Katherine
Il profumo del latte caldo si mescola all’odore della pioggia che batte contro i vetri.
La settimana all’università è stata una corsa, tra progetti che sembravano impossibili e critiche di professori che mi piombavano addosso come macigni.Non avrei mai immaginato che il primo anno di architettura potesse essere così…schiacciante.
Come del resto, ogni cosa ho scoperto essere in questa città.Mentre la pioggia scorre incessante, non posso fare a meno di pensare a quanto Seattle sia diversa da Nottingham. Qui, le piogge sono una costante, un inno all’inquietudine che accompagna le mie giornate. Non sono le brevi e violente tempeste che conoscevo; qui, la pioggia sembra avere una voce.
È come se ogni goccia raccontasse una storia, un mormorio di ricordi che si mescolano con il presente.Ho scoperto che Seattle è una delle città più piovose degli Stati Uniti, con circa centocinquanta giorni di pioggia all'anno. Questo significa che ogni settimana, più di un giorno su due, posso aspettarmi un cielo grigio e nuvoloso.
A Nottingham, la pioggia era un evento isolato, una pausa nelle routine quotidiane.
Qui, invece, è parte integrante della vita, un costante sottofondo che si fa strada nei pensieri.
C'è qualcosa di malinconico in questo clima. Ogni volta che guardo fuori, mi sento avvolta da una nebbia di nostalgia.
Nonostante l’umidità che penetra nelle ossa e il cielo che pare sempre pronto a scaricare il suo peso, sento anche un’inspiegabile connessione con questo luogo.È come se le piogge di Seattle volessero ricordarmi che la vita, con le sue incertezze, è fatta di sfumature. E in questo grigio, in questa monotonia, cerco il colore di ciò che mi circonda e di chi sono.
Forse, in un modo strano, le piogge mi stanno insegnando a trovare la bellezza nella tristezza e a riflettere su ciò che ho perso.Un pensiero triste, sì, ma anche liberatorio. Qui, tra una goccia e l’altra, sto imparando a conoscere me stessa, a fare i conti con la mia storia e con il peso della memoria dei miei genitori.
Non posso fare a meno di pensare che questa intensa connessione che avverto per la città, sia l’unico legame autentico che mi rimanga di loro.Il campanello suona all’improvviso, seguito da forti colpi alla porta.
Mi alzo confusa e lancio uno sguardo all’orologio.È ancora presto perché la zia Jane ritorni, e poi avrebbe le sue chiavi.
Apro la finestra che dà al pianerottolo e riconosco Kevin avvolto nella sua giacca di pelle completamente zuppa.<<Ehi, Katherine! Fammi entrare ho bisogno di riparo dalla pioggia>>, grida non appena mi vede affacciata.
<<Abiti a mezzo chilometro di distanza, non puoi tornare a casa tua?>>
<<Ho dimenticato le chiavi e mia madre è fuori per lavoro. Ti prego, mi si sta congelando il culo qui fuori e sono quasi sicuro di essere vicino all’ipotermia>>, esclama allargando le braccia in un misto tra urgenza e ilarità.
Alzo gli occhi al cielo.
<<Non essere drammatico, non siamo mica in Antartide, sono sicura che sopravviverai a qualche grado in meno prima dell’arrivo di tua madre>>, ribatto con un’alzata di spalle.Una folata di vento mi fa rabbrividire.
Kevin spalanca gli occhi e mi guarda come se fossi la crudeltà fatta persona.<<Non puoi lasciarmi qui! È una violazione dei diritti umani!>>, incrocia le braccia al petto con indignazione.
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Stronger Than All
RomansaTrama: Lui, forgiato nell'ombra. Lei, plasmata nel buio. Condannati a vivere in una vita il cui fato ha spezzato le loro anime, tentano di sopravvivere incassando i colpi del loro peggior nemico: il passato. Katherine Wilson é una giovane ribelle se...