Caro diario, questa mattinata è stata infernale. Sto piangendo per la frustrazione, mi sento uno scarafaggio, tutti mi calpestano come se non avessi nessun valore.
Mi sono svegliata molto presto: un incubo. Appena ho aperto gli occhi sono stata stordita dall'odore del disinfettante, impegnava le pareti, i mobili, le lenzuola.. Sto impazzendo, mi sono detta. Ho spalancato la finestra per lasciare entrare la pioggia, stanotte c'è stato un acquazzone e le gocce continuavano a cadere, mentre le seguivo con lo sguardo lungo il vetro. Almeno avrebbe lavato via tutto. Non sono riuscita ad alzarmi, non prima di aver vomitato tutta l'acqua di ieri. Bene, ho sporcato il tappeto.
un ospedale ... medici vestiti di bianco... una barella... suoni confusi e ovattati... una porta aperta...
Ho scacciato quei pensieri come una mosca fastidiosa. Sono entrata in bagno e ho aperto l'acqua della doccia, il getto gelido mi ha fatta trasalire.
Mi sono avvolta nell'accappatoio e stavo per tornare in camera mia, quando mi sono ricordata che dovevo pesarmi. Sentivo l'ansia, era una sensazione fisica, il cuore ha iniziato a battermi forte e mi sono chiesta il perché. In fondo non ho mangiato quasi niente in questi giorni. Il mio stomaco concordava, l'ho sentito grugnire "RIEMPIMI".
Ho preso la bilancia e ci sono salita, ma proprio mentre la lancetta iniziava a muoversi ho fatto dietrofront e sono scappata fuori dal bagno, scontrandomi con mamma.
- Che ci fai sveglia a quest'ora?- sembrava assonnata.
- Stavo ripetendo storia- ho mentito.
- Va bene, ora fammi entrare, devo truccarmi.
Sono tornata in camera ed erano già le 06:00. Era inutile rimettermi a dormire, tra un'ora mi sarei dovuta preparare per andare a scuola. Dopo un po' ho sentito la porta sbattere, mamma era uscita.
A scuola le cose non sono andate meglio. Sono entrata in cortile e ho subito notato qualcosa di strano. Tutti mi fissavano. Ho visto Francesca bisbigliare qualcosa all'orecchio di Annalisa e poi sono scoppiate a ridere, imitate dal resto del loro gruppo. Mentre mi avvicinavo all'atrio ho sentito mormorare:
- Eccola, è lei.
Caro diario, oggi in classe mi hanno guardata storta per tutto il tempo, al confronto prima era un paradiso. Francesca, l'unica con cui scambiavo due parole, quando le ho chiesto che ore erano, ha fatto finta di non sentirmi. Poi, cosa peggiore, all'uscita ho visto quel ragazzo, Alessio, che mi ha fischiato. Di solito non attiro l'attenzione dei maschi, ma lui è l'ultimo uomo con cui uscirei, non mi piace per niente e si è dimostrato anche maleducato.
12 ottobre 2011, 20:00
Eccomi qui di nuovo. Ti devo dare una bellissima notizia, sono così emozionata che riesco a stento a stare ferma.
Prima sono andata in palestra a bruciare le calorie dell'insalata che ho mangiato. Giada era già lì, correva sul tapis roulant, e mi ha fatto segno di avvicinarmi.
- Hai un attimo?
- Dimmi.
- Beh... ti volevo ringraziare per l'altro giorno. Senza di te non so come avrei fatto.
- Figurati, era il mio dovere.
- Sei una vera amica, Valentina.
- Ti voglio bene.
Era vero? Non lo so. Ma non mi è venuto in mente niente di meglio da dirle.
- Ad Halloween faccio una festa a casa. Vuoi venire? Il dj è mio cugino.
- Non mancherò- ho risposto con troppo entusiasmo, ma me ne sono pentita subito, si sarebbe potuta accorgere che ero ansiosa di vedere Manuel.
- Ricordati di mascherarti. Io mi vesto da zucca, ho già comprato il cappello e un vestito arancione.
Che bello! Lo vedrò. Non riesco ad aspettare, vorrei che questi giorni passassero in fretta. Devo trovare un costume da indossare.
Mi sono diretta alla cyclette e ho pedalato, mentre i miei pensieri correvano veloci. Chissà da cosa si vestirà lui. Sarà perfetto come sempre. Spero che mi rivolga la parola. Quanto mi piace... ma forse ha una ragazza... Che impressione gli ho fatto? Pensa che sono solo una bambina? O al massimo un'amica?
Sono tornata a casa esaltata. Caro diario, non sto più nella pelle. Ho deciso che mi maschererò da strega e mi truccherò di nero. Domani vado a vedere se trovo un vestito scuro, delle calzamaglie e un paio di ballerine.
Sto sentendo canzoni d'amore. Non sono mai stata romantica ma in questo periodo sono innamorata. La mia preferita è "A te" di Jovanotti . L'avrò ascoltata un milione di volte.
Ora vado a cercare di dormire, ma sarà difficile, il mio stomaco non fa che lamentarsi ma sono così felice che non ci penso quasi. Ho saltato la cena, dopo tutta quella fatica in palestra non mi andava di mangiare, avrei vanificato i miei sforzi.
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As if I am not here
Teen FictionQuesta storia non incoraggia nessun comportamento dannoso o autolesionista, è solo il racconto della mia vita. Indirizzata ad un pubblico maturo. Vengono affrontati temi come il bullismo, l'autolesionismo, le problematiche familiari e adolescenziali...