112 - Il prezzo da pagare

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Due giorni dopo

Can

Torno ad Istanbul dopo due giorni di copertura. Sono stati monotoni visto che ho vissuto tutto il tempo in macchina per la maggior parte del tempo.

In questo momento sono nel taxi , che si fa strada tra le strade affollate.

Il profumo del cibo di strada e il rumore dei venditori riempiono l'aria.

Intanto prendo il mio telefono e inizio a scrivere a Demet: - Dem, sono tornato. Sto bene e ci vediamo più tardi.- mando il messaggio e sento un piccolo peso sollevarsi dal mio stomaco.

Arrivo alla stazione e scendo dal taxi.

La frenesia del luogo mi avvolge, ma ho un obiettivo chiaro in mente: parlare con Birand e aggiornarlo su tutto ciò che è successo mentre ero via.

........

Saluto i colleghi e mi dirigo all'ufficio di Birand.

Non appena dentro, Birand si alza, la sua figura imponente proietta un'ombra lunga e minacciosa sulla stanza.

<Can>

La sua voce è fredda come il ghiaccio.

O forse sono io a sentirla così.

<Come sono andati i tuoi giorni di copertura? Hai trovato qualcosa di interessante?> continua, guardandomi di rado

Mi sento ancora più a disagio.

<Non molto bene, Birand. Era un ladro di basso livello e non ha contatti importanti. Ho controllato il suo appartamento, ma non ho trovato niente di rilevante. Sembra che stia agendo da solo.>

<Capisco... Quindi non abbiamo prove per incastrarlo>
<Non ho prove concrete, ma... ho l'impressione che non sia del tutto innocente. Forse è stato coinvolto in qualche modo, ma non credo sia il mandante.>
<Capisco... Quindi dobbiamo continuare ad indagare>

Annuisco.

Mi osserva con occhi penetranti.

<Can , noi due dobbiamo parlare>

Ecco.
Lo sapevo!
La sua freddezza non è incasuale.

<Certo! E di cosa?>

<Dimmi Can.... di Ozdemir? Cosa ne pensi?>
<In che senso?>

Sento il mio cuore accelerare e dalla sua voce è come se stesse accusando Demet di qualcosa e ho paura che sia quella... cosa.

Birand rimane in silenzio per un attimo, poi emette un sospiro profondo.

<Can, mi dispiace molto di essere stato tradito>

Sento un brivido lungo la schiena.

<Tradito?> chiedo, confuso.
<Di cosa stai parlando?>

Voce narrante

Birand si avvicina a lui, gli occhi scuri e intensi.

<Can... So che non mi hai detto tutto. So che sei coinvolto in questa storia, in quello che sta combinando l'agente Ozdemir>

Can rimane attonito.

<Non capisco, Birand. Non ho idea di cosa tu stia parlando. Non ho mai tradito la tua fiducia>

Birand sorride, ma il suo sorriso è freddo e spietato.

<Oh, Can, non essere così ingenuo. Ho informazioni importanti, informazioni che Ozdemir sta cercando di nascondere. So che sei stato in contatto con lei, che hai ricevuto istruzioni da lei. Voglio sapere quanto sei coinvolto in questa storia. Voglio sapere cosa sai. Oltretutto non provare a mentire perché già la tua posizione è scomoda qui dentro!>

Squadra speciale ~Il dipinto rubato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora