<Che mi prende?> dico poi, dopo essermi accorta di aver un paio di occhi lucidi
<Perché sto facendo l'esagerazione, se non è il mio ragazzo? È solo il mio collega, per la miseria> penso poi, cercando di tranquillizzarmi in qualche modo
<Eppure, provo qualcosa di inspiegabile per lui. Che cavolo mi sta succedendo?> continuoNon rassegnata, mi alzo e raggiungo la parete comunicante alla sua , provando a capire che sta succedendo in quella stanza
Sono una matta?
È questo che pensate?
Beh, non mi interessa.
Sono maledettamente gelosa di quell'uomo.
Can
<Era Demet? Giusto?> mi dice Ozgu, la mia amica di vecchia data, passata a salutarmi dopo che ha saputo della mia breve permanenza ad Ankara
<Eh già> sorrido appenaTorno a sedermi a letto.
Ozgu invece è seduta sul bracciolo della poltrona di fronte.
<Hai ragione, sai? È molto bella. Complimenti Can>
Scoppio a ridere.
<Perché ridi, scemo?>
Un motivo c'è, è ovvio.
Non sono matto.
<In questo caso, dovrei essere geloso?>
Aggrotta la fronte.
<Ehm... È solo un complimento. Tranquillo marpione delle mie brame>
<Ma a te piacciono le donne... Per cui...>
<Stai tranquillo che non te la rubo> ride e si alza
<Ti va una sigaretta?> le chiedoAnnuisce e insieme raggiungiamo la veranda.
<Che bello il cielo stasera> mi dice, accendendosi la sigaretta
<Me ne rubo una. È da tanto che non fumo sigarette > le dico e la sfilo dal pacchetto<Te l'accendo> risponde e mi avvicino, permettendo alla punta della sigaretta di raggiungere la piccola fiamma dell'accendino.
<Grazie> le dico, dopo averla accesa
<Per così poco>Ci appoggiamo alla ringhiera, fumando nella tranquillità di questo posto stupendo.
<Ozgu... Non volevo offenderti prima> le dico, osservando un punto indefinito a me davanti
<Perché pensi che me la sia presa?>
<Beh, cerco di mettermi al sicuro>
<Can, mi piacciono le donne e hai ragione ad essere geloso. Perché è come se te lo avesse detto un uomo, in fondo>
<Fa' uno strano effetto. Lo ammetto> sorrido
<Quindi vuoi o non vuoi, lo hai ammesso. Ti piace Demet> abbassa il tono quando lo dice
<È bella e lo hai detto anche tu. Ma non ho alcuna intenzione di impegnarmi in un'altra relazione. Ho fatto casini nella precedente e non mi va di commettere altri errori>
<Eppure faccio fatica a crederci. Perché sei arrivato a tradirla?>
<È successo nell'ultimo periodo in realtà. Un paio di volte, ecco. Avevo bisogno di leggerezza e l'ho cercata altrove. Pelin era diventata veramente pesante e assillante>
<Voi uomini scambiate la gelosia con la pesantezza. Questo lo hai messo in conto?>
<So cos'è la gelosia. Pelin mi ha messo a dura prova spesso, ma ho sempre avuto fiducia in lei e di conseguenza non ero così "pesante". Ma la sua non era gelosia. Era più che altro un'ossessione. Guarda, lasciamo perdere.>
<Quando si ama tanto una persona, si arriva dove non ti aspetteresti mai>
<Sei di parte. Sei una donna in fondo... Mi pare ovvio> rido appena
<Forse perché anch'io sono così gelosa. Ho sempre paura di perdere "la" persona a cui sono legata tanto. Che sia in amore o in amicizia. Per me non c'è alcuna differenza>Demet
<Ma certo, fai con comodo! Ma quanto chiacchieri?> penso ad alta voce, dopo aver ascoltato le voci di Can e la ragazza "x" sul balcone
Mi sento una cogliona dopo essermi accorta di essere rimasta tutto il tempo, ferma davanti alla porta finestra ad ascoltare la sua voce.
Abbandono questa idea e mi spoglio, mettendomi a letto subito dopo.
Spengo il lume di fianco e chiudo gli occhi.
Non è facile con questo pensiero nella testa di saperlo in compagnia di un'altra donna.
"Stronzo".
"Donnaiolo smisurato"............
Il silenzio della mia stanza, all'improvviso, viene interrotto da strani rumori provenienti dalla stanza accanto.
Quando dico "stanza accanto", intendo quella di un certo Can Yaman.
Con occhi fissi su un punto imprecisato e orecchie ben aperte, continuo a studiare la situazione.
<Non mi dire che...> penso ad alta voce , sentendo il cuore martellanti fortemente nel petto
Prendo il telefono per vedere l'ora.
22:39.
<Invece di dormire e concentrarsi sul da farsi, si fa la scopata di turno. Soprattutto, con me , nella stanza accanto> , parlo praticamente da sola
Altri rumori, mi fanno preoccupare ancora di più, portandomi a conferme assurde.
Quei due stanno scopando animatamente e il rumore che sento, è molto probabilmente il letto che batte contro la parete.
Can
Mi sto divertendo un mondo in questa missione.
Non mi aspettavo una simile situazione ma in qualche modo devo ammortizzare il tempo che sembra si sia fermato da quando sono arrivato ad Ankara.
Ozgu è andata via e mi stavo annoiando fino a quando ho pensato di giocare con la curiosità della mia carissima collega nella stanza di fianco.
A meno che non stia dormendo, sono sicuro che tutti questi rumori fatti appositamente, non le siano sfuggiti.
Mi viene da ridere quando penso alle sue espressioni e alle parole che usciranno dalla sua bocca non appena ci vedremo.
Intanto sento il suono di una notifica e lo schermo del telefono accendersi.
Lo prendo dal comodino, notando un messaggio da parte di Demet.
"Eccoti" penso.
Non apro la chat, visto che in questo momento, per lei, sono preso dal sesso potente con Ozgu, ma leggo qualcosa dalla notifica e scoppio a ridere.
- Ti voglio ricordare che queste pareti sono di carta e non vorrei che ad una certa vi ritrovaste nella mia stanza.
Sono contento che abbia sentito per tutto il tempo.
La giornata di domani sarà sicuramente spassosa.
Ops... Sto ancora ridendo. Scusate!
Continua...
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Squadra speciale ~Il dipinto rubato
FanficCan e Demet sono due agenti speciali,che si ritroveranno a risolvere insieme il caso del dipinto rubato durante una notte, al Museo di Atatürk della bellissima Istanbul. Riusciranno a catturare il ladro esperto ed abile? #candem