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Max partirà in pole, ha fatto un'ottima qualifica ma Charles non gli era poi così lontano. Per l'occasione, Jos ha deciso di raggiungere il figlio e si è presentato nel paddock con il suo solito modo di fare. Ha creato molto scompiglio nel team, tanto che alcuni elementi importanti hanno rassegnato le dimissioni a causa di questi atteggiamenti violenti, sia verbali che fisici. Essendo arrivato a sorpresa, anche Verstappen jr é rimasto spiazzato e così si è creata una fonte di agitazione maggiore rispetto ai giorni precedenti. I miei genitori si erano posizionati accanto a lui, stavano addirittura conversando sorridenti con Jos, una scena da mettere i brividi.

Dal mio canto, non vedevo il padre di Max dall'Australia, non si era nemmeno scusato con me per la violenza usata. Gli è stato prescritto un risarcimento a seguito del processo e niente, mi ha fatto un bonifico, così, senza nemmeno scusarsi una volta.

Come varcai la soglia del box, i miei occhi si posarono sulla sua figura, un uomo alto, ben piazzato, con il petto in fuori e vestito sempre con un paio di pantaloni a lavaggio scuro e una camicia bianca. Istantaneamente, i miei piedi smisero di rispondere, sembravano chiodati al pavimento, il mio respiro si faceva sempre più corto e il mio cuore iniziava ad accelerare. Facevo anche un pò fatica a deglutire, una sensazione terribile. Per fortuna nessuno si accorse della mia presenza, fino a quando davanti a me si piazzò Daniel, ad oscurarmi la visuale.

<Respira, bisogna respirare. Piano> mi disse posizionando le sue mani sulle mie guance gelate

<Ci sto provando> sibilai a scatti

<Va tutto bene. Oggi starai nel mio lato okay? Lì non ti succederà nulla> provò a tranquillizzarmi lui

<Daniel.. i miei piedi non rispondono. Sono bloccata qui> spiegai con gli occhi lucidi

Non mi ero mai trovata così in difficoltà, bloccata dalla paura, con una morsa allo stomaco che mi si stringeva ogni minuto di più.

<Non ce la faccio> pronunciai con le ultime forze che avevo

Ricciardo non fece in tempo a rispondere che un braccio avvolse la mia vita e si strinse così forte da sorreggermi. Un cappello si poggiò sulla mia nuca, coprendomi gli occhi. Alzai il capo per capire cosa stesse succedendo e i miei occhi si incatenarono con quelli di Max.

<Quando sei pronta ti accompagno io, mentre Daniel distrae quell'idiota di mio padre> affermò Verstappen

<Non si parla in questi termini dei propri genitori> sibilai con molte pause

<Davvero hai il coraggio di rimproverarmi adesso piccoletta?> ridacchiò Max incredulo

Come una bambina, mi voltai verso di lui e gli gettai le braccia intorno al collo per abbracciarlo. In tutta risposta, l'olandese mi sollevò da terra e mi portò nel lato box di Daniel, lontano da occhi indiscreti e persone che non volevo vedere.

<Mi dispiace...In questi giorni sono un casino.. un vero disastro> sospirai imbarazzata coprendomi il viso con le mani

Max me le spostò dolcemente e le tenne tra le sue.

<Non farlo. Non scusarti. É stato un weekend di merda sotto molti aspetti ma dal prossimo sarà fantastico quindi non ti lasciar condizionare> mi consolò lui

<Emilian? Hai per caso un fratello gemello e io non lo so?> ridacchiai felice

<Può darsi. Io sono il più sexy tra i due per la cronaca> mi resse il gioco

<Dovrei provare per credere> lo provocai divertita

Un ghigno divertito si formò sul viso di Max, il quale si avvicinò a me e mi diede un tenero bacio.

My motor-girl// Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora