Un cuore diviso

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Le parole di Aedric riecheggiavano ancora nella mente di Adeline, persino quando la notte era calata sul mare. Sentiva il calore della sua mano ancora impresso sulla sua pelle, e la sincerità dei suoi sentimenti l'aveva scossa. Tuttavia, il suo cuore era in conflitto.

Adeline si era sempre considerata una guerriera, una custode del potere della luce e dell'ombra, destinata a compiere grandi imprese. Non aveva mai immaginato che qualcuno potesse provare sentimenti così profondi per lei, né che lei stessa potesse essere attratta da qualcosa di diverso dalla sua missione. Eppure, Aedric... era diverso. Le sue parole, il suo sguardo, il modo in cui la faceva sentire protetta ma anche libera, l'avevano colpita più di quanto avrebbe voluto ammettere.

Mentre il silenzio della notte avvolgeva la nave, Adeline si rifugiò nel suo piccolo alloggio sottocoperta. I suoi pensieri correvano veloci, tra il dovere che sentiva verso la sua missione e i sentimenti che iniziavano a germogliare nel suo cuore. La missione che l'attendeva era troppo importante, troppo grande per essere distolta da ciò che provava per Aedric. Ma poteva davvero ignorare quei sentimenti?

Un bussare leggero alla porta la distolse dai suoi pensieri. "Adeline?" La voce di Aedric, dolce e sommessa, la fece trasalire.

"Entra," rispose, cercando di mantenere la voce ferma.

Aedric aprì la porta con cautela e si avvicinò, chiudendola dietro di sé. La stanza era illuminata solo dalla tenue luce di una lampada, e il suo viso era parzialmente nascosto nell'ombra. Sembrava più vulnerabile, più umano, di quanto l'avesse mai visto.

"Non riesco a dormire," confessò, sedendosi su una piccola sedia di legno. "Ho pensato molto a quello che ho detto oggi. Forse non avrei dovuto parlare... forse non era il momento giusto."

Adeline si sedette sul bordo del suo letto, incrociando le mani sulle ginocchia. "Non devi scusarti, Aedric. Mi ha solo colta di sorpresa."

Lui la guardò con un'intensità che la fece rabbrividire. "Non voglio metterti sotto pressione. So che hai una missione da compiere, che ci sono cose più grandi di noi. Ma... non potevo più nascondere quello che provo."

Adeline abbassò lo sguardo, combattuta tra la sua natura di guerriera e la donna che stava scoprendo di essere. "Anche io sono in conflitto," ammise a bassa voce. "Non ho mai pensato all'amore... non in questo modo. La mia vita è stata dedicata alla battaglia, alla protezione del mondo. Non so come gestire tutto questo."

Aedric si alzò, avvicinandosi a lei. Il suo sguardo era serio, ma anche gentile. "Non devi scegliere, Adeline. Io sarò al tuo fianco, qualunque cosa accada. Non sto chiedendo di mettere da parte la tua missione o i tuoi doveri. Ti chiedo solo di lasciarmi essere una parte di quel viaggio."

Lei alzò gli occhi su di lui, e per un momento tutto il resto sembrò scomparire. Le responsabilità, il potere, persino l'oscurità che incombeva su di loro. Sentiva solo la presenza di Aedric, il battito del suo cuore che sembrava risuonare con il suo.

Con un respiro profondo, Adeline prese una decisione. Si alzò in piedi, avvicinandosi a lui, i loro volti a pochi centimetri l'uno dall'altro. "Non so cosa riserverà il futuro, ma se c'è una cosa che ho imparato, è che non posso più combattere contro ciò che provo."

Aedric la guardò intensamente, e con una delicatezza inaspettata, sfiorò il suo viso con la mano. "Allora non combattere," sussurrò, prima di abbassare lentamente la testa verso di lei.

Le loro labbra si incontrarono in un bacio lieve, quasi timido, come se stessero entrambi esplorando un territorio sconosciuto. Ma in quell'istante, il mondo sembrò arrestarsi. Tutti i dubbi, le paure e le incertezze svanirono. Non erano più la custode del potere e il marinaio esperto, ma semplicemente due anime che si erano trovate nel caos della vita.

Quando il bacio si interruppe, entrambi restarono in silenzio per qualche istante, il respiro ancora accelerato. Aedric le sorrise, il volto rilassato come mai prima d'ora. "Qualunque cosa accada, Adeline, io sarò con te."

Adeline gli restituì il sorriso, sentendo per la prima volta da molto tempo una calma profonda. "Lo so," rispose piano. E mentre il silenzio della notte li avvolgeva, Adeline si rese conto che il viaggio più grande che avrebbe affrontato non era solo quello verso la sconfitta dell'oscurità, ma anche quello verso la scoperta di sé stessa e dei suoi sentimenti.

L'erede della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora