Signori e signore! Benvenuti al gran premio del Giappone! Andiamo! I semafori 4.. 5 allo spegnimento di via con spunto straordinario di Max Verstappen che come sempre scappa via! Buono spunto di Carlos Sainz che va all'attacco di Lando Norris ma poi alza il piede per evitare guai e vanno via tutti senza problemi!
Dopo pochi giri, vediamo una bandiera ! Nel muro di gomme in curva 3 troviamo Albon, a seguito di un contatto con una monoposto Visa Cash App. Bandiera gialla che dura molto poco e la direzione fa esporre immediatamente quella rossa. I piloti ritornano ai box e scendono dalla monoposto.
Quando succedono queste cose, il mio sguardo cerca sempre Max e poi anche Daniel. Il lato oscuro della Formula 1 è questo: è tutto bello, tutto facile, parlare e commentare, quando tutto va bene, ma in questi casi, quando ti ritrovi un compagno, un amico nel muro, tremi come una foglia.
Mentre continuavo a guardare il monitor, seguendo le operazioni di rimozioni della monoposto di Alex, una mano si poggiò sulla mia spalla, mi voltai e i miei occhi si incatenarono con quelli di Emilian, il quale aveva la visiera del casco alzata.
Gli sorrisi spontaneamente, ero sempre grata quando constatavo che stesse bene. Non servirono parole, almeno, non tra noi in quel preciso momento. Dopo poco fu infatti richiamato da Lambiase e dal capo strategie per parlare di alcune migliorie e cambi di set up. Era necessario portare a casa la vittoria in maniera tranquilla come aveva fatto fino ad ora. La telemetria aiutò i tre a capire quale curva fare meglio e come guidare perfettamente la monoposto.
Una volta comunicato l'orario di ripresa della gara, in prossimità di esso, i piloti si rimisero nelle loro vetture. Max mi lanciò un ultimo sguardo, si sistemò nella sua monoposto e poi abbassò la visiera.Ecco ci risiamo! Bandiera verde e via, via! La ripartenza del gran premio comincia con ottimo spunto dei piloti RedBull e buono spunto di Charles Leclerc che approfitta della gomma migliore per guadagnare qualche posizione!
A un certo punto, sbuca un'altra bandiera gialla che arriva e viene tolta subito, un lungo di Daniel che perde la monoposto su un cordolo, andando lungo ma per fortuna la tiene e torna in pista. Visto l'ampio vantaggio dei primi due sul terzo, lo richiamano subito ai box e da lì inizia la lunga serie dei pit stop di tutti i piloti.
Super Max Verstappen vince! Il gran premio del Giappone davanti al suo compagno di squadra Daniel Ricciardo ed una concreta Ferrari! La quale si conferma seconda forza del campionato!
Il boato di festa che scoppia all'interno dei box al termine dei gran premi è sempre emozionante, la festa in casa RedBull è diversa però, quasi scontata, prevedibile e volte sembra che si sia persa il brio di questi momenti. Anche perché Max ha vinto per la terza volta consecutiva qui a Suzuka e quindi c'erano numeri, vittorie che andavano festeggiati.
Mentre il team si recava sotto il podio a festeggiare i suoi due piloti, io mi avviai al medesimo punto con un pò più di calma, decisi di rimanere nelle retrovie. Accanto a me Horner con la moglie, una donna bellissima e di classe.
<Abbiamo scelto la tua monoposto. Manca solo il numero> mi comunicò a bruciapelo per poi addentrarsi all'interno della squadra. Rimasi ferma imbambolata seduta sul muretto pronta a festeggiare l'ingresso di Daniel e Max sul podio.
WTF?! COSAA!? O MIO DIO!! Erano le uniche parole che risuonavano nella mia testa. Me lo diceva così? Potevo collassare per l'emozione!
Dovevamo assolutamente festeggiare, non solo questo magnifico risultato dopo il disastro australiano, ma anche la mia nuova carriera da pilota! Dovevo assolutamente dirlo a Tonio, non vedevo infatti l'ora di tornare a casa per informarlo!
La sera, su consiglio di Yuki, andammo in un locale con tutto il team, stasera di alcol ne avremmo bevuto per festeggiare questa novità. Per l'occasione, decisi di farmi una acconciatura semi raccolta, un trucco un pò più strutturato e indossai un mini dress blu con un bel tacco. Mi guardai allo specchio e mi piacevo davvero tanto, ero soddisfatta del risultato finale di tutte le ore di preparazione. A interrompere i miei pensieri, fu Daniel che bussò alla porta della mia camera, mi venne a prendere e insieme ci dirigemmo nella hall dell'hotel e insieme ad altri membri del team ci dirigemmo al locale.
Il posto era ampio, musica internazionale, con una sala karaoke, un bell'angolo bar, ma soprattutto pieno di ragazzi intenti a divertirsi e questo mi piaceva. Il PR, ci portò al nostro tavolo, dove eravamo in mezzo alla folla ma separati al tempo stesso. Al nostro tavolo arrivarono varie bottiglie di prosecco e champagne, mentre ballavamo e cantavamo tra noi, molto affiatati. Max non si era ancora palesato, non sapevo se sarebbe venuto a questo punto. Un pò ero delusa però non mi sarei rovinata la serata.
A un certo punto, mentre ballavo, mi venne sete, l'alcol mi aveva un pò stancato e così, leggermente barcollante, mi diressi al bar per prendere dell'acqua. Ero appoggiata al bancone, quando un ragazzo si avvicinò a me, mi poggiò la mano sulla schiena.
<Ciao Splendore. Sei qui tutta sola?> mi chiese vomitevole
<Ciao. No, sono con amici> affermai stanca dei soliti metodi di approcciò banali.
<Ti offro una cosa dai> disse lui, poggiando la sua mano sulla mia
<No ti ringrazio. Sto bene così> affermai cordiale
<Dai non fare la difficile. Con un abito così non sei certo una santarellina. Volevi essere notata> mi provocò l'imbecille
<Senti. Mettiamo le cose in chiaro sin da subito. 1: non mi toccare. 2: ti ho già detto di no. Hai bisogno che ti faccia un disegno o le parole ti bastano?> sbottai infastidita dalle sue parole e atteggiamento
Stavo per ritirare il mio bicchiere di acqua quando qualcuno mi distrasse, e nella confusione generale un ragazzo mi spinse verso questo soggetto dal quoziente intellettivo inesistente, il quale mi teneva stretta a lui. Decisi che per levarmi da questa seccatura, presi in mano il bicchiere e glielo rovesciai in testa e per fortuna mollò subito la presa.
<Noi ragazze europee non siamo così facili come credete! Imparate a portare rispetto> lo rimproverai duramente, incattivita e gli occhi furenti.
All'improvviso, con la coda dell'occhio, vidi passare una figura accanto a me, che con estrema prontezza e coordinazione, afferrò il ragazzo per il colletto della camicia e lo fece sollevare dallo sgabello sul quale era seduto. Gli amici dell'imbecille li separarono e il mio difensore si posizionò davanti a me.
<Max> sibilai sorpresa nel vederlo qui e così
L'olandese mi guardò intensamente, mi accarezzò il viso
<Stai bene?> mi chiese ed io annuii
Verstappen si posizionò nuovamente prepotentemente dinanzi a me, facendomi da scudo intrecciando le nostre dita
Il ragazzo si infuriò tantissimo, i due iniziarono a discutere violentemente e io non ci stavo davvero capendo niente, anche perché non era successo niente di che, o almeno così credevo. I due stavano quasi arrivando alle mani, quando lo staff intervenne, separandoli e portando via con loro quel tipo, che continuava a dimenarsi furioso, insieme alla banda di cretini che lo seguiva come un branco di oche.
<Max, che ti prende? Perché hai reagito così? Me ne stavo occupando ..> chiesi confusa
<Quel verme ti ha spinto, ti ha messo qualcosa nel bicchiere! voleva drogarti e farti chissà che cosa!> ringhiò con gli occhi in fiamme
Ero basita. Gli occhi sgranati e le labbra schiuse per la sorpresa. Ne avevo sentite di storie simili, ma non credevo che si potesse arrivare a tanto davvero. Una serie di brividi di indignazione mi attraversarono il centro della schiena e improvvisamente non avevo più tanta voglia di stare lì.
<Credo che la serata per me sia finita. Non ho più voglia di stare qui. Vieni con me?> chiesi senza pensare rivolgendomi a Max
<Si. Se rivedo quel tipo gli taglio l'uccello oltre che il collo> rispose il pilota ancora furioso, ma mi fece molto ridere la sua espressione
Una volta usciti, decidemmo di tornare in hotel a piedi. Dopo alcuni minuti che passeggiavamo, mi voltai verso di lui, aveva ancora la mascella in tensione.
<Max?> lo richiamai
<Mmh?>
<Grazie> gli dissi dolcemente
<Non sei poi così "Mad"> continuai ridacchiando<Mi hai già stufato> ridacchiò anche lui non credendo a quello che diceva.
<Dai, ti offro qualcosa come segno di pace. Stasera alziamo bandiera bianca> affermai sorridendo
Max roteò gli occhi al cielo ma poi mi seguì, poggiando un braccio sulle mie spalle.
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My motor-girl// Max Verstappen
RomanceUna nuova stagione sta per cominciare. Max Verstappen si sente sicuro di vincere un altro titolo, ha già programmato tutto. Programma che però viene stravolto con l'arrivo del nuovo terzo pilota, Lucia. Lucia e Max sono il sole e la luna, a prima vi...