F.III

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Quel ragazzo era così dolce e bello, mi ci vollero soltanto pochi mesi per innamormi. Passavamo intere giornate insieme, ridevamo, scherzavamo e non ci annoiavamo mai. Ero ormai del tutto convinto che lui fosse quello giusto, però c'era sempre qualcosa che mi faceva dubitaro, dentro al mio cuore sentivo una piccola vocina che continuava a dirmi di non fidarmi.
Nonostante quella vocina mi mettesse in allerta, decisi di ignorarla. Pensavo fosse solo paura o insicurezza, che magari proveniva da esperienze passate. Ogni volta che emergeva, cercavo di convincermi che era solo frutto della mia immaginazione, che il legame che avevamo era reale e forte. Lui sembrava così perfetto, e non volevo rischiare di rovinare tutto per un’ombra di dubbio.
Col passare del tempo, quei dubbi iniziarono ad aumentare, ma facevo finta di nulla perché non volevo rovinare ciò che eravamo diventati.
Un pomeriggio, mentre guardavamo assieme il tramonto al parco, lo vidi abbastanza nervoso e distaccato.
«Tutt'ok?» Gli domandai, avvicinandomi di poco a lui.
«Uhm... Si. Tutt'ok.» Mi rispose, ma non mi sembrava del tutto sincero. Quella vocina ritornò a darmi fastidio, provai a scacciarla ma era sempre più forte.
«Sicuro? Sembri abbastanza nervoso.»
«Si. Tutt'ok.» Ripeté lui, freddo. Non sapevo cosa fare, volevo sapere di più ed essere parte della sua vita ma lui continuava ad impedirmelo. Lo conoscevo da tanto ormai, lui sapeva tutto di me e mi ero anche innamorato perdutamente di quel ragazzo, ma io di lui non conoscevo quasi nulla. Decisi di rimanere zitto e tornare a contemplare il tramonto.
Restai in silenzio, fissando l'orizzonte mentre il sole scompariva lentamente dietro le colline. L'aria era tiepida, eppure sentivo una fredda distanza tra di noi, un muro invisibile che non riuscivo a superare. Il suo silenzio era assordante, e più ci pensavo, più mi rendevo conto di quanto poco conoscessi davvero di lui.
Le risate, le giornate passate insieme, le lunghe conversazioni su tutto e su niente... Tutto ciò sembrava improvvisamente così superficiale. Quanto di lui mi aveva davvero mostrato? Ogni volta che provavo a scavare un po' più a fondo, si chiudeva, come se ci fosse qualcosa di troppo grande, troppo pesante da condividere. Mi chiedevo se quel legame fosse davvero così forte come lo avevo immaginato. Forse mi ero innamorato dell'immagine che mi ero costruito di lui, piuttosto che della persona reale. Eppure, nonostante tutti questi dubbi, c'era ancora una parte di me che voleva credere che tutto si sarebbe sistemato.
«Sai...» Dissi piano, senza guardarlo. «Non voglio forzarti a parlare se non te la senti. Ma è difficile per me restare qui, accanto a te, e sentire che non so chi sei davvero.» Lui rimase in silenzio per qualche secondo, poi sospirò.
«Non è che non voglio dirti nulla,» iniziò lentamente. «È solo che... ci sono cose che non so se riuscirai a capire.»
Quelle parole mi colpirono come un pugno allo stomaco. Avrei voluto rispondergli, dirgli che ero pronto ad ascoltare, che non importava cosa fosse, ma la verità è che non ero sicuro nemmeno io di cosa stavo cercando. La nostra conversazione finì lì, restammo in silenzio a guardare il tramonto e, quando il sole sparì del tutto, entrmabi ci alzammo e andammo via.




angolo autore
scusatemi per l'assenza delle ultime settimane, ma avevo bisogno di una pausa😭

𝒜𝓃𝓰ℯ𝓁𝒾𝒸 𝒽ℯ𝒶𝓇𝓉 ~Thebadnauts~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora