Il ritorno della custode

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La fresca brezza dell'alba accarezzava il viso di Adeline mentre attraversava i boschi che circondavano la grotta. Ogni passo verso casa sembrava alleviare il peso che aveva portato per così tanto tempo. Il mondo sembrava diverso, più luminoso e più vivo. Forse era il fatto che l'oscurità di Elyas fosse stata finalmente sconfitta, o forse perché Adeline sentiva una nuova pace interiore.

Quando arrivò al villaggio, le strade erano già animate dalle attività mattutine. La gente si fermava a guardarla, riconoscendo la ragazza che aveva affrontato l'oscurità. Alcuni le sorridevano con gratitudine, altri la guardavano con un misto di rispetto e soggezione. Adeline, imbarazzata dall'attenzione, abbassò leggermente lo sguardo, ma non poté evitare di sentirsi orgogliosa. Non tanto per ciò che aveva fatto, ma per quello che significava per tutti loro.

Le case del villaggio, con i tetti di paglia e i muri di pietra, erano un rifugio sicuro, e proprio lì, all'angolo della piazza principale, c'era la sua casa. Mentre si avvicinava, il cuore di Adeline accelerò. Non vedeva i suoi genitori da settimane. La loro ultima conversazione era stata piena di dubbi e preoccupazioni, ma ora tornava con una vittoria.

Appena varcò la soglia, sentì un rumore provenire dalla cucina. Prima che potesse annunciare il suo arrivo, la porta si aprì di scatto e Delilah corse verso di lei, abbracciandola stretta.

"Adeline!" esclamò sua madre, con la voce carica di emozione. "Oh, sei tornata. Sei sana e salva!"

David apparve poco dopo, il volto sollevato e pieno di orgoglio. "Sapevo che ce l'avresti fatta," disse, abbracciandola anche lui. "Sei forte, proprio come tua madre."

Adeline sorrise tra le braccia dei suoi genitori, sentendo il calore e l'amore che emanavano. Era esattamente il tipo di accoglienza che aveva immaginato durante le notti più dure della sua avventura.

"Elyas è stato sconfitto," disse piano, sentendo le parole uscire dalle sue labbra come un sospiro di sollievo. 'La sua oscurità non potrà più minacciare nessuno.'

David e Delilah si guardarono, sollevati, ma con un'ombra di preoccupazione ancora visibile nei loro occhi. 'Sapevamo che avresti fatto la cosa giusta,' disse Delilah, accarezzando la guancia di sua figlia, 'ma ora, Adeline, è finita davvero?'

Adeline annuì, ma dentro di sé sapeva che la battaglia non era solo fisica. Aveva sconfitto Elyas, ma il suo ritorno alla normalità sarebbe stato altrettanto impegnativo. I suoi poteri, la sua connessione con la magia, la responsabilità di essere la Custode: tutto questo non poteva essere semplicemente lasciato alle spalle.

'Non sarà mai come prima,' rispose, alzando lo sguardo verso i suoi genitori. 'Ma possiamo trovare un nuovo equilibrio, una nuova pace.'

David la fissò per un momento, poi sorrise, fiero. 'Hai dimostrato una forza che va oltre quella di qualsiasi guerriero. Ora dobbiamo solo trovare il modo di costruire su questa vittoria.'

Adeline si voltò verso la finestra, guardando fuori verso le montagne lontane. Il sole stava sorgendo, tingendo il cielo di un rosso dorato. La bellezza del paesaggio le ricordava che, nonostante tutto il dolore e la perdita, c'era ancora tanto per cui lottare e vivere.

'Lo faremo insieme,' disse infine, con determinazione. 'E sarò sempre pronta a proteggere ciò che amo.'

Mentre si stringeva con i suoi genitori, Adeline sapeva che il viaggio era stato lungo e doloroso, ma ora, finalmente, poteva guardare al futuro con speranza e forza rinnovata. La Custode era tornata, e con lei, la promessa di un mondo migliore."

L'erede della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora