Il cielo sopra la valle si stava oscurando mentre Adeline avanzava cautamente tra le rocce scure, sentendo il peso della chiave pulsare sotto la sua veste. Il secondo custode doveva essere vicino, e ogni passo che faceva la avvicinava a una nuova scoperta, ma anche a nuovi pericoli.
Da quando aveva affrontato la prima prova e ricevuto la benedizione del Custode del Vento, le sue capacità erano cresciute notevolmente. Sentiva il vento sussurrare, guidandola e dandole forza nei momenti di debolezza. Ma ora, le ombre che si allungavano sul suo cammino le davano un'inquietante sensazione che non riusciva a ignorare.
"Sta arrivando," mormorò un'ombra ai suoi piedi.
Adeline si fermò di colpo, il cuore in gola. Era la voce di Elyas, il mago che aveva cercato di ingannarla mesi prima. Si guardò intorno, ma non vide nessuno. Era davvero possibile che Elyas l'avesse seguita così a lungo senza farsi notare?
"Elyas, se sei tu, fatti vedere!" gridò, la voce più coraggiosa di quanto si sentisse.
Il vento sibilò attorno a lei, ma questa volta il suo potere sembrava affievolirsi. Qualcosa stava manipolando gli elementi, rendendo il suo legame con il Custode del Vento più debole.
Adeline strinse la chiave tra le mani, sentendone il calore rassicurante. Era l'unica cosa che la legava ai custodi e al suo destino. Avanzò ancora di qualche passo, cercando di ignorare la crescente oscurità intorno a sé. Doveva trovare il secondo custode prima che le ombre la travolgessero.
Improvvisamente, una figura apparve davanti a lei, emergendo dalle rocce come se fosse parte di esse. Era alta, avvolta in un mantello scuro, e sembrava osservare ogni suo movimento con occhi penetranti.
"Non avvicinarti oltre, ragazza," disse la voce cavernosa dell'individuo. "Se cerchi il secondo custode, dovrai prima dimostrare di essere degna."
Adeline sapeva che questo era un altro test. Aveva già affrontato sfide fisiche, ma sentiva che questa volta sarebbe stata messa alla prova su un altro livello. Fece un respiro profondo e annuì, decisa.
"Non temo le prove. Sono pronta a dimostrare il mio valore," rispose, la voce ferma nonostante l'incertezza che sentiva nel cuore.
L'uomo annuì lentamente, poi allargò le braccia, rivelando uno specchio oscuro, circondato da strane rune incise lungo i bordi. Adeline lo guardò, incerta.
"Questo specchio mostrerà le tue paure più profonde, i tuoi dubbi. Solo chi può guardare dentro se stesso senza perdersi nelle ombre sarà considerato degno."
Adeline fece un passo avanti, fissando la superficie lucida dello specchio. Le sue mani tremavano leggermente, ma non si tirò indietro. Si chinò verso il riflesso, aspettando di vedere cosa si celava al suo interno.
All'inizio, non vide nulla di insolito. Solo il suo volto, un po' più pallido e spaventato del solito. Ma poi l'immagine iniziò a cambiare. Vide il volto di sua madre, un'espressione di delusione e tristezza nei suoi occhi. Vide suo padre, rigido e distante, incapace di darle l'affetto di cui aveva sempre avuto bisogno. Poi, come in un sogno che si trasforma in incubo, vide Elyas, che la chiamava a gran voce, accusandola di essere la causa della sua rovina.
"Tu non puoi salvarli," mormorò l'immagine nello specchio, con una voce fredda e tagliente. "Hai fallito."
Adeline chiuse gli occhi, cercando di calmare il suo cuore che batteva all'impazzata. "Non sei reale," sussurrò, stringendo la chiave con più forza. "Non sei reale."
Ma le immagini continuavano a tormentarla, mostrandole un futuro in cui falliva, in cui tutti coloro che amava venivano travolti dall'oscurità.
Improvvisamente, la chiave pulsò di nuovo, ma questa volta con un calore più forte. Adeline aprì gli occhi, guardando lo specchio. Ora, invece di paure e sconfitte, vide una luce crescere lentamente. Non era sola in questo cammino. Aveva alleati, aveva la forza dei custodi, e aveva il potere di cambiare il proprio destino.
"Il futuro non è ancora scritto," disse ad alta voce, facendo eco nella sala.
Lo specchio si incrinò, e le immagini svanirono in un istante. L'uomo in nero sorrise leggermente, un sorriso freddo ma soddisfatto.
"Sei stata messa alla prova, e hai dimostrato la tua forza. Ora puoi procedere."
Adeline sentì il peso della tensione sciogliersi dalle sue spalle. La prova era superata.
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L'erede della luce
AdventureAdeline è cresciuta in una famiglia amorevole, consapevole del suo passato e del ruolo cruciale che ha avuto nella sconfitta di Edmund. Ora ha 18 anni ed è una giovane donna forte e coraggiosa, ma sente il peso delle aspettative che la circondano. L...