119 - Il supporto di Birand

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Can

Arrivo alla stazione di polizia.

Il rumore dei passi sul pavimento di piastrelle lucide risuona nell'aria.

Mi manca il lavoro, ma cerco di non pensarci al momento.

Il profumo di caffè fresco e la frenesia dei colleghi che si muovono da una parte all'altra creano un'atmosfera familiare.

Salutando i miei colleghi, sento un misto di affetto e rispetto.

<Ehi, Can!> mi chiama uno di loro, alzando la mano in segno di saluto.

Rispondo con un sorriso, mentre mi avvicino al suo tavolo per scambiare qualche parola veloce.

Ma ho un appuntamento importante.

Birand mi ha chiesto di passare per parlare con lui.

Dopo aver scambiato qualche battuta con i miei amici, mi dirigo verso la porta del suo ufficio.

Bussando leggermente, sento la sua voce forte e chiara che dice: <Entra!>

Apro la porta ed entro nella stanza.

Birand è seduto dietro la sua scrivania, è circondato da fascicoli e documenti sparsi.

La sua espressione è accogliente.

<Yaman, chiudila per favore e siediti> dice indicandomi una sedia di fronte a lui.

Chiudo la porta lentamente e mi siedo, cercando di cogliere l'aria del momento.

<Cosa c’è di così urgente?> chiedo, cercando di mantenere un tono leggero nonostante l'ansia che inizia a farsi strada dentro di me.

Birand si appoggia allo schienale della sua sedia, incrociando le braccia.

<Ho bisogno di parlare con te> dice, fissandomi negli occhi.

<Dimmi tutto> rispondo, pronto ad affrontare qualsiasi cosa mi aspetti.

Birand mi fissa intensamente.

<Can, Sono profondamente deluso da te , e questo tu lo sai. Le bugie e le prove nascoste non sono cose che ci si aspetta da un agente come te> inizia

Il suo tono è serio e carico di una gravità che non può ignorare.

Sento una stretta al cuore.

<Ma…> provo a dire, ma Birand alza una mano per fermarmi.

<Ho cercato di capire le tue intenzioni>, continua.
<E per questo motivo non ho riferito nulla al maggiore riguardo a quello che hai fatto>

Rimango in silenzio, sorpreso dalla sua comprensione.

Non mi aspettavo questa reazione.

Birand sospira e si appoggia sul tavolo, avvicinandosi un po' a me.

<Can, per me sei come un figlio. Quando dico questo, lo penso sul serio>

Le sue parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco.

La mia mente corre veloce; ho sempre rispettato Birand come un padre nel lavoro e ora sento il peso della sua delusione.

<Sei pulito da ogni accusa perché l'ho deciso io> aggiunge con fermezza.
<Inoltre... Nessuno saprà della tua relazione con Ozdemir. Questo è solo per il gran bene che provo per te>

La mia gratitudine esplode dentro di me come un fuoco d'artificio.

Sento le lacrime affiorare agli occhi mentre realizzo quanto sia importante questo momento per me.

Questo lavoro è tutto; è frutto dei miei sacrifici, delle notti insonni e delle scelte difficili.

Mi alzo in piedi, il cuore in tumulto, e mi avvicino a Birand.

<Grazie> dico con voce rotta dall'emozione.

Lo abbraccio forte, sentendo il calore della sua presenza rassicurante.

<Non devi ringraziarmi> risponde lui con una pacca sulla schiena.
<Devi solo ricordare chi sei veramente e perché sei qui>

Ci stacchiamo dall'abbraccio, e in quel momento capisco che ho una seconda possibilità non solo nel lavoro ma anche nella vita personale.

La fiducia di Birand è un dono prezioso, e farò di tutto per non deluderlo mai più.

Mi stacco dall'abbraccio.

Il cuore è ancora in tumulto.

Guardo Birand negli occhi.

<Birand, ti prego, fai il possibile per liberare anche Demet da questo pasticcio. Non merita di essere coinvolta in tutto questo. È successo tutto perché è uscita la parte fragile di lei e...>

Birand annuisce lentamente.

<Farò tutto il possibile anche per lei. È la tua donna, e come tale, non ho alcuna intenzione di farle male con l'espulsione. Anche se non è facile per me tornare a fidarmi di lei> Le sue parole mi danno un senso di sollievo

Voglio aver sentito bene.

<Ma resta che siete entrambi bravissimi agenti> continua

La sua voce è ferma e decisa.

<Vi siete sempre messi a rischio per il lavoro. Questo non può passare inosservato. Ed è per questo che sei qui. Per informarti che Demet non subirà nessun processo disciplinare e tantomeno un'espulsione>

Il suo sguardo è carico di speranza e determinazione.

<Io non so che dirti, Birand. Ti sono immensamente grato>

Birand solleva un mano per riprendere la parola.

<Non deludetemi mai più. Voglio che torniate a lavorare con me, e presto avremo la possibilità di farlo.>

Le sue parole mi riempiono di gioia.

La prospettiva di tornare a lavorare insieme è come un raggio di sole dopo una lunga tempesta.

<Grazie, Birand! Sono così felice per tutte queste belle notizie, soprattutto per Demet!>

La mia mente corre già a come glielo dirò.

<Non vedo l'ora di dirglielo> aggiungo con entusiasmo.

L'idea che entrambi possiamo finalmente uscire da questa situazione mi riempie di energia.

Birand sorride, un sorriso che parla di fiducia e amicizia.

Sento un nuovo slancio dentro di me; sono pronto ad affrontare qualsiasi sfida per dimostrare a Birand che posso essere l'agente che si aspetta da me.

Birand mi guarda con un'espressione di comprensione.

<Puoi dirglielo tu, tanto poi lo farò io di persona. Manderò a chiamare Demet>

Le sue parole mi danno una sensazione di sollievo.

Il pensiero che Birand prenderà in mano la situazione mi rassicura enormemente.

<Grazie, Birand>, dico, il sorriso che si forma sulle mie labbra è genuino.
<Non so come avrei fatto senza di te in questo momento.>

<Non è nulla, Can. Devi solo concentrarti su ciò che è importante adesso> risponde lui, il suo tono rimane incoraggiante.
<E ricorda, la sicurezza di Demet è la priorità numero uno. Va bene coprirla, ma cerca di non lasciarla mai più sola nelle missioni>

Annuisco, sentendo il peso delle parole di Birand.

Ogni passo che facciamo ora è cruciale e voglio assicurarmi di essere all'altezza della situazione.

<Farò del mio meglio> prometto con determinazione.

Birand sorride di nuovo, e in quel momento sento un legame ancora più forte tra noi.

È come se avessimo superato una prova difficile insieme e ora siamo pronti a combattere al fianco l'uno dell'altro.

Squadra speciale ~Il dipinto rubato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora