La convocazione del consiglio

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Due giorni dopo, Adeline si trovò davanti ai cancelli imponenti della città di Avalon, sede del Consiglio delle Terre Magiche. Le sue mura torreggiavano sopra di lei, circondate da un'aura antica e potente, quasi come se l'intera città respirasse magia. Con un sospiro profondo, avanzò, sentendo il peso della sua nuova responsabilità.

Accanto a lei, viaggiavano i suoi genitori, David e Delilah, insieme a Elias, il fedele amico di famiglia che l'aveva accompagnata durante gran parte della sua avventura. Anche se la strada davanti a lei era incerta, sapeva di non essere sola. Eppure, il suo cuore batteva forte. Non era una visita ordinaria; questa era una convocazione formale, un evento raro che accadeva solo nei momenti più critici della storia delle Terre Magiche.

Mentre attraversavano le strade affollate di Avalon, le persone si fermavano a guardare Adeline con ammirazione e curiosità. La voce sulla giovane Custode che aveva sconfitto Elyas si era sparsa velocemente, e ora il suo nome era noto in tutto il regno. Nonostante ciò, Adeline si sentiva estranea in quel nuovo mondo di attenzioni e aspettative.

Quando giunsero alle porte del Consiglio, furono accolti da una figura imponente. Era il Gran Maestro Valen, il capo del Consiglio, un uomo di mezza età con occhi profondi e una presenza che incuteva rispetto.

"Adeline," disse Valen, avvicinandosi con passo deciso. "È un onore averti qui. Il Consiglio ti stava aspettando."

Adeline fece un cenno di rispetto, cercando di nascondere il nervosismo. "Gran Maestro Valen, è un onore essere qui. Sono pronta a rispondere alla convocazione."

Valen annuì, osservandola attentamente. "Hai compiuto un'impresa straordinaria, Custode. Ma ora dobbiamo discutere del tuo futuro e di ciò che ti aspetta. Elyas era solo l'inizio."

Adeline avvertì un brivido attraversarle la schiena. "Solo l'inizio?" ripeté, con una leggera apprensione nella voce.

"Esatto," rispose Valen. "L'oscurità che Elyas rappresentava non è stata completamente sradicata. Ci sono forze più grandi che agiscono nell'ombra, forze che hanno aspettato che Elyas fallisse per poter emergere. E tu, Adeline, sei l'unica che può affrontarle."

Il gruppo entrò nel grande salone del Consiglio, un'enorme sala circolare con soffitti decorati da intricati disegni magici e simboli antichi. Al centro della sala si trovava un tavolo di pietra rotondo, intorno al quale sedevano i membri del Consiglio, ognuno rappresentante una diversa regione delle Terre Magiche.

Valen fece segno ad Adeline di prendere posto al centro della sala. "Il Consiglio è riunito per discutere del destino della Custode e delle future minacce al nostro regno."

Adeline si sedette, consapevole degli sguardi attenti e severi dei membri del Consiglio. Sentiva il peso di ogni parola che sarebbe stata pronunciata in quella sala.

"La nostra terra è sempre stata protetta da Custodi come te," iniziò Valen, guardandola con gravità. "Ma mai nessuna Custode così giovane ha dovuto affrontare un pericolo così grande. Il tuo coraggio ti ha portato fin qui, ma ora dovrai affrontare sfide che metteranno alla prova non solo i tuoi poteri, ma anche il tuo cuore."

Adeline ascoltava in silenzio, cercando di comprendere l'enormità di ciò che stava per essere rivelato.

"Oltre il regno di Elyas," continuò Valen, "esistono altre dimensioni, altri regni oscuri. La tua battaglia non si limiterà solo a queste terre. Dovrai esplorare nuovi mondi, trovare alleati e affrontare nemici ancora più potenti di quanto tu possa immaginare."

Adeline sentì il respiro fermarsi per un istante. Esplorare altri regni? Affrontare nuove minacce? Sembrava una responsabilità immensa, ma allo stesso tempo, qualcosa in lei si accese. Un fuoco, una determinazione che non aveva mai provato prima.

"Capisco," disse infine, sollevando lo sguardo. "Se è questo il mio destino, lo affronterò. Non mi tirerò indietro."

I membri del Consiglio si scambiarono sguardi, alcuni sorpresi dalla sicurezza della giovane ragazza, altri già consapevoli della sua forza interiore. Valen annuì, soddisfatto della risposta.

"Molto bene," disse. "Ma prima che tu possa partire, c'è un addestramento che devi completare. Anche se hai dimostrato di essere una Custode degna del titolo, ci sono segreti antichi che devi ancora scoprire. La tua magia è potente, ma c'è ancora molto che non conosci. Sarai guidata dai migliori maestri delle Terre Magiche. Solo allora sarai pronta per affrontare le vere forze oscure che ti attendono."

Adeline accettò, consapevole che il viaggio che aveva iniziato era tutt'altro che concluso. Le terre magiche avevano ancora molto da insegnarle, e lei, come Custode, era pronta a imparare.

Con un ultimo sguardo ai suoi genitori e a Elias, Adeline prese un respiro profondo. Il cammino davanti a lei era incerto, ma sapeva che avrebbe trovato la forza per affrontarlo.

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