Capitolo 15

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L'ansia mi assale di colpo impedendomi di respirare regolarmente e inizio a tremare senza sosta ma non per il freddo.

Mi tasto il collo con le mani nella speranza di avere ancora la collana addosso e di essermi sbagliata ma l'unica cosa che sento è la mia pelle ancora bagnata dalla pioggia.

Jack nota subito il mio sbalzo d'umore e si riavvicina a me ma io mi scanso subito da lui.

"Kaya, tutto bene?" chiede improvvisamente preoccupato.

Provo a parlare ma le parole mi muoiono in bocca appena provo a pronunciarle e gli occhi mi si riempiono di lacrime.

La collana di mia madre è l'unico ricordo che ho di lei oltre alle foto ed era sua prima che me la cedesse, non posso averla persa, era un suo regalo, forse il più importante che mi avesse mai fatto in tutta la mia vita, grazie a quella collana riesco a sentire mia madre come se fosse accanto a me in ogni cosa che faccio.

"Vieni, torniamo dagli altri" mi porge la mano e io non riesco a fare altro se non ad afferrarla e seguirlo.

Ripercorriamo tutta la strada e ben presto arriviamo davanti alla piscina luminosa dove poco fa Aaron mi ha buttato e mi fermo ad osservarla.

La pioggia mi ostacola la vista e proprio quando individuo qualcosa dentro l'acqua della vasca ma la voce di qualcuno mi distrae.

"Kaya stai bene?" mio cugino corre verso di me e quando mi arriva di fronte mi prende la testa fra le mani e mi studia con sguardo indagatore.

Io rimango in silenzio a corto di parole mentre la mia mente continua a ripercorrere tutta la serata per capire dove posso aver perso la collana di mia madre.

Sono talmente concentrata sui miei pensieri da non accorgermi della strage che accade.

Succede tutto troppo in fretta.

Lo sguardo di Rick saetta tra me e Jack, entrambi fradici dalla testa ai piedi e prima che potessi prevedere la sua mossa lui si fionda contro Jack e gli tira un pugno sullo zigomo destro.

"Che cazzo le hai fatto stronzo?!" urla furente mentre spintona Jack in direzione della piscina.

In tempo zero torno nel presente e appena vedo Jack buttare per terra Rick con uno schiaffo talmente forte da farmi sussultare dallo spavento, le mie gambe si muovono da sole e mi ritrovo davanti a loro.

"Jack no!" gli afferro i polsi prima che possa sferrare un pugno a Rick e fargli ancora del male.

Sono sempre stata una persona protettiva nei confronti di Rick, soprattutto quando ho saputo di ciò che succedeva ogni volta con Jack, pensavo che avessero stilato una sorta di tregua dopo l'accaduto a Silverston, ma ormai ho intuito che con loro due non ci sarà mai una vera pace.

Jack ha le pupille dilatate e quando si accorge di ciò che sta succedendo si allontana di scatto da me e Rick che nel frattempo si è rialzato in piedi e mi guarda con uno sguardo furente.

"Non ci credo" sibila mio cugino mentre scuote la testa con fare derisorio e si allontana respingendo le braccia di Michael che provano a fermarlo.

Lancio velocemente uno sguardo a Jack che respira con affanno e inizio a rincorrere Rick verso l'entrata del ristorante dove l'ho visto sparire.

Lo vedo andare in direzione dei bagni e prima che possa entrare lo afferro per la spalla e lo costringo a fermarsi e a guardarmi negli occhi.

"Si può sapere che cazzo ti è preso?!" Non mi curo del volume della mia voce.

"A me dici?!" Mi punta un dito contro "Sei tu quella che è sparita per tutta la serata con la stessa persona che mi vuole rovinare l'esistenza!" Sbotta attirando l'attenzione di una coppia appartata vicino a noi.

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