chapter three

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pov Nicholas
Quando ho varcato la soglia del portico, il mio sguardo si è posato su Leyla. In quel momento, una sensazione di meraviglia mi ha colto: "Cavolo, ma quanto è bella", ho pensato. I suoi capelli, morbidi e lucenti, incorniciavano il viso, mentre gli occhi brillavano di una luce che sembrava catturare l'attenzione di chiunque.

Ho notato però che un velo di imbarazzo le attraversava il volto; forse era il modo in cui si stropicciava nervosamente le mani o l'espressione leggermente arrossita che la tradiva. Mi chiedevo cosa potesse provocarle quel disagio.

"Fratello questa è la tua stanza, spero tu ti trova bene qui da noi e fai come fossi a casa tua" dice Cooper interrompendo i miei pensieri.

"Starò alla grande Cooper non preoccuparti, grazie"
Poso la valigia e decidiamo di andare in cucina dato che era già pronto e a tavola, avrei pensato dopo a sistemare le mie cose.

"Sorellina sai che Nicholas non ha mai mangiato la lasagna? roba da pazzi!"
dice Cooper guardandomi e facendomi delle smorfie, quando ad un tratto Leyla risponde.

"Cooper la lasagna è un piatto italiano, quindi è più che comprensibile che Nicholas non l'abbia mai mangiata"
Mi giro verso Cooper che controbbatte all'istante.

"Ma se qui e in tutta l'America è pieno zeppo di ristoranti italiani dai su andiamo!"
Guardo poi Leyla che ricambia il mio sguardo e scoppiamo a ridere entrambi.

Siamo a tavola già da una decina di minuti e c'è un silenzio assordante, decido allora di rompere il silenzio.
"Leyla la lasagna è davvero buona, complimenti"

Leyla alza lo sguardo dal suo piatto e mi guarda sorridendo.
"Grazie mille, posso cucinarla di nuovo prima che vai via se ti va"

"Oh sarebbe fantastico, ma non sei obbligata"
Leyla stava per rispondere quando interviene Cooper.

"Sorellina se il nostro ospite dice di no io dico si! dovresti rifarla assolutamente"
Guardo Cooper e la sua bocca sporca di sugo e scoppio a ridere.

"Va bene piccolo Coop preparerò di nuovo questa bontà sicuramente" dice Leyla sorridendo.

pov Leyla
Dopo aver finito di cenare, Cooper è salito al piano di sopra per farsi una doccia, mentre io mi dedicavo a sparecchiare la tavola. La cena era andata a meraviglia, più di quanto avessi mai osato sperare.

Ero incredibilmente sorpresa da me stessa: mi ero immaginata in preda all'imbarazzo, bloccata dalle parole e dalle situazioni, e invece ero riuscita a rilassarmi e a godere della compagnia. Forse la presenza di mio fratello aveva avuto un ruolo fondamentale. La sua allegria e la sua spontaneità avevano creato un'atmosfera leggera e conviviale, permettendomi di sentirmi a mio agio e di interagire con naturalezza.

Ero immersa tra i miei pensieri quando sento Nicholas parlare.
"Posso darti una mano? non voglio che fai tutto da sola"

"Ma no Nicholas non ti preoccupare sono solo due piatti, non ci vorrà molto"

"Voglio aiutarti, tu lavi ed io asciugo va bene?"

"Se proprio insisti" dico mentre lo guardo sorridendo.
Ammetto che adesso sono un po' in imbarazzo è la causa di ciò e perché siamo da soli.

"Cooper mi ha detto che hai da poco finito la scuola è così?"

"Sisi è così, sono in cerca di un lavoro al momento"

"Hai già un'idea di quello che ti andrebbe di fare?"

"Non ho idee purtroppo, so solo che mi piacerebbe tantissimo diventare una scrittrice"

"Oh ma è fantastico! non ho mai sentito nessuno dire ciò sai? è una cosa bella e diversa da tutte le altre"

"Grazie.. tu invece? di cosa ti occupi?"
chiedo curiosa.

oggi domani per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora