Il guardiano del sacrificio

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Adeline rimase immobile, il cuore battente ma la mente calma, mentre il terzo Guardiano si avvicinava. Questa figura era diversa dagli altri due. Non portava né spada né maschera. Era un'ombra, indistinta e mutevole, come se fosse fatta di puro dolore e sofferenza.

"Sono il Guardiano del Sacrificio," sussurrò la figura, la sua voce come un'eco lontana. "Ogni grande potere richiede un sacrificio. Sei pronta a pagare il prezzo?"

Adeline lo fissò, sapendo che quella prova sarebbe stata la più dura. Era pronta a dare tutto, ma il prezzo del sacrificio rimaneva un mistero. Fece un passo avanti.

"Qual è il sacrificio che devo compiere?" chiese, la sua voce ferma.

Il Guardiano del Sacrificio sollevò una mano, e improvvisamente Adeline fu avvolta in una nebbia densa e soffocante. Quando la nebbia si dissipò, si ritrovò non più nel tempio, ma in una versione del suo villaggio. Le strade erano familiari, così come le voci che sentiva intorno a lei. Ma c'era qualcosa di strano: tutto era desolato e oscuro, come se una catastrofe avesse colpito il luogo che chiamava casa.

D'improvviso, vide le figure dei suoi genitori. David e Delilah la fissavano con occhi pieni di preoccupazione e amore, ma non potevano muoversi. Erano congelati nel tempo, come statue viventi, imprigionati in una bolla di luce. Alle loro spalle, una figura incappucciata si fece avanti, la mano tesa verso di loro.

"Il tuo sacrificio," disse la figura, "sarà ciò che ami di più. Devi scegliere: il potere per salvare il mondo o la tua famiglia."

Il cuore di Adeline si fermò per un attimo. Era quella la scelta? Il prezzo per proteggere tutto ciò che conosceva e amava? Doveva abbandonare i suoi genitori per il bene del mondo?

La tentazione di rifiutare era forte. Poteva abbandonare la sua missione, lasciare che qualcun altro portasse il peso del mondo sulle spalle. Ma in fondo sapeva che nessuno avrebbe potuto fare ciò che lei era destinata a compiere.

Gli occhi di Adeline si riempirono di lacrime. Si voltò verso i suoi genitori, sapendo che la decisione che avrebbe preso avrebbe cambiato tutto. Sapeva che non poteva salvarli e salvare il mondo allo stesso tempo.

"Vi amo," sussurrò, con il cuore spezzato. "Ma il mondo ha bisogno di me."

In quel momento, la figura incappucciata svanì e la bolla di luce che imprigionava i suoi genitori si dissolse. Il villaggio intorno a lei cominciò a sbiadire, e Adeline si ritrovò di nuovo nel tempio, davanti al Guardiano del Sacrificio.

"Non devi davvero abbandonare la tua famiglia," disse il Guardiano, con una voce più dolce ora. "Ma dovevi dimostrare di essere pronta a farlo. Il vero sacrificio è il tuo cuore: devi essere disposta a mettere da parte i tuoi desideri personali per il bene superiore."

Adeline crollò in ginocchio, esausta e in lacrime, ma con una nuova consapevolezza. Aveva superato la prova. Il potere del tempio di Eldara era ora suo, non perché lo aveva conquistato con la forza o l'intelletto, ma perché aveva dimostrato di essere disposta a sacrificare tutto.

Il Guardiano del Sacrificio svanì, lasciandola sola nella sala. Al centro della stanza, la sfera di cristallo che aveva visto prima cominciò a brillare intensamente, riempiendo l'aria di una luce calda e confortante.

Adeline si rialzò, avvicinandosi alla sfera. Quando la toccò, sentì un'ondata di energia attraversare il suo corpo. Era un potere antico e primordiale, ma non la consumava. Era come se quella forza la riconoscesse come sua padrona. Il mondo intero sembrò vibrare intorno a lei per un attimo, e poi tutto si calmò.

Le porte del tempio si aprirono di nuovo, e la luce del sole filtrò nella sala. Adeline uscì nel mondo esterno, sentendosi più forte, più sicura e più consapevole del suo ruolo.

Lì, ad aspettarla, c'erano il Maestro Neron e altri saggi. I loro volti erano seri, ma nei loro occhi c'era una scintilla di rispetto e ammirazione.

"Hai superato la prova, Adeline," disse Neron con un cenno del capo. "Ora sei la Custode di Eldara. Il potere è tuo, e con esso, la responsabilità di proteggere il mondo dall'oscurità."

Adeline annuì, consapevole del peso che portava sulle spalle, ma anche fiduciosa nella sua capacità di affrontarlo.

"Qual è la prossima minaccia?" chiese, con una nuova determinazione nel cuore.

"La vera minaccia non è stata ancora rivelata del tutto," rispose Neron. "Ma so che verrà il momento in cui dovrai affrontarla. Fino ad allora, dovrai prepararti, radunare alleati e imparare a usare il potere che hai ottenuto."

Adeline guardò il vasto orizzonte davanti a lei. Sapeva che il cammino era ancora lungo e pieno di pericoli, ma ora era pronta ad affrontare qualsiasi sfida.

Il destino del mondo era nelle sue mani, e lei avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerlo.

L'erede della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora