Capitolo 20: La Nebbia del Destino

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L'alba tingendo di rosa e arancio il cielo sopra la foresta, Elara si svegliò con un senso di inquietudine. Il sonno era stato interrotto da sogni frammentati, visioni di montagne avvolte nella nebbia e di una figura silenziosa che osservava da lontano.

"Sta arrivando il momento," sussurrò Lyra, avvicinandosi alla finestra della stanza. "La bussola magica indica nord. Il maestro delle nebbie attende."

Elara annuì, stringendo la sfera dorata nel palmo della mano. La notte precedente aveva trascorso ore a meditare, cercando di canalizzare il suo potere attraverso l'oggetto. Ma la magia ancora si sentiva selvaggia e incontrollabile, come un fiume in piena che minacciava di travolgerla.

"Mi sento inadeguata," confessò ad alta voce, la voce tremante. "Non sono pronta per affrontare un maestro così potente."

Elian le mise una mano sulla spalla, il suo sguardo caldo e rassicurante. "La tua determinazione è ciò che ti renderà forte, Elara. Il maestro riconoscerà il tuo cuore puro e la tua volontà di imparare. Noi siamo con te, ogni passo del cammino."

Dopo un veloce pasto, prepararono i loro zaini per il lungo viaggio. Lyra aveva confezionato erbe curative e pozioni energetiche, mentre Elian teneva saldamente la mappa delle terre nordiche, intricata e sbiadita dal tempo.

"La strada sarà difficile," avvertì Elian. "Le montagne sono impervie e la nebbia spesso nasconde i sentieri. Dobbiamo essere prudenti."

Elara annuì, seguendo i suoi compagni fuori dalla casa. Il sole era ormai alto nel cielo quando iniziarono il loro cammino verso nord. I boschi si facevano sempre più fitti, le foglie degli alberi color verde smeraldo e dorato in una danza incessante di vento. Il canto degli uccelli accompagnava il loro percorso, melodie dolci che si perdevano nella vastità della foresta.

Dopo diversi giorni di cammino, giunsero ai piedi delle montagne. Le cime erano avvolte da una fitta nebbia grigia, che sembrava nascondere segreti ancestrali. L'aria era fresca e umida, impregnata del profumo di terra bagnata e di pino. La bussola magica pulsava in mano a Elian, indicando un percorso tortuoso tra le rocce.

"La nebbia è densa," osservò Lyra con preoccupazione. "Sarà difficile trovare il sentiero."

Elara sentì una strana sensazione di familiarità mentre osservava la nebbia avvolgere i monti. Era come se quella nebbia nascondesse qualcosa di prezioso, qualcosa che attendeva solo di essere scoperto.

Si sentiva un peso crescente sulle spalle, un senso di responsabilità per il destino del mondo. La sfera dorata pulsava con una luce sempre più intensa, come se alimentasse la sua determinazione.

"Andiamo avanti," disse Elara con voce ferma. "Dobbiamo trovare il maestro delle nebbia."

Iniziarono a salire, passo dopo passo, lungo un sentiero stretto e accidentato. La nebbia li avvolgeva completamente, rendendo difficile distinguere il cielo dalla terra. Le ombre delle rocce si allungavano intorno a loro, come fantasmi silenziosi che osservavano il loro passaggio.

Dopo ore di cammino faticoso, giunsero a un'ampia radura. Al centro, in mezzo ad una serie di antiche pietre coperte di muschio, si ergeva una piccola capanna di legno. Il fumo del camino saliva lentamente verso il cielo, sfondando la nebbia grigia.

"È qui," disse Elian, indicando la capanna con un gesto rispettoso. "Il maestro delle nebbia ci aspetta."

Elara's Chronicles: La Melodia dei NumeriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora