Can e Demet sono finalmente a tavola.
Demet si sente combattuta tra il desiderio di godersi la serata e la necessità di affrontare il problema che aleggia tra loro come un'ombra.
Decisa a non rimandare oltre, si fa avanti.
<Can, posso chiederti una cosa?> inizia
<Ti è passata l'incazzatura?>Can abbassa lo sguardo, grattandosi nervosamente la nuca.
<No, non ancora...> ammette, con un tono che tradisce la sua frustrazione.
<È difficile per me. A lavoro devo mentire persino a Birand e questo mi pesa.>Le parole di Can colpiscono Demet come un pugno nello stomaco.
Si sente in colpa per averlo messo in questa situazione complicata.
<Mi dispiace tanto...> dice, cercando di mantenere la calma mentre il suo cuore batte forte.
<È tutta colpa mia. Non avrei dovuto coinvolgerti in questa storia.>Can la guarda, e per un attimo i loro occhi si incrociano.
<Hai ragione, Demet. Non posso darti torto...> risponde lui con sincerità, ma le sue parole risuonano come una freccia nel cuore di lei.
Demet si sente ferita da quella frase.
<Quindi pensi che sia solo colpa mia?> chiede, cercando di nascondere l’emozione nella voce.
<No, non intendo dire questo...> risponde Can affrettatamente, ma il suo tono è distante e Demet lo percepisce chiaramente.
<Ma la situazione è complicata e io non so come uscirne senza ferire nessuno.>Le parole di Can suonano come un eco triste nelle orecchie di Demet.
L’idea che lui stia soffrendo a causa sua le stringe il cuore e la fa sentire impotente.
<Non volevo metterti in difficoltà...> dice, cercando di mantenere la voce ferma.
<Lo so. Ma la verità è che adesso siamo entrambi coinvolti in questo casino e non so come fare per rimediare...> ammette Can, con una sincerità che fa male.
Demet abbassa lo sguardo nel piatto, sentendosi sopraffatta dalle emozioni.
La tensione tra loro cresce mentre entrambi riflettono sulla situazione.
<Mi dispiace davvero, Can...> ripete infine, mentre un velo di tristezza si posa su di lei.
Can la fissa con uno sguardo carico di delusione.
<Avresti dovuto dirmi tutto sin dall’inizio> le dice
La voce è tesa.
<Invece hai mentito tante volte ,senza nemmeno considerare l'idea di mettermi nei casini con il lavoro.>
Demet si sente colpita ancora una volta da quelle parole.
<Non è così, Can! Ti stai sbagliando,> risponde, cercando di mantenere la calma.
La verità è che la situazione è complicata e non è facile da spiegare.
<Basta parlare> replica Can, interrompendola.
<La realtà è che le cose non cambieranno a meno che tu non decida di cambiarle.>La frustrazione si legge chiaramente sul suo volto, mentre Demet si sente sempre più impotente.
<Ci sto provando > ribadisce, con fermezza.
Can annuisce lentamente, consapevole che la conversazione sta andando in un cerchio senza fine.
Si alza dal tavolo e cerca i sigari nel cassetto.
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Squadra speciale ~Il dipinto rubato
FanfictionCan e Demet sono due agenti speciali,che si ritroveranno a risolvere insieme il caso del dipinto rubato durante una notte, al Museo di Atatürk della bellissima Istanbul. Riusciranno a catturare il ladro esperto ed abile? #candem