97 - Uomo delle caverne

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Voce narrante

Can e Demet si alzano lentamente, pronti per tornare a casa.

Mentre raccolgono le loro cose, Can non può fare a meno di notare quanto sia tranquilla Demet, come se la serenità del cielo notturno l'avesse avvolta in un abbraccio.

Una volta sistemato tutto, si dirigono verso la macchina.

Can apre la portiera per Demet e poi si sistema al volante.

La macchina emana un leggero profumo di pelle e il calore dei sedili sembra accoglierli.

Mentre accende il motore, Demet si sistema i capelli e lo guarda con un sorriso.

<Devi portarmi al museo per riprendere la mia macchina> dice lei, mentre si allaccia la cintura.

Can annuisce.

Durante il tragitto, Demet accende lo stereo e seleziona una radio con canzoni romantiche e rilassanti.

Il suono dolce della musica riempie l'abitacolo, creando un'atmosfera intima e serena.

Can guida con attenzione, ma non può fare a meno di rubare occasionali sguardi a Demet.

Poco dopo, nota che gli occhi di lei iniziano a chiudersi.

La sua testa si inclina lentamente verso il lato del finestrino, mentre il ritmo della musica sembra cullarla in un sonno leggero.

Can sorride tra sé e sé.

C'è qualcosa di incredibilmente dolce nel vederla così serena.

Mentre guida, riflette su come non sia affatto il momento giusto per farle prendere la sua macchina.

Così decide di non portarla al museo, ma a casa sua.

Quando arrivano davanti alla sua abitazione, Can spegne il motore e si volta verso Demet.

La vede completamente addormentata.

La labbra leggermente increspate in un sorriso sereno.

Con delicatezza, la sveglia sfiorandole una spalla.

<Demet...> dice piano.

Lei apre lentamente gli occhi e lo guarda confusa per un attimo.

<Siamo già arrivati?> chiede con voce assonnata.

<Sì, ma ho pensato che sarebbe meglio se rimanessi da me per stanotte. È tardi e non voglio che tu prenda la tua macchina in questo stato.>

Demet lo osserva per un momento, poi sorride dolcemente.

<Hai ragione... grazie per avermi portata qui.>

Can esce dalla macchina e va a prendere il suo zaino dal bagagliaio.

Quando torna da lei, le offre una mano per aiutarla a scendere.

Insieme camminano verso l'ingresso della sua abitazione , mentre l'aria fresca della notte li avvolge nuovamente.

Non appena entrati in casa, l'atmosfera accogliente avvolge i due.

<Puoi farti una doccia veloce se vuoi. Puoi mettere qualcosa di mio per la notte> dice Can

Demet annuisce, grata per la sua disponibilità.

Prima di dirigersi verso il bagno, si avvicina all'armadio di lui, curiosa di scoprire cosa potrebbe indossare.

Apre le ante e si trova davanti a una gamma di magliette e pantaloni, ognuno con un suo stile unico.

Si gira verso Can con un sorriso malizioso:

Squadra speciale ~Il dipinto rubato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora