Capitolo 14: "Fire on Fire" - Sam Smith (Diana's POV)

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Il silenzio tra noi è quasi insostenibile

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Il silenzio tra noi è quasi insostenibile. La luce che entra dalla finestra della casetta sull'albero è tenue, filtrata dalla vegetazione che ci circonda, ma la sua presenza mi è sufficiente per non sentirmi sola. Sto sdraiata sul letto, la pelle ancora calda dal contatto con lui, ma non riesco a dimenticare il suo tocco. La sensazione dei suoi polpastrelli sulla mia pelle è come una scossa elettrica che non se ne va.

Non riesco a distogliere lo sguardo dal suo volto, che è disteso in un'espressione che non riesco nemmeno a definire. È come se avesse il potere di tenere il mondo fuori, eppure qualcosa di oscuro si nasconde nei suoi occhi. La sua bocca, che poco prima era così vicino alla mia, ora sembra più distante di un oceano.

Aiden si muove nel letto, e il suo respiro si fa più pesante, più irregolare. Eppure, in qualche modo, continua a rimanere lì, vicino a me, come se non volesse andarsene. Come se volesse rimanere in quella bolla che si è creata tra noi, dove non ci sono parole, solo quella strana connessione che non so spiegare.

"Diana..." La sua voce è più bassa, quasi un sussurro. Mi fa rabbrividire, ma non so se è per la vicinanza o per quello che sta insinuando.

Mi giro di lato per guardarlo, ma le sue mani sono subito sui miei polsi, tenendomi immobile. Non lo chiedo nemmeno, ma il suo sguardo mi fa sentire come se avessi appena commesso un errore.

"Non provare a scappare," dice, e c'è una durezza nella sua voce che non avevo mai sentito prima.

Il cuore batte più forte. Non posso credere che ci troviamo qui, in questo momento. In questa situazione. La mia testa è un groviglio di emozioni confuse, e non so cosa pensare.

"Mi stai dicendo che non posso neanche alzarmi?" rispondo con un sorriso che nasconde più incertezze di quanto voglia ammettere.

Il suo sorriso, un angolo più divertito del solito, appare subito. Ma gli occhi, gli occhi sono un altro discorso. Sembrano nascondere tutto ciò che non vuole rivelare, eppure ogni volta che li incontro, mi sento come se avessi appena scoperto qualcosa di più di lui. Qualcosa che non avevo mai capito prima.

"Diana," dice, la voce più grave, come se stesse prendendo tutto più sul serio. "Stai bene?"

Inaspettatamente, mi sento sollevata, come se, in qualche modo, stesse cercando di prendersi cura di me. La domanda è genuina, ma anche carica di qualcosa che non so decifrare. Mi siedo lentamente sul letto, cercando di guadagnare un po' di spazio, ma il suo corpo è ancora così vicino, ogni movimento un richiamo.

"Ti preoccupi così tanto di me, Aiden?" rispondo, cercando di mantenere un tono provocatorio, ma so che non ci credo nemmeno io. C'è qualcosa nel suo comportamento che mi sta facendo dubitare di tutto.

Lui mi guarda, il suo sorriso quasi impercettibile. "Certo che mi preoccupo. Se ti facessi del male..." Inizia a dire, ma non finisce la frase.

La sua mano si sposta sul mio braccio, e quella semplice carezza mi fa scattare un brivido che percorre tutta la schiena. "Non me lo perdonerei mai," continua, ma c'è qualcosa in quel "mai" che fa sembrare la sua voce più dolce, come se volesse proteggermi da qualcosa che non vedo.

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