Capitolo diciassette - arma a doppio taglio

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«Cosa avrà scritto Sophia oggi sul suo diario? Caro Diario, c'è uno strafigo che mi vuole...»

«No no! Secondo me più un Caro diario, non so chi scegliere...»

«Daniel o Luke?» risero all'unisono come se io non mi trovassi veramente lì con loro in quel momento.

Da quando le ragazze avevano saputo ciò che era successo il giorno prima mi avevano torturato fino allo svenimento. E non perché io avessi detto qualcosa. Ma perché la nostra mezza scenata la sera prima davanti ai dormitori aveva svegliato Emily che ci aveva visti. E quindi Emily lo aveva detto a Debora e Debora aveva chiesto conferma a Felice.

E quindi si, per loro era stradivertente e lo era stato anche per me fino a quando non avevo realizzato che probabilmente ero nella confusione più totale.

Il profumo di Daniel, la sua mano stretta sul mio avambraccio, i suoi occhi incastonati nei miei, non mi avevano lasciato in pace per tutta la notte e infatti ero rimasta sveglia a pensare e a ripensare a quelle parole.

Cosa significavano? Daniel era forse...geloso?

Oppure semplicemente odiava l'idea che non dipendessi più da lui come quando eravamo ragazzini.

Però non riuscivo a smettere di pensarci. Il mio cuore al suo nome batteva così forte da risultare quasi idiota.

Però dall'altra parte c'era Luke con cui dovevo ancora parlare. Luke mi piaceva, adoravo passare i pomeriggi con lui e avrei davvero voluto studiare insieme come ci eravamo promessi.

Mi trasmetteva tranquillità, sicurezza, eravamo così a nostro agio, così simili.

Ma Daniel era tutta un'altra storia.

Sembrava essere la mia ancora e il mio uragano allo stesso tempo. Non riuscivo a spiegarmelo, niente di lui aveva veramente senso.

«Dai ragazze, smettetela non è divertente.» cercai di interromperle o per lo meno di chiudere quel teatrino.

«È solo invidia la loro lasciale perdere.» per fortuna Felice arrivò in tempo e riuscì a salvarmi da quella situazione. Scossi la testa comunque divertita da tutto quello. Alla fine un po' avevano ragione. Ero lì soltanto da un mese, eppure, avevo già problemi con Luke e Daniel, probabilmente Ruby, in quel momento, avrebbe potuto odiarmi.

Quella mattina io e le ragazze non avevamo lezione quindi avevamo deciso di andare in palestra. In realtà io non ero veramente tipa da ginnastica ma mi ero lasciata convincere così da poter passare del tempo con le mie amiche e soprattutto perché sapevo che ci avrei trovato Luke. Magari era un buon modo per parlarci, era dalla festa che non gli permettevo di avvicinarsi. Forse ero stata troppo severa con lui.

«Ragazze guardateli, secondo voi stanno decidendo chi dei due farà la prossima mossa?» le parole di Emily mi costrinsero a puntare gli occhi in uno degli angoli della palestra in cui eravamo appena entrate.
Non mi aspettavo di trovarlo lì quella mattina, con Luke. O meglio, non mi aspettavo di incontrarlo così presto dopo la sera precedente.

Non sapevo come comportarmi con lui, anzi non avevo idea di cosa dirgli. Ciò che mi aveva detto mi aveva letteralmente spiazzato e aveva cambiato ogni carta in tavola.

Daniel e Luke si trovavano esattamente a pochi metri di distanza e parlavano tra loro. Il loro discorso sembrava piuttosto acceso ma non riuscivo a origliare abbastanza. Forse ero troppo distratta dal modo in cui erano vestiti.

Luke era a petto nudo. La luce che entrava dalla finestra della palestra, a contatto con la sua pelle, illuminava le goccioline di sudore. Quando il mio sguardo scese istintivamente verso il basso notai la presenza dei suoi pantaloncini grigi che rivelavano i suoi polpacci muscolosi.

HEARTS - Quel filo che ci unisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora