La minaccia incombe

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Le ultime settimane di addestramento furono le più intense. Ogni giorno sembrava essere una prova che sfidava non solo le abilità magiche di Adeline, ma anche la sua capacità di resistenza fisica e mentale. Il Maestro Neron la spingeva oltre ogni limite, facendola confrontare con le sue paure più profonde.

Un mattino, mentre il sole ancora non era sorto, Neron la condusse in una zona della foresta che non aveva mai visto prima. Il silenzio era pesante, rotto solo dal fruscio del vento tra gli alberi. Le foglie erano scure, quasi nere, e l'aria era permeata da un senso di inquietudine.

"Questa è l'ultima prova," disse Neron, fermandosi davanti a un grande albero cavo. "Dentro c'è qualcosa che devi affrontare da sola. È la tua più grande paura, ciò che ti ha sempre impedito di diventare ciò che sei destinata a essere."

Adeline sentì un brivido lungo la schiena, ma non si tirò indietro. Aveva superato prove difficili, aveva sconfitto nemici potenti, e ora sapeva di avere la forza dentro di sé per affrontare qualsiasi cosa si trovasse dietro quell'albero.

"Non posso venire con te," continuò Neron, "ma ricorda: la tua ombra ti seguirà. Usala. Non combatterla, ma impara a controllarla."

Adeline annuì, avvicinandosi con cautela all'entrata del grande albero. L'interno era buio, ma non il buio normale della notte. Era un'oscurità palpabile, densa, che sembrava risucchiare ogni raggio di luce. Fece un respiro profondo ed entrò, scomparendo nel buio.

All'interno, l'aria era fredda e l'oscurità totale. Ogni passo sembrava rimbombare nel vuoto, come se fosse l'unico suono esistente in quel luogo. All'improvviso, un sussurro sottile le giunse alle orecchie.

"Adeline..."

La voce era familiare, ma allo stesso tempo distante. Era come se provenisse da un ricordo sepolto nel profondo della sua mente. Guardandosi intorno, cercò di individuare l'origine del suono, ma tutto quello che vedeva era il buio.

"Adeline..."

La voce si fece più forte, e con essa venne un'ombra, una figura indistinta che sembrava uscire dal nulla. Il cuore di Adeline batté più forte mentre riconosceva quella figura: era se stessa, o meglio, la sua versione più giovane, quella piena di paura e insicurezza.

"Non puoi farcela," disse la figura, la voce carica di dubbi. "Non sei abbastanza forte. Fallirai, come sempre."

Adeline si sentì scossa. Quante volte aveva ascoltato quella voce dentro di sé? Quante volte si era lasciata sopraffare dal dubbio? Ma questa volta, non era più la ragazza insicura di un tempo. Era cresciuta, aveva imparato a conoscere la propria forza.

"Non ho paura di te," disse, la voce ferma ma calma.

La figura rise, un suono freddo e tagliente. "Tutti hanno paura delle proprie ombre. È la parte di te che non puoi controllare, quella che ti trascina indietro."

Adeline si concentrò, ricordando le parole di Neron. Aveva imparato a connettersi con la sua ombra, non a combatterla, ma a integrarla. Chiuse gli occhi e si concentrò sulla sua energia interiore, richiamando il potere delle ombre che aveva imparato a padroneggiare.

Sentì un calore diffondersi attraverso il suo corpo, e quando riaprì gli occhi, l'oscurità intorno a lei cominciò a dissiparsi. La figura davanti a lei vacillò, l'espressione di arroganza sostituita da sorpresa.

"Non sei solo un'ombra," disse Adeline, avanzando verso la figura. "Sei parte di me, e ti accetto. Ma non ti permetterò di dominarmi."

Con un ultimo gesto deciso, Adeline alzò una mano e la figura svanì, dissolvendosi nel nulla. L'oscurità nella grotta si dissipò, e una luce tenue illuminò il percorso davanti a lei. Sentì un senso di pace e completezza che non aveva mai provato prima. Era riuscita ad affrontare la sua ombra e a trasformarla in forza.

Quando uscì dalla grotta, Neron la stava aspettando. Sul suo volto c'era un'espressione di orgoglio e soddisfazione.

"Sei pronta," disse semplicemente.

Adeline annuì, sapendo che quelle parole significavano molto più di quanto sembrassero. Era pronta per affrontare qualsiasi cosa il destino le riservasse.

Ma mentre si preparava a tornare al villaggio, una sensazione di allarme si fece strada nel suo cuore. Qualcosa non andava. Sentiva una strana tensione nell'aria, come se il mondo stesso stesse trattenendo il respiro.

"C'è qualcosa che si sta avvicinando," disse Neron, il volto improvvisamente serio. "Una nuova minaccia, più grande di Elyas. E tu sei l'unica che può fermarla."

Adeline si irrigidì, ma non era più la ragazza insicura che era partita settimane prima. "Cosa devo fare?"

"Devi andare oltre Avalon," rispose Neron. "C'è un luogo antico, un tempio nascosto tra le montagne di Eldara. Lì troverai le risposte che cerchi e il potere necessario per fermare ciò che sta arrivando."

Adeline si preparò mentalmente a questa nuova avventura. Sentiva il peso della responsabilità, ma sapeva di poterlo portare. Il destino del mondo poteva dipendere da lei, ma ora, con l'ombra al suo fianco, niente avrebbe potuto fermarla.

La vera battaglia era solo all'inizio.

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