Adrian
La pazzia è un veleno dolce.Non è l'urlo scomposto della mente che cede, ma il sussurro, lento, che striscia, che si insinua nelle crepe dell'anima.
Non ti distrugge di colpo, ti corrompe un pezzo alla volta, mentre sorridi al mondo come se tutto fosse normale.
E forse, per me, lo è.
Forse l'oscurità non è una prigione, ma una culla.
Il buio non è solo fuori.
È qui, dentro di me, più radicato di quanto vorrei ammettere.
La pazzia... cosa significa davvero? È solo un'etichetta che mettono addosso a chi non sa più distinguere tra giusto e sbagliato, tra realtà e fantasia? Forse lo sono.
Forse lo siamo tutti, pazzi, a credere che possiamo nascondere ciò che siamo davvero dietro facciate di normalità.Io sono altro.
Un abisso vestito di carne, un pozzo di segreti troppo profondi per essere condivisi. Lo sento... la follia è una catena, ma anche una liberazione.
Ti libera dalle convenzioni, dalle aspettative.
Sono folle? Magari sì. O forse no.
Forse sono solo quello che il mondo ha fatto di me.
Mi sento a casa nell'ombra, in questo silenzio.
La follia è la mia compagna più fedele, quella che non mi ha mai tradito.
Io sono questo.
Un uomo adornato di segreti e bugie, perché la verità non è altro che un peso inutile.
Gli altri non vedono quello che vedo io.
Non vedono l'abisso.
<<Adrian, mi ascolti? Ti ho detto che non mi piace come mi ignori.>>
La sua voce mi trascina bruscamente fuori dai miei pensieri, riportandomi alla realtà.
Non l'ascoltavo, ma il tono contrariato mi raggiunge lo stesso, come un'eco sgradita.La guardo per la prima volta da quando sono in questa stanza.
Crystal è in piedi davanti a me, i suoi occhi lampeggiano con quell'arroganza sfacciata che non ha mai avuto paura di mostrarmi.
Mi avvicino appena alla sigaretta, inspiro il fumo, lasciandolo uscire lentamente mentre continuo a fissarla.
<<Cosa vuoi, Crystal?>> La mia voce è piatta, indifferente, ma lei non si fa scoraggiare.
<<Quello che voglio è che tu mi dia un po' di attenzione. Siamo qui insieme, ma è come se fossi sempre da un'altra parte.>>
Mi sorride con quella malizia che in passato ha forse avuto il potere di intrigarmi.
Ora, invece, mi irrita.
Lei fa un passo avanti e allunga la mano verso il mio petto, tentando di toccarmi. È uno di quei suoi gesti tipici, possessivi.
Mi vuole per sé, ma non le darò mai quello che cerca.
Afferro il suo polso prima che possa sfiorarmi.
<<Sai bene che non sopporto essere toccato senza permesso>>
Lei deglutisce <<Scopiamo da anni, ormai dovresti fidarti di me>>
Faccio una risatina rauca.
<<io non mi fido di nessuno, e a giudicare dal numero di uomini per cui apri le gambe ogni sera, fidarmi di te è l'ultimo dei miei desideri>>
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Stronger Than All
RomanceTrama: Lui, forgiato nell'ombra. Lei, plasmata nel buio. Condannati a vivere in una vita il cui fato ha spezzato le loro anime, tentano di sopravvivere incassando i colpi del loro peggior nemico: il passato. Katherine Wilson é una giovane ribelle se...