chapter sixteen

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Pov Leyla
Mi sveglio con il suono insistente della sveglia. Sono le sei del mattino e il sole sta appena iniziando a illuminare la stanza. Mi alzo dal letto, stiracchiandomi, e mi preparo per la giornata. Devo andare a lavoro, ma prima c’è la colazione da fare.
Scendo le scale e mi dirigo verso la cucina.

L’odore del caffè appena fatto mi accoglie, e mi sento subito un po’ più sveglia. Prendo una tazza e mi verso il caffè, poi mi siedo al tavolo.

Dopo qualche minuto, sento i passi di Cooper che scende le scale. Entra in cucina con un sorriso assonnato. “Buongiorno, Leyla,” dice, prendendo una tazza di caffè per sé.

“Buongiorno,” rispondo, cercando di sembrare più sveglia di quanto mi senta.

Parliamo del più e del meno, delle solite cose: il lavoro, Chase, i piani per il fine settimana. Poi, Cooper cambia argomento. “Allora, sei pronta per la tua uscita di stasera con la tua collega?” chiede, con un sorrisetto curioso.

Il mio cuore salta un battito. “Sì, sono pronta,” dico, cercando di sembrare disinvolta. “Sarà una serata tranquilla.”

“Ah, capisco,” dice Cooper, ma posso vedere che non è del tutto convinto. “Come si chiama, comunque? Non me l’hai mai detto.”

Mi blocco per un attimo, cercando di pensare a un nome plausibile. “Si chiama… Anna,” dico finalmente.

Cooper annuisce, apparentemente soddisfatto della mia risposta. “Bene, spero che vi divertiate.”

Sorrido, cercando di nascondere il mio sollievo. “Sì, sarà una serata piacevole.”

Finisco il mio caffè e mi alzo per prepararmi a uscire. “Devo andare, non voglio fare tardi,” dico, cercando di evitare ulteriori domande.

“Va bene, buona giornata,” dice Cooper, tornando alla sua colazione.

Esco di casa, il cuore ancora un po’ accelerato. Mentire a Cooper non è facile, ma per ora è necessario. Mentre mi avvio verso il lavoro, penso a Nicholas e a quanto non vedo l’ora di rivederlo stasera.

Salgo in auto e chiudo la portiera, pronta per affrontare la giornata. Appena accendo il motore, il mio telefono vibra. Prendo il cellulare e vedo un messaggio da Nicholas.

“Buongiorno, piccola. Sei riuscita a inventarti qualcosa con Cooper?”

Sorrido leggendo il messaggio. Nicholas sa quanto sia complicato mentire a mio fratello. Rispondo rapidamente:

“Sì, gli ho detto che uscirò con una collega di nome Anna. Sembra averci creduto.”

Invio il messaggio e metto il telefono nel portaoggetti. Con un ultimo sguardo alla casa, mi avvio verso il lavoro, il pensiero della serata con Nicholas che mi fa compagnia per tutto il tragitto.

Arrivo in libreria e parcheggio l’auto. Entro nel negozio e saluto i miei colleghi con un sorriso. Anche se lavoro qui da poco, mi sento già a casa. Ho stretto un buon rapporto con tutti e l’ambiente è davvero piacevole.

Inizio subito a sistemare i nuovi arrivi sugli scaffali, controllando che ogni libro sia al suo posto. Dopo aver finito con i nuovi arrivi, mi dedico a organizzare una piccola esposizione tematica per attirare l’attenzione dei clienti.

Mentre sistemo gli scatoloni nel magazzino, sento dei passi avvicinarsi. Mi giro e vedo Logan, un mio collega, che entra con un sorriso. “Ciao Leyla, come va?” chiede, appoggiandosi a uno degli scaffali.

“Ciao Logan, tutto bene, grazie. E tu?” rispondo, continuando a sistemare i libri.

“Non c’è male,” dice, osservandomi mentre lavoro. “Hai bisogno di una mano con quegli scatoloni?”

oggi domani per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora