Capitolo 5: Il respiro del Labirinto

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Elara si appoggiò alla fredda parete di pietra, il respiro affannoso che ancora scandiva il suo petto. La sfera dorata pulsava dolcemente di fronte a lei, proiettando ombre danzanti sui muri del tunnel. L'aria era densa e umida, impregnata di un odore acre di polvere antica e muschio. Un silenzio profondo e assoluto la avvolgeva, un silenzio che amplificava il ticchettio insistente delle gocce d'acqua che cadevano da qualche punto nascosto sopra la sua testa.

Era sola. Completamente sola in quel ventre oscuro e misterioso del Labirinto Cosmico. Un brivido le corse lungo la schiena, più per la consapevolezza dell'isolamento che per la paura vera e propria. La sete di avventura, alimentata da anni di storie sui viaggiatori del passato, bruciava ancora dentro di lei, ma ora, di fronte all'ignoto, un dubbio sottile la tormentava:

Stavo facendo la cosa giusta?

La sfera dorata pulsò di nuovo, più intensamente questa volta. Un filo di luce calda attraversò il tunnel, illuminando un tratto del percorso e spronandola ad andare avanti. Era una guida silenziosa, misteriosa, ma Elara non aveva altra scelta che fidarsi di lei.

Riprese a camminare, i passi incerti sul terreno irregolare. La sfera, ora più luminosa, sembrava indicarle un percorso preciso tra le diramazioni del tunnel. Man mano che avanzava, iniziò a sentire un leggero soffio di vento proveniente dalle pareti, come il respiro stesso del Labirinto Cosmico. Un sussurro antico, quasi impercettibile, si fece strada fino alle sue orecchie, crescendo gradualmente di intensità.

Il respiro era freddo, umido, carico di secoli di silenzio e segreti. Elara si sentì osservata, scrutata da un'entità invisibile che permeava ogni pietra, ogni ombra del Labirinto. Chi aveva creato questo luogo? E per quale scopo?

Le domande turbinavano nella sua mente mentre la sfera continuava a guidarla verso l'ignoto. Un senso di attesa, profondo e inarrestabile, le serrava il cuore. Qualcosa di grande, di sconvolgente, la attendeva nelle profondità del Labirinto. Lo sapeva con ogni fibra del suo essere.

Un lampo improvviso, riflesso dalla sfera dorata, fece sobbalzare Elara. Sul muro opposto, un simbolo antico, sbiadito dal tempo, prendeva vita sotto il bagliore della luce: una spirale che sembrava inghiottire lo spazio intorno a sé. Un brivido la percorse dall'alto verso il basso. Era arrivata.

Elara's Chronicles: La Melodia dei NumeriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora