Capitolo 18

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Pov di Kaya

Il clima prima di ogni gara rimarrà sempre la mia parte preferita dei gran premi.

Osservare tutti i meccanici di ogni team sistemare le monoposto, il via vai di persone che si siedono in tribuna per assistere alle gare e ascoltare gli inni dei vari stati che ospitano la Formula 1 è sempre stata la mia passione oltre a guidare.

Ah si, col tempo ne ho sbloccata un' altra.

Guardare ossessivamente la persona a cui devo stare alla larga.

Per poco ieri mio cugino mi beccava a sbavare dietro Jack mentre si sistemava la tuta per le qualifiche.

Dovrei farmi vedere da qualcuno, ma che cazzo di problemi ho!?

"Stai bene?" Amy si avvicina e mi posa una mano sulla spalla interrompendo gli insulti che mi stavo autodicendo.

"Si,grazie"

Ultimamente io e Amy ci parliamo molto di meno di prima e se la conosco abbastanza, oserei dire che ha capito che sto nascondendo qualcosa sia a lei sia a Rick.

Di solito dedicato almeno due ore al giorno che passavo o a scriverle o a chiamarla oppure, molto raramente uscivo con lei e andavamo a fare shopping.

Questa settimana ci siamo scritte solamente una volta e la sua domanda non è stata nemmeno un 'come stai?', anzi so il come stai c'era ma non era riferito a me, ma a Rick.

Si, lo so che si è preso un raffreddore e per poco ha rischiato di non gareggiare siccome 'si sentiva male', ma speravo che chiedesse anche a me se magari mi è successo qualcosa durante la settimana.

Scuoto visibilmente la testa e torno nell'angolo dei box dove sono state disposte le sedie per farci sedere.

"Hai qualcosa di cui vorresti parlarmi?" Chiede poi.

"No, tu?"

"Mi manchi" la sua risposta mi fa tentennare.

"Ultimamente ci vediamo di sfuggita, ogni volta che vengo a trovare te e Rick, non ci sei mai" la sua non è una lamentela, so che rispetta i miei impegni.

E so anche che è arrivato il momento di dirglielo.

"Senti...devo dirti una cosa"

"Cos-" il telefono di Amy interrompe la nostra conversazione.

"Merda, scusa devo rispondere, ne parliamo dopo ok?"

"Ok" mugugno tornando a fissare lo schermo che proietta le monoposto ormai schierate sulla linea di partenza.

*

Quel dopo non ci è mai stato, Amy è stata al telefono per gran parte della gare e io sono troppo impegnata ad osservare gli ultimi giri per mettermi a parlare ora.

La monoposto di Jack è più lenta del solito, hanno effettuato il pit stop troppo presto e ora le gomme sono del tutto consumate.

Dal team radio si può percepire tutta l'ansia, Jack si rifiuta di entrare e Aaron Anderson gli sta dando la caccia in seconda posizione.

Ormai mancano poco meno di cinque giri e fare un pit stop sarebbe uguale al suicidio.

"Stai attento in curva uno" ascolto con attenzione le comunicazioni radio di ogni team.

2 giri.

Solo due giri.

Sbatto ripetutamente il mio piede sul pavimento senza distogliere mai lo sguardo dallo schermo dove è trasmessa la gara.

An Another RaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora