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Katherine


<<Finalmente! Stavo iniziando a pensare che ve ne foste andate>>, esclama Kevin non appena ci vede arrivare.

I suoi occhi sono velati da un leggero rossore.

<<Mantengo sempre le promesse Kev>>, Allison gli fa l'occhiolino e si siede, tranquillamente a suo agio.

Io e Layla restiamo per un secondo in piedi, indecise sul da farsi e in evidente imbarazzo.

Decido di prendere in mano la situazione e di accomodarmi accanto alla mia amica per dissimulare il mio disagio.
Layla mi segue a ruota stringendosi accanto a me.

<<Ti sei portata anche la piccola Moore? Siete diventate amichette del cuore?>>, Nathan toglie i piedi dal tavolo e si raddrizza rivolgendosi ad Allison con un sorriso ironico sul viso.

Lei incrocia le braccia al petto.
<<Esatto, Layla è una persona fantastica. Non pretendo che tu possa capire cosa significa il termine 'amicizia', però. Comprendo che possa essere un concetto troppo difficile per te>>, risponde lei velenosa.

Anche questa volta, non mi sfuggono i riferimenti a qualcosa che sembra tutti sappiano.

Mi dissocio quasi subito dai loro battibecchi e mi guardo intorno, captando lo sguardo della indiretta interessata alla conversazione.
Layla si morde le labbra ogni due secondi e non fa che lisciarsi gli skinny jeans ripetutamente.

Non ci vuole un genio per capire che si senta fuori posto.
Per tutto il tempo ha continuato a guardarsi intorno spaventata, a balbettare ed essere taciturna per quasi tutta la serata.

Riesco a capire come si sente.
Non c'è niente di più brutto al mondo che sentirsi diversi quando si è circondati da persone uguali tra loro.

Vorrei darle una parola di conforto, o comunque farle capire che le sono vicina, eppure, la sensazione che Layla faccia più parte di questo mondo di quanto ammetti mi frena.

<<Apri davvero bocca per sparare queste stronzate, Adam, sul serio?>>, mi volto verso la ragazza bionda seduta accanto ad Allison, con lo sguardo gelido e il fastidio nella voce.

<<Puoi sempre trovare un altro modo per tenermela occupata, biondina>>, risponde lui prendendola in giro, facendomi alzare gli occhi al cielo per l'allusione.

Arya fa una risatina derisoria <<Non illuderti, ogni secondo passato con te è una perdita di tempo. Hai mai pensato di cercare qualcuno che non scappi a gambe levate dopo una notte? Forse dovresti pagarle meglio le poverette che costringi a compiacerti>>, ribatte lei stupendomi.

Adam alza un sopracciglio, un ghigno feroce gli tira le labbra.
<<Ah, e tu che ne sai di scappare? Sei solo una stronza gelida, incapace di far sentire un uomo qualcos'altro che non sia un soprammobile. Forse è per questo che nessuno ti fotte per più di una notte>>.

Il resto dei ragazzi sbuffa o borbotta qualcosa come: "Ci risiamo", ed io comprendo subito che sia un'abitudine per loro assistere a questi scambi di frecciatine.

Arya stringe gli occhi in due fessure.
<<Meglio stronza gelida che un cane bastardo come te, disposto a leccare il culo a chiunque pur di sentirsi importante>>, afferma piena di risentimento.

Adam la guarda come se nella loro conversazione ci fossero tante cose non dette, come se in realtà stessero parlando di tutt'altro di quello che giunge alle nostre orecchie.

<<Continua così Arya, vediamo quanto riesci a tirare avanti con la tua finta superiorità>>, replica lui appoggiandosi allo schienale.

Nessun'altro presta attenzione ai loro scambi di sguardi e al loro battibecco, mentre io, smossa da una curiosità nuova, mi volto nella direzione della bionda raffinata sperando che risponda e si difenda dalle parole di quel bruto di Adam.

Stronger Than AllDove le storie prendono vita. Scoprilo ora