Usciamo dalla caffetteria, e sento subito l'aria fredda di Amoria colpirmi il viso. Mentre Camilla continua a parlare senza sosta, io mi perdo nei miei pensieri. Il campus è vasto, le persone sembrano già tutte perfettamente inserite nel loro mondo, e io mi sento... fuori posto. Proprio quando inizio a pensare che forse, dopotutto, sopravvivere qui non sarà così difficile, una voce alle spalle mi fa gelare.
«Sirenetta!»
Già lo odio.
Mi volto lentamente, sperando di non dover affrontare quello che so già essere il ragazzo che sta cercando di farmi impazzire. Aiden Miller. Il re del campus, o almeno così si comporta. Il classico ragazzo che ha tutto: fascino, popolarità e, ovviamente, una lingua affilata.
«Eccolo qui,» mormora Camilla, lanciando a suo fratello un'occhiata di puro divertimento. «Pensavo che fossi troppo occupato per seguirci in giro.»
Aiden scrolla le spalle con un mezzo sorriso, quello che probabilmente ha usato per conquistare metà delle ragazze qui ad Amoria. «Mai troppo occupato per la mia sorellina... e la nuova amichetta.» Il suo sguardo si fissa su di me, e c'è quel lampo di provocazione nei suoi occhi che mi fa immediatamente pentire di essere uscita dalla caffetteria.
«Sirenetta è proprio un bel soprannome in effetti » ribatte lui, senza perdere un colpo. «Hai quell'aria un po'... misteriosa. E poi, chi non ama le sirenette?»
Alzo gli occhi al cielo, lottando contro il desiderio di rispondergli male. «Non sono una sirenetta. Non ho pinne. E non canto per incantare i marinai.»
Lui ride, quel tipo di risata che ti fa venire voglia di prenderlo a schiaffi. «Non ancora, almeno,» ribatte, con il solito sorriso da strafottente. «Ma dai tempo al tempo.»
Camilla mi guarda, alzando le sopracciglia come a dire "benvenuta nel mio mondo". È chiaro che Aiden è un abitué di queste scenette, e sembra divertirsi un po' troppo.
«Aiden, smettila,» lo ammonisce lei, ma senza troppa convinzione. «Diana è appena arrivata. Puoi darti una calmata per almeno cinque minuti?»
Lui finge di pensarci su per un secondo, poi scuote la testa. «Naaah. Troppo noioso.»
Mi stringo nel cappotto, cercando di ignorarlo, ma lui non demorde. «Allora, sirenetta, sei pronta a far parte di questo fantastico mondo chiamato Amoria?»
«Non mi sembra così fantastico finora,» ribatto, incrociando le braccia. «E smettila di chiamarmi sirenetta.»
Aiden inclina la testa, osservandomi con quel suo sguardo che sa troppo di tutto. «Vedremo quanto tempo ci vorrà prima che tu ti abitui.»
Camilla ridacchia, tirandomi leggermente per il braccio. «Ignoralo, Diana. Aiden è sempre così. Si diverte solo a infastidire la gente.»
«Non me ne ero accorta,» rispondo sarcastica, lanciando un'occhiata a lui, che si limita a sorridermi in modo provocatorio.
«Ehi, non sono così terribile come pensi,» aggiunge Aiden, facendosi improvvisamente serio. «In fondo, potrei essere la tua guida turistica personale. Chi meglio di me per mostrarti i posti più interessanti del campus?»
Alzo un sopracciglio. «Interessanti tipo... bar e locali notturni?»
«Esattamente!» esclama lui, come se avessi appena capito tutto di lui in due secondi. «Ma anche i migliori luoghi per studiare, se proprio devi.»
Camilla sospira teatralmente. «Diana, ti prego, non dargli corda. Più lo ignori, più velocemente si annoierà e andrà via.»
«Non scommetterci troppo,» ribatte lui, ridendo. «Ci vuole molto per annoiarmi.»
Proseguiamo lungo il viale, io e Camilla avanti, mentre Aiden ci segue da vicino, come un'ombra fastidiosa che non puoi scrollarti di dosso. Le persone che incontriamo lo salutano come se fosse una specie di celebrità. E forse, qui lo è davvero. La sua camminata sicura, quel sorriso rilassato... è il tipico ragazzo che sembra avere il mondo ai suoi piedi. Ma tutto questo mi mette a disagio.
«Quindi, Diana,» riprende Aiden, affiancandoci con una facilità esasperante. «Quali sono i tuoi piani per oggi? Vuoi un tour del campus con il miglior cicerone possibile?»
Mi fermo e lo guardo negli occhi. «Sai, penso di potercela fare anche senza il tuo aiuto.»
Lui sorride, ma non si scompone. «Non dubito delle tue capacità. Ma credimi, ti stai perdendo il meglio.»
«Il meglio? Tipo cosa?» chiedo, cercando di non sembrare curiosa, ma è come se mi stesse lanciando una sfida.
«Oh, piccole cose,» dice con un'aria enigmatica. «Angoli nascosti, posti tranquilli dove rifugiarti quando vuoi scappare dal caos. O magari qualche segreto che solo pochi conoscono. E poi così avrai meno tempo per conoscere il migliore ragazzo del mondo»
E saresti tu? Ma fammi il piacere
Camilla sbuffa. «Aiden, non iniziare con le tue storie. Diana non ha bisogno delle tue avventure misteriose.»
Lui sorride ancora più largo. «Ma certo che ne ha bisogno. Tutti ne hanno bisogno, prima o poi.»
Io scuoto la testa, cercando di ignorarlo mentre ci avviciniamo all'edificio principale del campus. Ma Aiden non smette mai di essere... Aiden.
«Senti, sirenetta,» mi chiama di nuovo, e questa volta mi volto verso di lui, esasperata.
«Che c'è adesso?» gli chiedo, stanca di quel soprannome.
«Se mai ti perdessi qui dentro, sappi che puoi sempre contare su di me.» Si avvicina di un passo, fissandomi dritto negli occhi, e per un attimo il suo sguardo è più serio di quanto mi aspettassi. «Amoria può essere grande e spaventosa. Ma io so come muovermi qui.»
Mi stringo nelle spalle, cercando di non lasciarmi colpire dal suo tono. «Non penso che avrò bisogno del tuo aiuto, grazie.»
Aiden sorride, ma c'è una scintilla diversa nei suoi occhi adesso. «Vedremo, sirenetta. Vedremo.»
Camilla mi tira via, e mentre ci allontaniamo, sento ancora lo sguardo di Aiden su di noi. Forse aveva ragione. Forse, in questo posto gigantesco, avere qualcuno che conosce il territorio potrebbe non essere una brutta idea. Ma non glielo farò mai sapere.
Non adesso.
STAI LEGGENDO
Obsidian
ChickLit«non riesco più a guardarmi» «io invece non riesco a smettere di farlo» Due adolescenti,non poi cosi diversi fra di loro. Diana Slake,la solita ragazza ritenuta secchiona,senza tanti amici e che preferisce passare tempo da sola. Aiden Miller,il fra...