Non è la temperatura a farmi esitare, ma la consapevolezza che nuotare con Demet potrebbe creare situazioni intime che non vorrei vivere ora come ora.
La rabbia che provo per tutto quello che è successo con Ferit continua a pesare sul mio cuore.
La osservo mentre si muove nell'acqua.
Sa di essere affascinante e gioca con questa consapevolezza.
Improvvisamente, Demet emette un gemito di dolore, portando una mano alla gamba.
<Aiuto!> grida
<Can! Non riesco a muovermi!> continuaIl mio istinto di protezione scatta immediatamente.
Non ci penso due volte: mi tolgo la giacca e le scarpe in un gesto rapido e impulsivo, lanciando tutto nel vuoto senza nemmeno badarci.
Entrando in acqua, sento il brivido del freddo ma non mi importa; devo aiutarla.
Quando finalmente la prendo tra le braccia, i miei occhi si incrociano con i suoi e realizzo che stava scherzando.
La sua espressione è un misto di divertimento e malizia, e non riesco a trattenere una risata incredula.
<Demet! Sei davvero incredibile!> dico, ancora afferrandola mentre galleggiamo insieme nell’acqua.
La sua risata si mescola al suono delle onde, e per un attimo dimentico tutto il resto.
Mi guarda con uno sguardo furbo, divertita dalla mia reazione.
<Non pensavi davvero che fossi in difficoltà, vero?> chiede con un sorriso malizioso.
<Mi hai fatto prendere un colpo!> rispondo, cercando di mantenere un tono serio mentre sento il cuore battere più forte.
La tensione tra noi è palpabile; ogni attimo in cui ci troviamo così vicini sembra carico di significato
<Forse dovremmo tornare a riva…> suggerisco, cercando di distogliere l'attenzione da questo momento intimo.
<Perché? Non ti piace stare qui con me?> dice lei, provocatoria.
<Non è questo…> rispondo esitante.
<È solo che…>Ma Demet non mi lascia finire.
Con un movimento agile, si libera dalla mia presa e inizia a nuotare verso la riva, girandosi verso di me con un sorriso giocoso.
<Sei troppo serio, Can! Dobbiamo divertirci un po' di più!>
La guardo mentre si allontana e capisco che forse dovrei lasciarmi andare per allontanarmi dalla rabbia e dalle preoccupazioni che mi assillano.
Ma la strada da percorrere è ancora lunga, e io non so se sono pronto a fare quel passo.
La rabbia per Ferit continua a tormentarmi.
Quando raggiungo la riva, la trovo seduta sulla sabbia.
Ride per il mio abito sgualcito e bagnato.
Sciolgo i capelli e li strizzo.
<Non ti fa piacere passare del tempo con me?> mi provoca
<Non è che non mi faccia piacere…> rispondo, cercando di mantenere un tono neutro.
<È solo che ci sono cose più importanti di cui pensare.><Come Ferit?> dice lei, alzando un sopracciglio.
<Non voglio parlarne…> mormoro, sentendo un nodo alla gola.
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Squadra speciale ~Il dipinto rubato
FanfictionCan e Demet sono due agenti speciali,che si ritroveranno a risolvere insieme il caso del dipinto rubato durante una notte, al Museo di Atatürk della bellissima Istanbul. Riusciranno a catturare il ladro esperto ed abile? #candem