2 - Cicatrici dell'anima

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Dopo 'l'incidente' avuto con Chuuya, Dazai tornò a casa. Esitò prima di bussare ma alla fine entrò.

"Com'è andata oggi, Osamu?" Chiese il padre.

"Non ti interessa"

"Avanti, sono tuo padre. A me puoi dire tutto"

"Tsk"

"Nii-sama!!!" Urlò la sorella saltandogli addosso.

"Elise!! Quante volte te l'ho detto che se mi salti addosso rischio di cadere?"

"23 precise!!"

"Ecco" sospirò. "Facciamo che per oggi chiudo un'occhio, va bene?" Disse alla sorella con un sorriso amorevole.

La bambina annuì.

"Il pranzo è pronto. Tua sorella ti ha aspettato per mangiare" disse il padre.

"Elise, non dovevi aspettarmi"

"Ma c'era il tuo piatto preferito!! Come non potevo non farlo?!" Disse Elise con il labbruccio.

"Va bene. Andiamo a mangiare"

"YAY!!"

Dopo aver pranzato Dazai si buttò a peso morto sul letto. Era stanco.

Stanco di tutto.

Stanco di suo padre.

"Osamu i compiti!" Urlò il padre.

Dazai sospirò pesantemente e andò a farli con inclusa di ripasso per l'esame del giorno dopo.

-Almeno di algebra è qualcosa che abbiamo fatto e rifatto- pensò tra sé e sé.

Sfortunatamente si addormentò nel suo piccolo studio.

"Osamu fai i compiti"

"Osamu studia"

"Osamu lava i piatti"

"Osamu prendi tua sorella da scuola"

Osamu, Osamu, Osamu...

... Osamu di qui, Osamu di là.

Osamu doveva fare tutto.

Un giorno Dazai disobbedì. Aveva solo 9 anni.

"Osamu, non hai fatto quello che ti ho chiesto."

"Scusa padre. Mi sono addormentato e-"

"Non voglio sentire scuse Osamu. Cosa non capisci della parola fallo?!" Suo padre gli lanciò la bottiglia di vino in testa.

C'era sangue dappertutto.

Suo padre sospirò. "Vai in bagno prima che tua madre venga a saperlo"

Dazai fece come gli aveva chiesto, anche perché non aveva un'altro modo per togliersi il sangue dal viso.

"Ahi" si taglio un dito con un pezzo di vetro.

Tornò il camera a vedere come stava sua sorella di un anno.

"Ehy, Elise. Parla piano sennò papà mi lancia un'altra bottiglia di vino in testa" disse scherzoso.

La sorella sorrise.

-Spero che padre non ti faccia niente- pensò.

Arrivata la notte Dazai non riusciva a dormire. Gli faceva troppo male la testa.

Ad un certo punto sentì dei passi. Era suo padre.

Fece finta di dormire.

E suo padre lo uccise.

"COS-" Dazai si svegliò.

Sudava freddo, aveva il fiatone e aveva le lacrime agli occhi.

-Per quanto tempo ho dormito?!- pensò tra sé e sé.

5 minuti.

Si addormentò per 5 minuti.

Tirò un sospiro di sollievo e andò a vedere se sua sorella stava bene.

"Osamu, stai bene?" Chiese la sorella preoccupata.

"Sì, sì... non preoccuparti" si sedette accanto la sorella e le diede un bacio sulla fronte. Da quando sua madre era morta si prendeva cura lui della sorella.

"Cosa fai?" Chiese Dazai incuriosito.

"Disegno! Proprio come fai te!!"

"Se vuoi ti do un consiglio"

"Certo!!"

"La tua fata non ha le ali sulle braccia" disse Dazai divertito.

"Cos- Ops"

"Non fa niente. È originale" gli mostrò un sorriso amorevole.

-Dio, se esisti, non portarmi via questo dono prezioso. Per favore.-

A. A.
Ciao!! Scrivere questo capitolo è stato un pò complicato, ma sono felice di essere riuscita a finirlo.

Spero vi piaccia!!

Buon proseguimento di giornata <3

Akuma_yami.

Legami di ombre e luce - Una storia SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora