Capitolo 2

1.2K 32 10
                                        

Pov di Kaya

Oggi è il giorno della gara di Rick.

Non so se essere felice o ansiosa ma so per certo che se dovesse succedergli qualcosa non aspetterò la safety car e andrò io a soccorrerlo.

Passo un ultimo strato di correttore sotto agli occhi per nascondere i chilometri di occhiaie sotto di essi e poi indosso una felpa della Scuderia Rossi che ho ritrovato seppellita in fondo all'armadio.

Mi guardo velocemente allo specchio e sono felice che la felpa mi stia ancora così bene da coprirmi tutte le braccia segnate da cicatrici su cicatrici.

Sospiro e cerco in tutti i modi di fermare le lacrime che fremono per uscire.

Mi sono rovinata talmente tanto da non riuscire a guardarmi allo specchio, che vigliacca.

Non posso permettermi di mostrarmi triste o stanca di me stessa.

Ai miei problemi ci penserò più tardi, mio cugino si aspetta un grande supporto da me e io glielo darò.

Apro la porta della mia camera e in corridoio incontro Amy che si sistema un gloss in borsa mentre cammina verso di me.

"Ciao Bellezza!" Mi abbraccia.

"Ciao Amy" la saluto.

"Sei pronta?"

Non rispondo ma semplicemente alzo le spalle con noncuranza.

Amy lo prende come un si è in menche non si dica mi prede a braccetto e mi trascina giù per le scale dove ad attenderci ci sono i suoi genitori che appena notano la nostra presenza sorridono.

"Bongiorno Kaya" mi saluta Marcus

"Buongiorno Marcus" Ricambio il saluto sfoggiando uno dei miei soliti sorrisi di cortesia.

"Dove sono i miei zii?" Chiedo accorgendomi della loro assenza.

"Oh tranquilla cara, loro sono già andati in autodromo, hanno detto che ti aspettano "mi rassicura la madre di Amy.

"Ok grazie mille"

"Di nulla tesoro"

"Allora ragazze siete pronte?" Ci chiede Marcus poco dopo.

"Si" Rispondiamo all'unisono

Amy mi trascina verso la Mercedes dei suoi genitori felice come non mai.

Io la adoro per questo.

Mi ricordo ancora quando mi aveva raccontato dell'incredibile cotta che si era presa per Rick e della sua disperazione per la paura di non piacergli.

Fatto sta che un mese dopo quell'accaduto si sono messi insieme.

Okey forse c'è stato anche il mio zampino ma credo che questo non sia importante dirlo.

O forse si.

Il mio piccolo compito in segreto è stato semplicemente quello di farli incontrare ogni volta per strada perché sapevo che il loro amore era ricambiato da entrambe le parti.

Sono felice che sia stata proprio Amy ad aggiudicarsi il cuore di mio cugino perché lei è la ragazza perfetta per lui, non lo lascia mai solo e gli lascia sempre i suoi spazi senza essere troppo invadente.

E il fatto che vada a vedere ogni suo gran premio la rende ancor di più la ragazza perfetta.

Salgo in macchina e mi siedo nel posto accanto al finestrino con al mio fianco Amy che tira fuori dalla sua borsetta un pacco di orsetti gommosi.

An Another RaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora