Capitolo 8

536 11 0
                                    

Pov di Kaya

L'ho fatto ancora.

Non sono riuscita a trattenermi.

Che stupida.

Osservo la dottoressa che mi da indicazioni su come curare il braccio dopo che uscirò dall'ospedale.

Ma non la ascolto.

Non sento nulla.

Solo la delusione.

Quando vedo l'infermiera farmi cenno di uscire dalla sala operatoria mi alzo dalla poltrona e copro il mio braccio bendato con la manica della felpa.

Cammino lungo il corridoio dell'ospedale a testa bassa e di tanto in tanto osservo le persone in attesa di un intervento.

Alcune persone piangono per una cattiva notizia su un paziente che non ce l'ha fatta, altri abbracciano i loro parenti che riescono ancora ad aggrapparsi alla vita.

Altri invece sono da soli.

Come me.

Ad aspettarmi nel parcheggio c'è mio zio Henry con il suo Pandino fidato.

Non ho idea di quanto tempo io sia stata in sala operatoria, forse un ora o due, ma non mi importa.

Mio zio non apre bocca e mi apre soltanto la porta della macchina per entrare.

Il viaggio fino all'hotel è colmo di un silenzio insopportabile ma che io non ho intenzione di interrompere.

Mentre guardo fuori dal finestrino osservo una bambina piccola assieme alla sua mamma che gioca felice sullo scivolo.

Lo facevo anche io.

Prima che il destino me la portasse via.

Distolgo di scatto lo sguardo e mi soffermo su una coppia abbracciata su una panchina immersa nel verde del parco giochi.

Loro si che saranno felici penso.

Quando l'hotel inizia a vedersi di fronte a me noto che Amy e Rick sono piazzati davanti all'ingresso con le lacrime agli occhi.

Non voglio vederli.

Non voglio vedere nessuno.

Esco dal Pandino di mio zio sbattendo la portiera con frustrazione e mi affretto ad entrare in hotel.

"Kaya!" Mi richiama Rick dopo che mi libero bruscamente dal suo abbraccio.

"Lasciatemi in pace" dico seccamente.

Amy che un momento prima si era fatta avanti per venire da me fa un passo indietro e prende con sé anche Rick che mi guarda con un misto di preoccupazione e delusione che gli dipinge il volto.

Dai suoi occhi intuisco che le prove libere del mattino sono andate male.

Complimenti Kaya, adesso rovini anche il futuro degli altri.

Entro in hotel e mi fiondo dentro alla mia camera che per fortuna non condivido con la mia migliore amica e mi chiudo a chiave dentro.

Non sarò in grado di rivedere le persone che conosco per almeno tre giorni conoscendomi.

Mi siedo sul bordo del letto che scricchila sotto di me e inizio a osservare il vuoto mentre mille pensieri mi passano per la mente uno dopo l'altro.

Dalla finestra che affaccia sulla facciata principale dell'hotel osservo Rick e Amy abbracciarsi mentre mia zia che era lì con loro prima del mio arrivo scoppia a piangere.

An Another RaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora