Concorrenze e punti deboli

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Ciel e Alois si avviarono verso l'uscita del set, scambiandosi un rapido saluto con Sebastian e Claude
"A domani – pronunciò Ciel con tono distaccato, mentre Alois, con un sorriso giocoso fece cenno con la mano
"Ci vediamo"


La giornata era stata lunga, ma mentre i due giovani attori si allontanavano, l'aria tra Sebastian e Claude si fece particolarmente densa.

Rimasti soli, i due attori si fissarono per un momento con occhi bramanti, entrambi consapevoli della rivalità che li legava.
Sebbene condividessero il palco come colleghi, la loro relazione era ben lontana dall'essere amichevole.

"Devo ammettere Claude – iniziò Sebastian con una voce che si mescolava tra il falso elogio e una sfumatura di sarcasmo – sei riuscito a farti notare in questo progetto. Non è facile entrare in un cast come questo e fare subito impressione"

Claude non si lasciò intimidire, mantenendo la sua espressione impassibile
"Quindi, Hollywood, eh? – proferì con un tono volutamente casuale ma carico di sottintesi – Invece deve essere stato interessante per te lavorare lì, tra le star e i riflettori. Immagino che ci sia voluto del talento per emergere in un ambiente così competitivo"

"Hai ragione – rispose, gentilmente – Ma la vera sfida non è solo mantenere il talento. È essere in grado di brillare ovunque, non importa il palcoscenico, l'importante è dominare la scena"

Claude incurvò le labbra in un sorriso che non raggiungeva i suoi occhi.
"Dominare la scena – ripeté con un ghigno sul volto – Interessante. Non è forse vero che chi ha davvero il controllo non ha bisogno di ricordarlo a sé stesso o agli altri?"

Sebastian strinse le mani dietro la schiena, mantenendo il suo sorriso enigmatico.
"Solo chi è debole deve ricordare agli altri il proprio controllo. Ma non mi preoccupo di te, Claude. So che comprendi perfettamente la differenza tra chi ha il potere e chi cerca solo di fingere di averlo"

Claude inclinò la testa, come per valutare le parole dell'altro.
"Oh, senza dubbio. Non ti lasci mai sfuggire l'occasione di affermare la tua superiorità, vero? Ma Hollywood... deve essere stato un bel cambiamento rispetto a Tokyo. Ti sei abituato alla competizione spietata, immagino"

"La competizione è parte del gioco, Claude – rispose – ma ho imparato che non è solo una questione di chi è più bravo. È anche una questione di chi è disposto a spingersi oltre i propri limiti per raggiungere il successo"

Claude fece un piccolo passo avanti
"E quanto sei disposto a spingerti oltre, Sebastian?" chiese, la sua voce appena un sussurro, ma carica di sottintesi

Sebastian alzò un sopracciglio, percependo la sfida nascosta nelle parole di Claude.
"Se hai qualcosa da dire, Claude, ti consiglio di farlo chiaramente" replicò.

Claude fece una pausa, osservando attentamente la reazione di Sebastian, che rimase prontamente in silenzio.
"In effetti, c'è un'altra cosa che mi incuriosisce – disse, inclinando leggermente il capo.

"E cosa sarebbe?" chiese Sebastian, la sua voce appena più bassa, quasi pericolosa.

"Parlando di decisioni sbagliate – continuò il ragazzo dagli color miele, con un tono più affilato – ho sentito delle voci... su te e Ciel. Un litigio, a quanto pare? Non mi sorprende, vista la tua reputazione, eppure non ti facevo una persona che perde il controllo così facilmente"

Sebastian sentì un fremito di rabbia attraversargli la spina dorsale, ma riuscì a mantenere il suo controllo esteriore, anche se a fatica.
"Ciel è un attore giovane e talentuoso – rispose – e come tutti i giovani, a volte ha bisogno di essere guidato. Non c'è niente di strano in questo"
Il sorriso di Claude si allargò appena, diventando quasi tagliente.
"Certo, certo. Ma sai, la gente parla anche di un certo... attaccamento. Sembra che ci sia qualcosa di più tra voi, qualcosa che va oltre la semplice guida professionale. Qualcosa che potrebbe... influenzare il tuo controllo, forse?"

Kizu Darake No EternityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora