73 - La verità di Ferit - parte due

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Ferit si alza improvvisamente dal tavolo e si avvicina a me.

Prende la mia mano con fermezza, invitandomi ad alzarmi.

<Dove mi stai portando?> chiedo, sorpresa e curiosa.

Ma lui non risponde; invece, mi tira delicatamente con sé.

Un vecchio giradischi attira la sua attenzione.

Ferit mette un disco di musica romantica e le note melodiose riempiono l’aria.

Sento il battito del mio cuore aumentare mentre mi guarda intensamente.

Mi tira a lui, portando in un ballo poco fluido.

Inizia a muoversi lentamente, guidandomi.

I nostri corpi sono così vicini da farmi sentire i muscoli per nulla rilassati.

Mi sento una lastra di ghiaccio.

Ferit non smette di guardarmi negli occhi, come se volesse leggere le emozioni che provo.

Mi sento avvolta da una sensazione di insicurezza mentre i suoi movimenti diventano più fluidi.

Avvicina lentamente le sue labbra alle mie, creando un'atmosfera carica di tensione , ma dopo avergli sorriso giro lo sguardo apposta, facendo finta di essere interessata ad osservare tutto quello che circonda.

La musica continua a suonare dolcemente, mentre io rimango qui, avvolta nell'ansia .

<Ferit> provo a dire, allontanando di poco il mio corpo dal suo

Mi stringe.

<È che non mi piace ballare... Scusami> provo a svignarmela

Sento il cuore battere forte nel petto.

La mia mente corre a tutto ciò che ho scoperto sul caso dei dipinti.

È grazie alla mia determinazione se sono riuscita a mettere insieme i pezzi, a scoprire verità che avrebbero potuto rimanere nascoste.

Ma in questo momento, la realtà mi colpisce come un fulmine: non posso rischiare di compromettere tutto questo.

Una mossa sbagliata potrebbe far saltare in aria tutto ciò per cui ho lavorato.

Così, senza pensarci troppo, invento un capogiro improvviso.

Ferit si preoccupa immediatamente, i suoi occhi si riempiono di ansia mentre mi sostiene e mi porta sul divano.

Mi porge un bicchiere d’acqua, e mentre lo sorseggio, cerco di riordinare i miei pensieri.

Ma è stato un buon modo per allontanare quella situazione così carica di tensione.

Mentre mi sforzo di sembrare tranquilla, un pensiero invade la mia mente: Can.

Sento un buco allo stomaco al solo nominarlo mentalmente.

Ho paura della sua reazione, del modo in cui potrebbe reagire se sapesse tutto questo.

<Hande, stai bene?> chiede

La sua voce preoccupata mi riporta alla realtà.

Lo guardo negli occhi e cerco di nascondere la confusione che provo.

Ho bisogno di gestire questa situazione con cautela, senza far trapelare nulla che possa mettere in pericolo il mio piano o le persone a cui tengo.

..............

<Va meglio, Ferit, davvero> dico, cercando di tranquillizzarlo,dopo aver bevuto l'acqua che mi ha gentilmente offerto

<Ho solo bisogno di un bagno> aggiungo

Squadra speciale ~Il dipinto rubato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora