Capitolo 21: Il lampo nella Nebbia

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La capanna era deserta. Un camino spento, tavoli polverosi e una sedia dondolante che cigolava al minimo soffio di vento. Una delusione pungente invase Elara. Si aspettavano un saggio anziano con occhi penetranti, pronto a guidarla nei misteri della magia. Invece, trovò solo silenzio.

"Forse è fuori," suggerì Lyra, osservando attentamente l'ambiente circostante. "Dovremmo aspettarlo qui."

Elian annuì, appoggiando la mappa sulle pareti in legno grezzo. "La bussola magica indica questo luogo come il centro del potere delle nebbie. Il maestro non può essere lontano."

Elara si sentì inquieta. La capanna emanava un'aura strana, quasi opprimente. Le ombre sembravano danzare sui muri, sussurrando segreti in una lingua che non riusciva a comprendere.

Decisero di attendere all'esterno, sperando che il maestro apparisse. Mentre facevano scorta di legna per accendere un fuoco, Elara avvertì un sibilo sinistro provenire dalla foresta. Un suono acuto e penetrante che le fece stringere i pugni.

"Cosa è stato quel rumore?" chiese Lyra, guardandosi intorno con apprensione.

Prima che Elian potesse rispondere, una figura oscura si materializzò dalla nebbia. Alta e snella, con occhi rossi fiammeggianti che brillavano nella penombra. La creatura sibilò di nuovo, avanzando lentamente verso di loro, le sue dita lunghe e artigliate che grattavano il terreno.

"Una strega di nebbia!" esclamò Elian, estrarrendo la sua spada. "Proteggi Lyra!"

La creatura si lanciò all'attacco con una velocità sorprendente, cercando di afferrarli con le sue artigli. Elara reagì istintivamente, usando la magia per sollevare una grossa pietra dal terreno e scagliarla contro il nemico. La creatura schivò l'attacco con agilità, ma Elara non si fermò.

Concentrandosi sulla sua volontà, fece levitare rami secchi e pietre, lanciandoli contro la strega di nebbia. La creatura si difendeva abilmente, deviando gli attacchi con una serie di movimenti sinuosi. Lyra lanciava frecce magiche che esplodevano in fiamme, rallentando il nemico, ma non riuscendo a fermarlo definitivamente.

Elara sentiva la fatica crescer dentro di sé. La magia la consumava lentamente, e la creatura sembrava diventare sempre più aggressiva. Con un urlo terrificante, la strega di nebbia si lanciò su Lyra, cercando di afferrarla.

"Lyra!" urlò Elara, sentendo il sangue freddo nel corpo.

In quel momento, una sensazione di calore bruciante le percorse il corpo. La sfera dorata brillava intensamente, emanando una luce accecante. Senza pensarci due volte, Elara stese le mani verso la creatura e lanciò un raggio di energia pura.

Un lampo di luce bianca squarciò la nebbia, colpendo in pieno la creatura che con un urlo si dissolse nell'aria. L'energia rimase per un attimo, formando una sfera brillante attorno a Elara prima di sparire completamente.

Elara tremava, esausta ma euforica. Aveva usato la magia senza volerlo, istintivamente. Un potere crudo e potente, che aveva salvato Lyra da una morte certa. Ma anche un potere impossibile da controllare. Nei giorni successivi, Elara tentò ripetutamente di replicare l'azione, concentrandosi sulla sua volontà e immaginando il raggio di luce.

Ma ogni tentativo falliva miseramente. La sfera dorata brillava debolmente nelle sue mani, ma non riusciva a evocare quell'energia devastante.

"Forse il maestro delle nebbie saprà guidarti," disse Lyra con un sorriso incoraggiante. "Dobbiamo solo aspettare che torni."

Elara sospirò, guardando la sfera dorata brillare debolmente nella sua mano. La speranza non si era ancora spenta. Era convinta che un giorno avrebbe imparato a controllare quel potere, trasformandolo da un lampo fugace in una forza stabile e affidabile. Ma per ora, la frustrazione continuava a tormentarla.

Era solo l'inizio del suo lungo viaggio di apprendimento.

Elara's Chronicles: La Melodia dei NumeriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora