Capitolo 6

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Pov di Jack

È da due fottutissimi giorni che non riesco a dormire in pace per colpa di quella ragazzina.

Quando provo a dormire mi torna sempre In mente l'immagine di lei dentro a quel vestito minuscolo che le ho visto addosso due giorni fa nel locale di Brandon, il mio caro amico festaiolo fidato.

Non so cosa mi abbia spinto ad aiutarla l'altra sera dopo aver preso a pugni per l'ennesima volta quel coglione di Jackson Welsh ma so solo che il mio cervello sia andato a farsi un bel giro a fare in culo.

La situazione non è migliorata quando ho scoperto che a malapena mangiava e sarei voluto andare a prendere a pugni pure suo cugino, ma alla fine ho deciso di divertirmi con altro o meglio con qualcuno.

Odio il modo in cui riesce a mandarmi fuori controllo e la odio ancora di più per essere così attraente da mandarmi in tilt anche solo guardandola.

Aiutarla a liberarsi dalle grinfie di quel pezzo di merda di Jackson è stato solo un gesto di pietà nei suoi confronti e spero che la prossima volta quel coglione di suo cugino si accorga della sua ingenuità e se la porti con lui al posto di lasciarla sola.

Si, è una ragazza carina ma è una completa bambina che non mi porterei mai a letto nemmeno se mi pagassero.

E sono certo che anche lei non verrebbe a letto con me.

Ed è meglio così.

Quando apro gli occhi dopo il mio lungo attimo di riflessione noto con piacere una testa bionda affianco a me.

Kelly Warner il mio prototipo di ragazza.

Ti chiede una scopata e poi non vuole nulla di serio proprio come me.

Ho capito che le relazioni serie vanno tutte a farsi benedire semplicemente guardando i miei genitori.

Già da bambino ho avuto l'esatta rappresentazione di amore fallito guardando mia madre venire picchiata a sangue da quel pezzo di merda di mio padre.

Ogni pugno che lui infliggeva a me e mia madre era una rappresentazione di fallimento d'amore.

Mi alzo dal letto facendo attenzione a non svegliare Kelly e mi vesto velocemente scacciando il ricordo dei miei genitori dalla testa.

Appena esco di casa e vado verso la mia ferrari nera opaca il mio telefono vibra, segno che qualcuno mi ha appena mandato un messaggio.

È Michael.

Apro la chat per vedere che cosa mi ha scritto.

Boss

M: niente cazzate da adesso in poi monegasco, intesi?

Io: certo boss

Spengo il telefono e salgo in macchina in direzione della pista di Fiorano dove prossimamente andrò a provare un nuovo modello di Ferrari.

Guido per le strade di Maranello con la luce dell'alba che mi illumina la faccia.

È la prima volta che mi sveglio alle 5 e mezza del mattino e la cosa non mi piace ma almeno ho l'occasione di vedere l'alba davanti alla pista.

Quando arrivo e il guardiano notturno si assicura che non sia un criminale entro.

Parcheggio la macchina nel mio posto riservato e poi vado dritto verso la pista.

An Another RaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora