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Ovviamente per il resto della giornata di ieri, Verstappen ha visto bene di sparire, dopo il briefing non lo ha più visto nessuno. Daniel mi ha scritto di essere con lui ma non gli ho dato molto peso, anzi, mi sono preparata e sono andata a bere qualcosa (analcolico ovviamente) con gli altri piloti. Guida d'onore Yuki, che ci ha fatto concludere la serata al karaoke e non mi sto nemmeno a spiegare, ma vi lascio immaginare, quanto ci siamo sbellicati. Sono tornata a casa con gli occhi lucidi e un gran mal di pancia per quanto ho riso.

Il fuso orario con l'Italia è di circa 8 ore e quindi ho fatto a malapena in tempo a dare la notizia a mio fratello perché poi la differenza di orario ci ha impedito di approfondire il discorso. La voce si era sparsa anche nel Paddock, gli sguardi di molti sono cambiati nei miei confronti ma ho deciso che a queste futilità non darò molto peso, voglio essere libera di godermi le mie glorie ma anche i dolori e la frustrazione in caso non dovessero arrivare i risultati.

Come Yuki mi vide entrare dai tornelli, mi venne incontro, mi salutò e scherzammo un pò sulla sera precedente. Il pilota di casa, a volte sembra davvero dottor Jekyll e Mr. Hyde perché come entra nella monoposto è la persona più insopportabile sulla faccia della terra, eh si, peggio anche di Emilian, ma quando si toglie il casco è davvero super divertente.

Una volta arrivati dinanzi ai garage RedBull, restammo a parlare un'altra manciata di minuti e poi ci salutammo. Non ebbi nemmeno il tempo di varcare la soglia del box che Max mi sbarrò la strada.

<Perché ridevate tanto?> chiese schivo

<Ciao a te Emilian! Sto bene grazie, e tu?> lo rimproverai prendendomi gioco di lui

<Rispondi> minacciò lui

<Si, è proprio una bella giornata di sole, si prospetteranno delle qualifiche interessanti> sorrisi falsamente

Max sbuffò e in uno scatto, mi afferrò la vita, mi poggiò contro il muro e mi bloccò la strada con il suo corpo. Poggiò una mano contro la parete alle mie spalle e puntò i suoi occhi nei miei.

<Ti ho fatto una domanda> affermò il più pacato possibile

<Un bacio e già ti ritieni in diritto di fare scenate di gelosia?> lo provocai

(Ma esattamente, cosa mi passava per la testa?)

<Geloso io? Di Yuki? Non mi sento offeso, di più> affermò calmo Max

<Ieri sera siamo andati al karaoke. Tutto qui, stavamo continuando a ridere ricordando la serata> sbuffai annoiata

<Solo tu e lui?> indagò l'olandese

<No e lo sai. Ieri nonostante tu abbia impiegato il tuo tempo nell'evitarmi come la peste, ho visto che non ti sei fatto scappare nemmeno una mia storia, quindi sai esattamente dov'ero e con chi> affermai decisa drizzandomi per bene in piedi

Max sorrise compiaciuto, non capivo il motivo, alla fine non avevo detto niente di che. Strinse maggiormente la presa su di me, mi tirò a lui e avvicinò il viso al mio orecchio. Il suo respiro caldo sulla mia pelle mi provocava una serie di brividi lungo la schiena che cercavo di controllare, non volevo che sapesse l'effetto che effettivamente avesse su di me. Verstappen iniziò a darmi una serie di baci lungo il collo, a partire da dietro il lobo. Lo sentivo sorridere contro la mia pelle, perché anche se gli dicevo di smetterla, era palese che non lo volessi davvero.

<Spero per loro che nessuno ti sia stato così vicino ieri sera. Altrimenti in pista gli farò vedere io chi comanda> sussurrò al mio orecchio

<E tu chi saresti per arrogarti questo diritto? Sono una donna libera> affermai seria

<Non lo sei da quando hai messo piede a Milton Keynes> continuò il pilota

<Horner non è geloso, ha detto che posso uscire con chi mi pare> continuai a provocarlo

<Ma io non sono Christian> scappò detto a Max

Lo guardai soddisfatta, mi faceva piacere sapere che fosse geloso, mi lasciava ben sperare.

<Lo so> mi pavoneggiai compiaciuta di averglielo fatto ammettere

<Sei furba picolletta, lo ammetto, ma non quanto me> ridacchio Verstappen

Max mi afferrò il mento con due dita, me lo alzò delicatamente e la scia di baci che iniziò a lasciarmi era molto più erotica della precedente, sentivo il battito del mio cuore aumentare e il mio respiro farsi leggermente più corto. Fino a quando non iniziò a baciarmi gli angoli della mia bocca per poi impossessarsi, famelico, predatore, delle mie labbra. Mi chiese subito l'accesso per poter giocare con la mia lingua, le sue mani erano salde sui miei fianchi che tirava verso di sé per strusciarsi al meglio. Una sua mano poi passò sul mio sedere che strinse ardentemente e nel frattempo mi morse anche il labbro inferiore. Riuscì a stento a trattenere un piccolissimo gemito di piacere. Verstappen sorrise compiaciuto, nonostante provassi a nasconderlo, sapeva perfettamente l'effetto che aveva su di me.

<Sarò anche geloso. Ma tu mi appartieni, come vedi> dichiarò pavoneggiandosi

<Guarda che se continui a gongolarti così rischi di annegare nelle tue convinzioni. Hai molti colleghi carini sai?> provai a farmi grossa

Max non era convinto, era molto sicuro di sé; mi diede un altro piccolo bacio e mi lasciò lì, con le gote arrossate e i capelli non più perfettamente in ordine. Vi ho già detto del caldo incredibile che sentivo? Mamma mia...

Mi diedi una sistemata e poi con nonchalance entrai anche io nella parte viva del box.

Ci siamo, diamo il via alle qualifiche del gran premio di Suzuka, con Max Verstappen che inizia subito a dettare il ritmo, dando mezzo secondo al compagno di squadra Daniel Ricciardo che si trova in seconda posizione.

Nessuna sorpresa nel Q1, tutto procede secondo le aspettative. Questa pista non è una delle preferite del pilota australiano e si vede, fatica molto ma comunque tenere il passo del campione in carica sembra impossibile. La mia attenzione, però, era rivolta alla scuderia "figlioccia RedBull" perché una di quelle due monoposto sarebbe stata mia e quindi mi misi ad osservarle attentamente.

Semaforo verde, inizia il Q2. Chiude il suo giro con 1:28:752 Daniel Ricciardo a soli 12 millesimi dal suo compagno di squadra Max Verstappen, che si prende la leadership con 1:28:740. In terza posizione troviamo Hamilton e Yuki mette fuori per 50 millesimi il suo compagno di squadra!

Un pò in difficoltà, invece, in fase di qualifica, almeno fino ad ora, la Ferrari, che solitamente con Leclerc, grande pilota da qualifica, ha sempre infastidito Max. Staremo a vedere cosa accadrà ora..

Diamo il via all'ultima sessione di qualifiche dove si deciderà il poleman del gran premio del Giappone! Semaforo verde e via!

Dopo il primo tentativo, la classifica vede, 1-2 RedBull. Al secondo, Lando Norris, scavalca Daniel che non ci sta! Inizia il suo giro lanciato e si porta a 23 millesimi dal tempo di Max! Mamma mia che giro che ha fatto Ricciardo! Ovviamente, il pallone gonfiato, megalomane del nostro pilota di punta, arriva sul traguardo a 3 secondi dal termine delle qualifiche, per migliorare il suo tempo ancora di più e di aggiungere tra lui e Daniel un distacco ulteriore di 43 millesimi. Così Max Verstappen conquista la sua quarta pole consecutiva!

Il team era enormemente soddisfatto del lavoro svolto dai nostri due piloti, ora domani dovevamo solo replicare, non erano concessi spazi agli errori.

<Non male> dissi di sfuggita al pilota olandese quando lo vidi

<Sono d'accordo> rispose fissandomi intensamente negli occhi e mordendosi il labbro inferiore.

<Non mi riferivo a te, ma alla tua prestazione> affermai decisa

<Io mi riferivo a te infatti> mi provocò lui

<Emilian! Tutto questo romanticismo mi sorprende. Ti starai mica innamorando> scherzai  senza dar troppo peso alle mie parole

Max non mi rispose, vidi la sua muscolatura tendersi e il suo sguardo indurirsi.

<Devo andare. Ma con te non ho finito> disse distrattamente e poi se ne andò.

My motor-girl// Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora