Il viaggio attraverso il Mare del Silenzio, un vasto oceano di acque calme e pericolose, era iniziato. La nave avanzava lentamente, sospinta da venti leggeri e misteriosi. A bordo, l'equipaggio si muoveva con la cautela di chi conosceva le leggende su quelle acque. Nessuno osava parlare a voce alta, come se anche il più piccolo suono potesse risvegliare qualcosa di antico e pericoloso.Adeline osservava il mare dall'albero maestro, i suoi occhi fissi sull'orizzonte. Da quando aveva lasciato l'Isola delle Ombre e della Luce, il mondo sembrava essersi rallentato, come se il tempo stesso le desse la possibilità di riflettere su ciò che aveva scoperto. La fusione tra luce e ombra dentro di lei era ancora un concetto nuovo, ma ogni giorno sentiva di capirlo un po' di più. L'equilibrio che Seraphine le aveva mostrato non era solo un potere da utilizzare, ma una nuova prospettiva di vita.
Aedric si avvicinò a lei con passi leggeri, fermandosi a pochi passi dalla sua posizione. "C'è qualcosa in queste acque che non mi piace," disse sottovoce, come se temesse di disturbare il mare stesso. "Ho navigato attraverso il Mare del Silenzio solo una volta prima d'ora, e non è stato un viaggio che ricordo con piacere."
Adeline lo guardò, notando l'ombra di preoccupazione che attraversava i suoi occhi. "Cosa ci aspetta qui, Aedric?"
Il marinaio scrollò le spalle, lanciando uno sguardo furtivo alle acque calme. "Nessuno sa davvero cosa si nasconde sotto la superficie. Ma ci sono storie... storie di navi che sono scomparse senza lasciare traccia, di creature che abitano le profondità, e di suoni che possono far impazzire gli uomini."
Adeline rabbrividì leggermente, ma il suo spirito non si lasciava intimidire facilmente. "Se c'è qualcosa qui, lo affronteremo insieme."
Aedric sorrise debolmente. "Lo so. E questo mi dà forza."
Le ore passavano lente, con il sole che sembrava voler prolungare il suo viaggio nel cielo. L'equipaggio era teso, e ogni tanto qualcuno lanciava uno sguardo preoccupato verso le acque. Il Mare del Silenzio sembrava vivo, come se respirasse sotto la calma superficiale.
Adeline si ritirò sottocoperta per riposare un po', ma la tranquillità era solo apparente. Mentre dormiva, strani sogni invasero la sua mente. Vide figure eteree che si muovevano tra le onde, sussurrando parole in una lingua che non comprendeva. Le loro voci sembravano provenire dal profondo del mare, chiamandola, attirandola verso di loro.
Si svegliò di soprassalto, il cuore che le martellava nel petto. La stanza era buia, e l'unico suono era il lento dondolio della nave. Ma qualcosa non andava. Sentiva una presenza, come se fosse osservata. Si alzò dal letto e uscì sul ponte.
Il mare era ancora calmo, ma l'aria era cambiata. Un freddo innaturale aveva avvolto la nave, e una nebbia leggera si stava sollevando dalle acque. Gli uomini a bordo si muovevano con cautela, i volti rigidi di paura.
Aedric la raggiunse velocemente. "Hai sentito anche tu?"
Adeline annuì. "C'è qualcosa qui. Lo sento."
Improvvisamente, un suono profondo e cupo attraversò l'aria, come un lamento proveniente dal fondo del mare. L'equipaggio si immobilizzò, e alcuni uomini sussurrarono preghiere sotto voce.
"È cominciato," mormorò Aedric.
La nave si fermò, come se fosse stata ancorata da una forza invisibile. La nebbia divenne più densa, avvolgendo tutto in un manto bianco e opprimente. Adeline percepì un movimento nell'acqua. Qualcosa di grande si stava muovendo sotto la superficie.
Senza esitazione, si avvicinò al bordo della nave, fissando le acque. "Mostrati!" gridò, sfidando l'oscurità che le si agitava dentro.
Dal profondo del mare, una creatura colossale emerse. Era una bestia marina, con tentacoli che si agitavano nell'aria, e occhi grandi come sfere luminose. La sua pelle era coperta di squame lucenti, e la sua presenza riempiva l'aria di un'energia primordiale.
Gli uomini indietreggiarono terrorizzati, ma Adeline rimase ferma. Sentiva che c'era qualcosa di più in quella creatura, qualcosa che non era solo distruzione e paura. Le parole di Seraphine risuonarono nella sua mente: "Il potere non è solo nel distruggere, ma nel capire."
Senza pensare, Adeline sollevò la mano verso la creatura, cercando di connettersi con l'essenza che sentiva in essa. Un impulso di luce e ombra si mosse dentro di lei, risvegliando il potere che aveva faticato a comprendere.
La bestia si fermò, i suoi occhi fissi su di lei. Per un momento che sembrò durare un'eternità, il mondo sembrò congelarsi. Poi, con un suono che era allo stesso tempo un grido e un lamento, la creatura si ritirò nelle profondità del mare, lasciando la nave e il suo equipaggio intatti.
Adeline abbassò la mano, il cuore ancora in tumulto, ma con una nuova consapevolezza. Il Mare del Silenzio aveva messo alla prova la sua comprensione dell'equilibrio, e lei aveva dimostrato di poterlo gestire.
Aedric si avvicinò, il volto incredulo. "Non so cosa tu abbia fatto, ma ci hai salvati."
Adeline lo guardò, con un lieve sorriso. "Non era una creatura da distruggere. Era una parte di questo mondo. E ora, lo capisco meglio."
La nave riprese il suo viaggio, lasciando dietro di sé le nebbie e i misteri del Mare del Silenzio. Ma Adeline sapeva che nuove prove l'aspettavano, e che il suo destino era ancora lontano dall'essere compiuto.
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L'erede della luce
PertualanganAdeline è cresciuta in una famiglia amorevole, consapevole del suo passato e del ruolo cruciale che ha avuto nella sconfitta di Edmund. Ora ha 18 anni ed è una giovane donna forte e coraggiosa, ma sente il peso delle aspettative che la circondano. L...