per favore, ci aiuti!»

Brown abbassò il finestrino. «Per prima cosa fai due passi indietro e calmati prima che io faccia qualcosa di sbagliato, va bene?»

Greta si allontanò dall'auto mentre l'impiegato notturno usciva per salutare l'agente. Si salutarono con fare amichevole. Era chiaro che i due si conoscessero abbastanza bene.

«Non credevo di vederti questa volta, Cliff. Questa brutta tempesta non accenna ad andarsene.»

«La giustizia mi chiama, Dwight. Devo comunque fare il mio giro di perlustrazione. Cosa sta succedendo qui?»

«Il mio ragazzo e suo fratello sono scomparsi. Dovete aiutarci!» gridò Greta singhiozzando.

L'agente Brown si voltò verso Greta. «Ti avevo detto di calmarti.»

Kimberly mese le braccia intorno a Greta e la strinse a sé. «Il suo ragazzo è uscito ieri sera e non è mai tornato. Il mio ragazzo è uscito per cercarlo, ma è scomparso anche lui.»

L'agente Brown guardò il portiere notturno.

«Perché lo guarda?» urlò Kimberly. «Non crede a quello che stiamo dicendo? Aiutare le persone non dovrebbe far parte del suo lavoro?»

«Le sue richieste d'aiuto sembrano convincenti, Cliff», sorrise l'impiegato notturno.

«Okay, signorina...?»

«Kimberly»

«Okay, Kimberly, cosa vorresti che facessi?»

«Due persone sono scomparse. Dovrebbe lanciare un allarme. Radunare una squadra di ricerca. Non dovrebbe fare quello che fate quando le persone scompaiono?»

«Di solito le domande le faccio io, intesi?»

«Va bene, agente...»

L'agente Brown fece segno di andare all'impiegato notturno, che sorrise, alzò una mano e si voltò per tornare alla reception. Poi parlò con Greta.

«Il tuo ragazzo è stato il primo a scomparire, giusto?»

«Si, agente.»

«Avete forse litigato? Hai fatto o detto qualcosa che l'ha fatto innervosire?»

«No, stavamo parlando. Sono uscita dalla doccia e lui non c'era più.»

«Okay, c'è altro che devo sapere?»

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