62 - Nodi da sciogliere

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Can si cambia rapidamente, indossando un comodo pigiama di cotone, mentre io, mi sistemo i capelli e mi passo una salvietta sul viso per liberarmi dal trucco.

Ci mettiamo a letto.
Entrambi osserviamo il soffitto senza emettere parola.
Si sentono solo i nostri respiri.
Una lacrima scende sulla guancia e in maniera furtiva la porto via.

Con la coda dell'occhio noto Can chiudere gli occhi e in pochi istanti il suo respiro diventa regolare.

Mi sistemo sul fianco, appoggiando la testa su un braccio mentre con l'altra mano inizio ad accarezzargli dolcemente la barba e i capelli.

<Sei così bello> mormoro tra me e me, perdutamente innamorata di lui.

Ogni tratto del suo viso sembra raccontare storie.

Non riesco a resistere alla tentazione e, con delicatezza, inizio a lasciargli tanti baci delicati sul collo.

Ogni bacio è un piccolo segreto d’amore, un modo per esprimere tutto ciò che sento nel profondo del cuore.

Poi mi avvicino alle sue labbra, posandone uno leggero e affettuoso anche lì.

<Buonanotte, amore. Perdonami se ti faccio arrabbiare> sussurro, mentre il suono della pioggia che batte contro i vetri accompagna mie parole.

I tuoni rombano in lontananza, creando una melodia naturale che avvolge la stanza.

Mentre continuo ad osservare Can addormentato, mi sento serena nonostante la tempesta fuori.

L'amore che provo per lui è come un rifugio sicuro in mezzo al caos.

La pioggia continua a cadere incessante, ma dentro di me c'è solo calore e speranza.

Chiudo gli occhi per un momento, lasciando che il suono della pioggia mi culli lentamente verso il sonno.

So che domani sarà un giorno difficile da affrontare, ma per ora voglio godermi questa dolce intimità.

Mattino seguente

Mi sveglio nel silenzio della camera, i raggi del sole filtrano dolcemente attraverso le tende.

Giro la testa verso il lato di Can, ma il suo posto è vuoto.

Un sospiro mi sfugge dalle labbra, misto di dispiacere e curiosità.

Dove sarà andato?

Mi alzo dal letto, i piedi nudi toccano il pavimento freddo.

<Can?> chiamo ad alta voce, sperando che mi senta.

Nessuna risposta.

Decido di controllare sul balcone.

Mentre mi avvicino alla porta, noto che il suono della mia voce si perde nel silenzio.

Spingo lentamente la porta e lo vedo lì, in piedi, con il telefono all'orecchio.

È concentrato su ciò che sta dicendo, e non posso fare a meno di chiedermi con chi stia parlando.

Mi fermo un attimo, cercando di captare qualche parola dalla conversazione.

Non riesco a capire molto, ma percepisco un tono serio nella sua voce.

La mia curiosità cresce, ma non voglio interrompere.

Piano piano mi avvicino a lui, cercando di non fare rumore.

Quando finalmente sono abbastanza vicina da vedere il suo viso, noto la sua espressione seria.

Ma appena lui si accorge della mia presenza, un sorriso dolce si fa strada sul suo volto.

Squadra speciale ~Il dipinto rubato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora