Capitolo 3

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Pov di Kaya

Vengo trascinata in un angolo appartato del box per poi essere schiacciata contro il muro.

Mi prendo un attimo per regolarizzare il mio respiro che è aumentato ancora di più per lo spavento e poi alzo lo sguardo.

Incontro due occhi blu oceano che mi fissano.

Sento il respiro di Jack solleticarmi la pelle del collo, le sue mani stringermi i polsi con forza e il suo corpo sovrastare il mio.

"Che cosa vuoi?" Chiedo con una freddezza nella voce che non sapevo neanche di avere.

"Sai benissimo che cosa c'è Baker" ribatte con astio.

Provo a sciogliermi dalla sua presa ferrea ma non riesco e lui aumenta la forza.

L'aria inizia a mancarmi e il mio respiro inizia a diventare affannoso.

So cosa vuole fare, vuole incutermi paura, ma non ci riuscirà mai, con le altre può fare quello che vuole ma con me no e presto lo scoprirà per bene.

"Lasciami Jack!"

"È ora che tu capisca che con me non si scherza ragazzina, non ti permetto di parlarmi come hai fatto poco fa mi hai capito Fiocco di neve? "

Tiro uno strattone con i polsi con l'intento di liberarmi ma la situazione non cambia.

"Se non mi lasci entro tre secondi giuro che-"

"Cosa? Vai a chiamare la mammina?"

Sentendo quelle parole è come se una lama di ferro mi si fosse conficcata nel petto per mille volte consecutive senza esitazione.

Ha usato la morte di mia madre per farmi crollare.

Ma non sa che sono già crollata una volta e non ho intenzione di rifarlo ancora.

Che stronzo.

Ha davvero deciso deciso di iniziare una guerra sui punti deboli?
Bene, allora che guerra sia.

Avvicino il viso al suo con sfida prima di sganciare la bomba che lo farà esplodere.

"E tu invece cosa fai? Vai a chiamare il papino?"

Si irrigidisce di colpo come è successo anche questo pomeriggio.

Prima che lui possa fare ogni cosa approfitto del suo momento di instabilità e lo spingo con tutta la forza che ho allontanandolo finalmente da me.

Avanzo verso di lui senza timore.

"Se pensi che fare lo spaccone con me mi faccia aver paura di te, sappi che tu ti stai sbagliando di grosso, io avrò anche i miei punti deboli ma usarli contro di me non ti servirà a nulla perché anche io so pugnalare la gente con le debolezze e fidati, lo so fare bene"

Alzo il braccio per colpirlo ma lui mi precede e mi afferra ancora i polsi spingendoli contro il muro come un attimo fa.

"Ti credi sempre la più forte eh...beh mi dispiace informarti del fatto che con me non attacca, so che nascondi qualcosa e che il tuo ritiro non è stato solo per la morte di tua madre, quindi se non vuoi che io venga a sapere cose indesiderate su di te, farei molta attenzione a comportarmi male con me intesi?"

Quelle parole mi fanno rabbrividire le membra.

So che i miei segreti sono al sicuro ma sento che con lui non è così, sento che quegli occhi sappiano leggermi dentro come mai nessuno sa fare, nemmeno come Amy.

"Io non ho paura di te Allen"

Una smorfia divertita gli compare sul viso insieme a due fossette.

"Io non ne sarei così sicura fiocco di neve"

I suoi occhi incontrano i miei e si abbassano per un nano secondo sulle mie labbra.

Nel suo sguardo si accende una minuscola scintilla di paura ma solo per poco perché con uno scatto repentino si stacca immediatamente da me e la sua espressione cambia drasticamente.

Il sorrisino da stronzo che aveva un attimo fa svanisce e il suo sguardo si rabbuia di colpo.

I suoi occhi incontrano ancora i miei ma il contatto non mi fa più rimanere incollata ad essi, ma bensì mi dice di scappare.

E così faccio.

Le mie gambe si muovono da sole e quando esco la luce del sole mi investe in un secondo.

Vorrei levarmi la felpa ma non posso.

Provo a pensare ad altro ma i miei pensieri continuano a essere focalizzati solo su quegli occhi vuoti.

In un certo senso mi è sembrato di vedere...me.

Faccio per ritornare da Jack ma le braccia di Amy me lo impediscono.

"Eccoti, dove eri finita?"

"N-nulla va tutto bene" forzo a fatica un sorriso.

"Kaya, che ti succede?"

"Niente" la voce mi trema ma non riesco a capirne il perché.

Il respiro aumenta e le mani tremano.

Cazzo

Mi guardo intorno ma la testa inizia a vorticarmi violentemente.

Vedo Amy tirare fuori un ventaglio dalla borsetta e sventolarmi l'aria sul viso.

Mi fa velocemente sedere su una sedia vicino a noi.

"Tranquilla Kaya ora chiamo un medico" la voce di ami mi arriva alle orecchie ovattata.

"No, n-non c'è bisogno" provo a dire.

Amy non mi ascolta ma continua a sventolarmi aria addosso.

La vista si offusca.

Sento le palpebre pesanti e faccio fatica a tenere gli occhi aperti.

Non riesco più a sentire niente e faccio fatica a vedere.

Provo a muovere la testa e di colpo vedo il buio.

Immediatamente la sensazione di stordimento che ho provato dopo il mio incidente fa capolino nella mia testa.

Devo salvare la mamma

Apro gli occhi di scatto ma si richiudono ancora per la stanchezza.

L'ultima cosa che sento prima del buio più totale è la sensazione di due braccia forti che mi sollevano e mi irradiano un calore familiare che non provo da tanto tempo.

Rick sei tu?

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