Capitolo 5

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Pov di Kaya

Oggi probabilmente sarà il giorno della mia morte.

Odio dover andare alle feste ma soprattutto odio vestirmi da perfetta bambolina.

"Stai ferma Kaya non riesco a metterti l'eyelener!" Sbraita per l'ennesima volta Amy.

"L'eye che?"

"Lascia stare" Scuote la testa.

Appena finisce di mettermi quella roba nera sugli occhi che fa un solletico assurdo prende dalla pochette un piegaciglia.

Oh no questo è decisamente troppo.

"Tu quel robo sulle mie ciglia non lo usi Amy Cooper mi hai capita?"

La sento sbuffare mentre tira fuori dalla pochette anche un mascara.

Si avvicina a me ma io mi alzo di scatto dalla sedia.

"Kaya non muori mica con questo! forza siediti" indica la sedia.

"Se mi strappi anche solo una ciglia finisci molto male" la avviso.

Lei alza gli occhi al celo e mi fa cenno di sedermi.

Mi sforzo con tutta me stessa di restare ferma e appena Amy finisce anche di stendermi il mascara mi alzo per vestirmi.

Quando la mia migliore amica mi vede andare verso le mie felpe si mette davanti a me e scuote la testa con disappunto.

"Non avrai intenzione di andare a una festa con quelle vero Kaya Baker?"

"Invece si" muovo un passo avanti ma mi ferma di nuovo.

Inizia ad afferrare i tre vestiti che si è portata dietro e a stenderli sul letto.

"Scegli" mi ordina poi.

Faccio segno di no con la testa e la vedo subito afferrare un vestito.

"Bene, allora scelgo io tieni" mi porge il vestito nero.

"Scherzi vero? Questo coso mi coprirà a malapena! Amy ti rendi conto di quanti malintenzionati ci saranno in quel posto?!"

Probabilmente non mi sta ascoltando neanche dato che apre la porta del bagno e mi ci spinge dentro.

Prima di chiudermi dentro mi dice "non andiamo a fare le nonne ad una festa Kaya e scommetto che se qualche imbecille viene a darti fastidio lo fai finire in ospedale come tutte le volte in cui ti ho portato a una festa" e poi chiude la porta ma senza sbatterla.

Ammetto che non ha tutti i torti.

Mi è capitato più volte di dover difendere delle ragazze che venivano importunate e quindi di conseguenza i tizi che avevano a che fare con me non facevano una bella fine.

Mi sono allenata un paio di volte con Rick quando andavamo in palestra per fare delle lezioni di difesa personale su ordine di mia zia e diciamo che in quel periodo allenarmi era anche un passatempo per scacciare via il mio passato quindi mi capitava spesso di allenarmi più del dovuto facendo più allenamenti al giorno.

Inizio a cambiarmi.

Mi tolgo maglia e pantaloni e mi infilo il vestito che penso sia il più corto che io abbia mai indossato.

Penso che Amy abbia scelto questo vestito apposta, perché mi lascia scoperte solo le spalle mentre le mie braccia sono del tutto coperte e al sicuro da occhi indiscreti.

I capelli che la mia migliore amica mi ha accuratamente piastrato mi cadono gentili sulle spalle.

L'unica cosa che stona è la mia cicatrice vicino al collo sulla parte sinistra.

An Another RaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora