Marie prese subito il controllo della situazione, tirando fuori un tablet e iniziando a scorrere i documenti del progetto. "Allora, il nostro compito è creare una presentazione sul tema dell'interconnessione tra cultura e arte nei diversi Paesi rappresentati. Dobbiamo dividerci il lavoro e assicurarci che tutto sia pronto per la presentazione finale fra due settimane."
Anna, la ragazza dai capelli rossi, annuì con entusiasmo. "Io posso occuparmi della parte relativa alla Francia! Conosco molte fonti interessanti che potremmo usare."
"Perfetto." rispose Marie. Poi si girò verso Hiroshi, un ragazzo giapponese con gli occhiali. "E tu, Hiroshi?"
"Posso fare una ricerca sulla cultura giapponese." rispose, aggiustandosi gli occhiali.
"Perfetto." disse Marie. Poi spostò lo sguardo su Chuuya e Dazai. "E voi due?"
Chuuya si irrigidì. Si sentiva il centro dell'attenzione, e il fatto che Dazai fosse proprio lì non aiutava. "Posso occuparmi della connessione tra cultura e danza." disse in tono fermo.
Marie sorrise, prendendo nota. Ottimo! E tu, Dazai?
Dazai sorrise in quel modo disarmante che Chuuya odiava e amava allo stesso tempo. "Mi occuperò della parte relativa alla letteratura, ovviamente. È il mio campo di specializzazione, dopotutto.
"Fantastico!" esclamò Marie. "Allora, dobbiamo assicurarci che tutto sia coerente. Sarebbe meglio che voi due collaboraste per creare un filo conduttore tra danza e letteratura. Sono ambiti che si intrecciano molto spesso."
Chuuya alzò lo sguardo di scatto. "No, posso farlo da solo." rispose in fretta.
Marie lo guardò sorpresa. "Ma potrebbe essere utile lavorare insieme, per creare un collegamento più forte. Dopotutto, è un lavoro di gruppo."
"Non ti preoccupare, Chuuya-kun." intervenne Dazai, il tono dolce ma con una punta di malizia. "Farò del mio meglio per non intralciarti."
Chuuya strinse i denti. Era una trappola, lo sapeva. Ma non poteva rifiutare senza sembrare immaturo. Alla fine, si arrese con un lungo sospiro. "Va bene. Ma non aspettarti che faccia tutto io."
Dazai inclinò la testa, il sorriso che si allargava. ''Non oserei mai."
***
Dopo la riunione, il gruppo si separò per iniziare a lavorare. Marie suggerì che si tenessero in contatto tramite una chat di gruppo, e tutti annuirono. Chuuya si preparò a uscire dalla sala, ma, proprio quando stava per andarsene, sentì la voce di Dazai dietro di lui.
"Chuuya."
Si bloccò, stringendo i pugni. Avrebbe potuto ignorarlo, ma c'era qualcosa nel tono di Dazai che lo costrinse a voltarsi.
"Che c'è?" chiese, cercando di mantenere il tono freddo.
Dazai lo guardò, il sorriso enigmatico sparito. "Possiamo parlare?"
"Non abbiamo nulla di cui parlare." rispose Chuuya secco, incrociando le braccia.
"Non è vero, e lo sai." replicò Dazai, facendo un passo avanti. La sua voce era più bassa, quasi un sussurro. "Sono cinque anni, Chuuya. Cinque anni in cui avrei voluto spiegarti tutto."
Chuuya rise amaramente, scuotendo la testa. "Spiegarmi cosa? Come mi hai lasciato senza nemmeno un addio decente? O come hai scelto tuo padre e la tua carriera al posto nostro?"
Dazai si morse il labbro, abbassando lo sguardo per un momento. "So che ti ho ferito. E non pretendo che tu mi perdoni, ma-"
"Ma niente." lo interruppe Chuuya, la rabbia che finalmente esplodeva. "Non puoi tornare dopo cinque anni e fare finta che possiamo semplicemente ricominciare. Io ho sofferto, Dazai. Tu eri tutto per me, e mi hai lasciato."
Dazai rimase in silenzio, il suo volto un miscuglio di dolore e rimorso.
"Non ti devo niente." concluse Chuuya, voltandosi per andarsene.
Ma, mentre si allontanava, sentì la voce di Dazai, debole ma piena di emozione.
"Non ti ho mai dimenticato, Chuuya."
Le parole lo colpirono come un pugno allo stomaco, ma non si fermò. Non poteva permettersi di cedere. Non ancora.
Chuuya camminò veloce attraverso i corridoi, con il cuore che batteva furiosamente. Sentiva ancora nelle orecchie le parole di Dazai: "on ti ho mai dimenticato." Parole che lo perseguitavano, che lo facevano tremare dalla rabbia e dalla confusione.
Quando finalmente raggiunse i dormitori, aprì la porta della sua stanza con troppa forza, facendola sbattere contro il muro. Lasciò cadere lo zaino sul pavimento e si lasciò scivolare contro la porta, stringendo le mani nei capelli.
Era come se tutte le emozioni che aveva cercato di reprimere per cinque anni fossero improvvisamente esplose. Rabbia, tristezza, delusione, amore... tutto si mescolava, creando un vortice che non riusciva a controllare.
"Dannato idiota..." sussurrò tra sé, chiudendo gli occhi mentre un nodo gli serrava la gola.
Chuuya aveva trascorso così tanto tempo a cercare di dimenticarlo, a ricostruire la sua vita senza Dazai. Era riuscito, o almeno così aveva pensato. E ora, eccolo lì, tornato come se nulla fosse. Con quel sorriso disarmante, con quella voce che riusciva ancora a fargli tremare le gambe.
Si alzò di scatto, camminando avanti e indietro per la stanza, cercando di calmarsi. Ma più cercava di allontanare quei pensieri, più il suo cuore lo tradiva. Gli tornavano in mente ricordi che pensava di aver seppellito: il modo in cui Dazai lo guardava come se fosse l'unica cosa che contava al mondo, le risate che condividevano, le notti passate a parlare di sogni e paure.
Ma c'era anche il ricordo di quella sera. La sera in cui Dazai lo aveva lasciato senza spiegazioni, spezzandogli il cuore.
Chuuya si fermò davanti alla finestra, fissando il cielo notturno. Una parte di lui voleva odiarlo. Odiarlo per tutto il dolore che gli aveva causato. Ma c'era un'altra parte, più piccola e più silenziosa, che non riusciva a smettere di amarlo.
"Non posso permettergli di farmi questo di nuovo." mormorò, stringendo i pugni. "Non questa volta."
Si girò e si lasciò cadere sul letto, chiudendo gli occhi. Ma il sonno non arrivò. Continuava a vedere il volto di Dazai, a sentire la sua voce. Continuava a chiedersi se quelle parole "Non ti ho mai dimenticato" fossero vere.
E mentre si girava e rigirava nel letto, una domanda lo tormentava: E se fosse cambiato?
Ma una cosa era certa.
Non avrebbe abbassato la guardia. Non avrebbe permesso a Dazai di spezzarlo di nuovo. Non questa volta.
A. A.
Ciao!!
:)Akuma_yami.
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Legami di ombre e luce - Una storia Soukoku
RomanceDazai Osamu e Nakahara Chuuya, due ragazzi di 17 anni che, unendo le forze per affrontare le loro paure e le sfide personali, scoprono un amore profondo e appassionato. Mentre Dazai lotta contro le aspettative di suo padre e Chuuya combatte la bulim...